Recensione
Full Metal Panic!
8.0/10
Per me parlare di Full Metal Panic! è difficile, almeno a livello oggettivo. Si, perchè sin dalla sua prima messa in onda su MTV me ne innamorai fin da subito e periodicamente mi riguardo tutte le stagioni. Cercherò tuttavia di essere il più obiettivo possibile, di esaltarne i lati positivi ma anche far notare alcune pecche.
In un mondo parallelo, la Guerra Fredda non è mai finita: lo sviluppo bellico per soverchiare il nemico ha portato alla creazione di Arm Slave (AS), robot pilotati da uomini che li comandano dall'interno del robot stesso. In una situazione di conflitti perenni in ogni angolo del globo si muove la MITHRIL, organizzazione militare segreta che dispone di molti AS e piloti valenti per portare l'ordine nel mondo. Tra questi mercenari vi è anche Sosuke Sagara, ex bambino soldato ora diciassettenne, a cui viene affidata la missione apparentemente inspiegabile di proteggere una studentessa giapponese delle superiori, Kaname Chidori, fingendosi uno studente trasferito nella sua scuola. Queste le premesse per una storia che si complicherà nello svolgersi degli episodi.
Ed è proprio la trama uno dei punti forti dell'anime: pur mantenendo imprescindibili alcuni cliché (robottoni, ragazzi protagonisti, scuola giapponese, siparietti comici...) il suo svolgimento non è mai scontato né garantito e porterà numerosi colpi di scena, alcuni prevedibili altri molto meno.
I personaggi contengono dentro di sè topoi ben definiti (il donnaiolo, il nerd, la ragazza maschiaccio, la moe, la tsundere...), ma non sono quasi mai stereotipi ambulanti con solo quell'obbiettivo, bensì agiscono come dovrebbe fare una persona normale con le loro caratteristiche. Fanno eccezione i due protagonisti Sosuke e Kaname, veri personaggi a tutto tondo che cambieranno molto nel corso dell'opera, soprattutto il primo, che cercherà di dimenticare la sua violenta infanzia per adattarsi ad uno stile di vita pacifico (non sempre riuscendoci).
I Combattimenti tra AS (ma anche a piedi) sono un punto importante dell'anime, e qui raramente sbaglia: sebbene la fantascienza spicciola possa infastidire qualcuno (mai viene spiegato il funzionamento del robottone in termini realistici, con alcuni scivoloni nel "è così perchè lo dico io") vedere giganti di ferro che si prendono a pistolettate è sempre divertente e piacevole, spesso anche drammatico data la situazione di pericolo. Perchè come nella guerra reale, non è detto che il bene vinca, anzi: i membri della MITHRIL muoiono, spesso di una morte brutta, ma brutta-brutta! Un esito dello scontro non è mai scontato finchè non si è gli ultimi rimasti in piedi...
L'animazione, per un prodotto del 2000 (perchè sarebbe dovuto uscire già nel 2001 ma fu rimandato dopo l'11 Settembre) è davvero molto buona, soprattutto nei giochi di luce e d'acqua resi al computer e nelle scene di combattimento, mentre in quelle statiche presta il fianco mostrando a volte degli errori nelle proporzioni anatomiche, comunque.
Anche sull'aspetto contenutistico l'anime non intende scherzare, proponendoci una domanda: dove inizia il bene e finisce il male? Sosuke è chiaramente l'incarnazione stessa della domanda, dato che la sua incapacità cronica di adattarsi al pacifico giappone porta a situazioni che sono sì divertenti per i modi in cui ci si arriva, ma anche terribilmente inquetanti se si riflette su quello che lui è disposto a fare. In quanto soldato sin da piccolo, uccidere è diventato normale e sebbene Kaname non lo creda davvero cattivo, quanto più un idiota, persino lei si spaventa alla vista delle atrocità di cui un ragazzo come lui è capace. Ma Sagara è davvero cattivo o è solo un bambino non ancora educato?
Concludendo, a fronte di alcuni difetti nel charatcer design, di certi cali nel ritmo di alcune puntate, e di una trattazione di alcuni temi (il bambino soldato tra tutti) abbastanza sempliciotta, si può dire che Full Metal Panic sia un prodotto molto buono, per me sopra la media degli anime coi robottoni (si, anche sopra Gurren Lagan) che manca lo status di "icona" per un soffio. Consigliato a chi ama il soft sci-fi e l'azione condita da un pizzico di demenzialità.
In un mondo parallelo, la Guerra Fredda non è mai finita: lo sviluppo bellico per soverchiare il nemico ha portato alla creazione di Arm Slave (AS), robot pilotati da uomini che li comandano dall'interno del robot stesso. In una situazione di conflitti perenni in ogni angolo del globo si muove la MITHRIL, organizzazione militare segreta che dispone di molti AS e piloti valenti per portare l'ordine nel mondo. Tra questi mercenari vi è anche Sosuke Sagara, ex bambino soldato ora diciassettenne, a cui viene affidata la missione apparentemente inspiegabile di proteggere una studentessa giapponese delle superiori, Kaname Chidori, fingendosi uno studente trasferito nella sua scuola. Queste le premesse per una storia che si complicherà nello svolgersi degli episodi.
Ed è proprio la trama uno dei punti forti dell'anime: pur mantenendo imprescindibili alcuni cliché (robottoni, ragazzi protagonisti, scuola giapponese, siparietti comici...) il suo svolgimento non è mai scontato né garantito e porterà numerosi colpi di scena, alcuni prevedibili altri molto meno.
I personaggi contengono dentro di sè topoi ben definiti (il donnaiolo, il nerd, la ragazza maschiaccio, la moe, la tsundere...), ma non sono quasi mai stereotipi ambulanti con solo quell'obbiettivo, bensì agiscono come dovrebbe fare una persona normale con le loro caratteristiche. Fanno eccezione i due protagonisti Sosuke e Kaname, veri personaggi a tutto tondo che cambieranno molto nel corso dell'opera, soprattutto il primo, che cercherà di dimenticare la sua violenta infanzia per adattarsi ad uno stile di vita pacifico (non sempre riuscendoci).
I Combattimenti tra AS (ma anche a piedi) sono un punto importante dell'anime, e qui raramente sbaglia: sebbene la fantascienza spicciola possa infastidire qualcuno (mai viene spiegato il funzionamento del robottone in termini realistici, con alcuni scivoloni nel "è così perchè lo dico io") vedere giganti di ferro che si prendono a pistolettate è sempre divertente e piacevole, spesso anche drammatico data la situazione di pericolo. Perchè come nella guerra reale, non è detto che il bene vinca, anzi: i membri della MITHRIL muoiono, spesso di una morte brutta, ma brutta-brutta! Un esito dello scontro non è mai scontato finchè non si è gli ultimi rimasti in piedi...
L'animazione, per un prodotto del 2000 (perchè sarebbe dovuto uscire già nel 2001 ma fu rimandato dopo l'11 Settembre) è davvero molto buona, soprattutto nei giochi di luce e d'acqua resi al computer e nelle scene di combattimento, mentre in quelle statiche presta il fianco mostrando a volte degli errori nelle proporzioni anatomiche, comunque.
Anche sull'aspetto contenutistico l'anime non intende scherzare, proponendoci una domanda: dove inizia il bene e finisce il male? Sosuke è chiaramente l'incarnazione stessa della domanda, dato che la sua incapacità cronica di adattarsi al pacifico giappone porta a situazioni che sono sì divertenti per i modi in cui ci si arriva, ma anche terribilmente inquetanti se si riflette su quello che lui è disposto a fare. In quanto soldato sin da piccolo, uccidere è diventato normale e sebbene Kaname non lo creda davvero cattivo, quanto più un idiota, persino lei si spaventa alla vista delle atrocità di cui un ragazzo come lui è capace. Ma Sagara è davvero cattivo o è solo un bambino non ancora educato?
Concludendo, a fronte di alcuni difetti nel charatcer design, di certi cali nel ritmo di alcune puntate, e di una trattazione di alcuni temi (il bambino soldato tra tutti) abbastanza sempliciotta, si può dire che Full Metal Panic sia un prodotto molto buono, per me sopra la media degli anime coi robottoni (si, anche sopra Gurren Lagan) che manca lo status di "icona" per un soffio. Consigliato a chi ama il soft sci-fi e l'azione condita da un pizzico di demenzialità.