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6.0/10
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"Angel Beats!" è l'ultimo sforzo di Jun Maeda, noto ai più per essere il principale autore delle visual novels e uno dei fondatori di Key, il famoso studio che ha dato vita a opere di successo come "Kanon","Air" e "Clannad". L'anime, composto da 13 espisodi, è stato trasmesso in Giappone tra il 3 aprile e il 26 giugno 2010. Come tutte le opere di Key anche "Angel Beats!" ha ricevuto molte critiche positive nella Terra del Sol levante. Ma andiamo per ordine…

- God hates us all !

La trama di "Angel Beats!" è semplice e allo stesso tempo complicata. Nonostante sia praticamente il solito anime scolastico, a rendere tutto più contorto c'è lo sfondo su cui è adagiata la narrazione. Infatti la scuola superiore in cui si svolge la vicenda si trova nell'aldilà. In questa sorta di "Purgatorio" vengono accolte tutte le anime che non sono state battezzate dal vivere, ovvero tutte quelle persone a cui è stata strappata la vita in età adolescenziale, l'unico periodo in cui si hanno sogni da realizzare e si è ancora all'oscuro della meschinità della vita. Non avendo potuto realizzare i propri sogni, hanno quindi in questo posto una sorta di seconda possibilità per poterli realizzare così da accettare la morte e poter finalmente scomparire.

La narrazione segue tutta la "non-vita" di Otonashi Yuzuru che svegliatosi in questa stramba scuola, senza avere nessun ricordo della sua vita precedente, conosce Nakamura Yuri che lo aiuterà ad ambientarsi. Yuri è a capo dell'organizzazione Shinda Sekai Sensen, fondata e portata avanti da studenti che non vogliono accettare la morte ma, al contrario, vogliono vendicarsi di Dio per ciò che ha riservato loro nella vita precedente. Una volta riacquistati i suoi ricordi e compreso il perchè dell'esistenza di un simile posto, Otonashi, decide di realizzare i sogni di tutti i membri della Shinda Sekai Sensen in modo da far abbandonare loro quel luogo e sopratutto quell'inutile guerra contro Dio totalmente senza senso.

- Angeli, pistole e Rock'n'Roll

Premetto che al tempo rimasi totalmente indifferente alla pubblicazione di questa serie in quanto conoscendone la provenienza sapevo anche cosa mi sarei trovato davanti. Ultimamente mi venne di nuovo consigliato e decisi allora di dargli almeno una chance e lo visionai, aiutato anche dalla brevità della serie e dalla mancanza di qualcosa di meglio da guardare. Ma andiamo ad analizzarlo.
"Angel Beats!" possiede pochi punti di forza e molti punti deboli. Leggendo recensioni di importanti riviste o siti del settore ho notato che la stragrande maggioranza di queste elogia l'anime quasi in toto. Le poche critiche vertono sull'eccessivo numero di personaggi che, non essendo proporzionato alla durata complessiva dell'anime, porta ad un superficiale approfondimento per la maggioranza di loro. Secondo il mio parere questo è l'ultimo dei problemi che affligge questa serie. Mi spiego meglio. Il numero dei personaggi è sicuramente eccessivo ma osservando l'opera nella sua totalità risulta limpido che questa sia stata una scelta volontaria dell'autore e non un errore di sceneggiatura o di valutazione. Sin dalle prime batutte "Angel Beats!" vuole apparire più simile ad un videogioco che ad una serie animata. A partire dalla regia che passa da un luogo ad un altro con uno stacchi netti, ponendo semplicemente una didascalia nella parte inferiore dello schermo proprio come avviene in molti videogiochi. Stessa cosa per il linguaggio usato, i protagonisti infatti si rivolgono a tutti gli studenti e professori fittizzi che popolano la scuola con il termine NPCs (personaggi non giocanti presenti praticamente in tutti i videogiochi). Ancora, nei primi episodi quando la Shinda Sekai Sensen scende nella gilda per rifornirsi di armi e munizioni l'intera vicenda è completamente strutturata come un videogioco a livelli. Tutto questo per dire che non bisogna meravigliarsi che ci siano più di dieci personaggi e che vengano trattate solamente le back-stories di quelli principali, perchè anche questo è comune a quasi tutti i videogiochi. Se ci viene posto come un videogioco e lo si deve trattare come tale.

Passiamo invece a quello che secondo la mia opinione è il vero punto debole di questo anime. "Angel Beats! è una serie sperimentale ed è abbastanza palese che Maeda ha provato a creare una storia nella quale era mescolato un po' di tutto. Abbiamo infatti come sopracitato una struttura-sceneggiatura da videogioco ed un'ambientazione scolastica, abbiamo scene d'azione e scene romantico-drammatiche, abbiamo una band rock'n'roll e personaggi moe, abbiamo ninja ed alabarde, etc…in breve Maeda è riuscito a creare un anime di discreto livello nonostante ci abbia buttato dentro praticamente di tutto. Andiamo alla parte contenutistica dell'anime."Angel Beats!" è un inno all'altruismo e alla felicità di vivere e nonostante tutto Maeda riesce a trasmetterlo molto limpidamente. Purtroppo qui finiscono i pregi di "Angel Beats!". Rimanendo fondamentalmente un anime drammatico, i suoi personaggi purtroppo non riescono a trasmettere la stessa empatia nello spettatore come avviene nelle altre serie della Key, e questo non per la breve durata della serie ma per l'eccessiva carne al fuoco messa dall'autore. In parole povere la narrazione viene completamente sovrastata da Angeli, pistole e Rock'n'Roll e quello per cui le serie della Key sono diventate famose, ovvero l'enorme empatia trasmessa dai suoi personaggi, in "Angel Beats!" si vede a malapena.

- Conclusioni

L'esperimento di Maeda è riuscito, "Angel Beats!" possiede tutte le caratteristiche per essere considerato un anime discreto nonostante l'eccessivo fanservice e la trama che poteva essere tranquillamente raccontata in due episodi. Il livello di realizzazione tecnica della serie è indiscutibile, di primissimo livello mentre il character design è il solito della Key, quindi se avete amato quello di "Kanon" o "Clannad" amerete anche questo, se al contrario lo avete odiato come me odierete anche questo. Per concludere consiglio questo anime solamente se non avete altro da guardare.

- Estrapolata dal mio blog personale : http://hanagasaitayo.wordpress.com/2013/09/28/angel-beats-commento-critico/