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8.0/10
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Kikumana è un corto di 6 minuti sperimentale a tutti gli effetti; è un viaggio surreale nella quale Yasuhiro Yoshiura riesce ad esprimere tutto il suo potenziale.
In quest'opera l'anonima ragazza, protagonista di un mondo in bianco e in nero, percorre spazi desolati e infinite scale come nei quadri di M.C. Escher, pittore famoso per i suoi paradossi. L'utilizzo dell'espediente dei paradossi funziona egregiamente per narrare questo trip mentale, nella quale si perdono non solo la ragazza ma anche lo spettatore, dato che ogni scena è filtrata dal punto di vista della ragazza e dal suo battito di ciglia.
All'interno di questo corto appaiono diversi simboli tipici dell'autore come il pesce meccanico, che nuota nel vuoto, (presente anche in "Aquatic language") oppure la costante presenza di libri che ci permettono di decifrare realtà sconosciute (immagine ripresa in "Pale Cocoon").
Lo stile di rappresentazione è interessante e particolare, caratterizzato da un' atmosfera misteriosa ed impalpabile costituita da suoni meccanici e personaggi muti, simili ad androidi.
Kikumana non è altro che una fucina di idee e pensieri dell' autore, nella quale lo stesso Yoshiura si sperimenta e tenta di esprimere il suo senso di inquietudine, solitudine e smarrimento di fronte a un mondo in un certo senso incomprensibile; proprio per questo mi sento di poter dare un voto alto a questo anime perché la ritengo un' opera originale.