Recensione
School Days
4.0/10
Che senso avrebbe la mia recensione, quando già ce ne sono più di cento che grosso modo parlano degli stessi problemi, degli stessi pregi, e che grosso modo arrivano alle stesse conclusioni? Probabilmente nessuno, ma voglio dare anche il mio contributo, dato che quest'opera mi spinge a darlo.
Allora, la storia la sappiamo tutti. Al protagonista piace una tipa che non se lo fila manco di striscio, viene aiutato da un'amica (ovviamente innamorata di lui) a conquistarla. Fin qui, nulla di nuovo sotto il sole. Se non che dopo qualche puntata la tipa che piace al protagonista si innamora davvero di lui, il tizio si monta la testa e parte a fare un tour tra le labbra e le gambe di mezza scuola. Il finale ribalta la situazione con una follia che è fuori dall'ordinario.
Ho letto che qualcuno lo considera un capolavoro del "trash", e io sono d'accordo, nel senso che questa roba è un capolavoro di spazzatura. Nulla si salva, dai personaggi (tutti irritanti stereotipi dal primo all'ultimo), al design e all'animazione (da far rabbrividire Liefeld il primo e pressoché inesistente la seconda), alle musiche (anonime), al messaggio di fondo (dovrebbe forse essere una presa in giro degli anime harem?). Ho visto questa serie a spezzoni, mettendoci quasi tre mesi per dodici puntate, tanta era la spazzatura e le boiate da buttare giù ad ogni minuto.
Un "trash" per essere tale deve prima di tutto crederci, essere fatto con passione: il risultato non conta di per sé, è importante che si sia riusciti a fare un prodotto che pur con più o meno gravi voragini di sceneggiatura, messinscena, regia, ecc. riesca a trasmettere la passione e il divertimento con cui è stato realizzato. Trash è diverso da brutto, perché il brutto non riesce nemmeno a intrattenere, come invece il trash fa.
Insomma, un anime svogliato, senza personalità e senz'anima, realizzato forse con l'intento di prendere in giro un genere ben specifico, ma con un risultato frustrato da una realizzazione devastante; un anime che fa del proprio eccesso un vanto, senza però mai eccedere davvero con il finale, che annienta ogni possibilità di salvezza. Se amate gli anime brutti, ma 'brutti brutti', questo fa per voi.
Allora, la storia la sappiamo tutti. Al protagonista piace una tipa che non se lo fila manco di striscio, viene aiutato da un'amica (ovviamente innamorata di lui) a conquistarla. Fin qui, nulla di nuovo sotto il sole. Se non che dopo qualche puntata la tipa che piace al protagonista si innamora davvero di lui, il tizio si monta la testa e parte a fare un tour tra le labbra e le gambe di mezza scuola. Il finale ribalta la situazione con una follia che è fuori dall'ordinario.
Ho letto che qualcuno lo considera un capolavoro del "trash", e io sono d'accordo, nel senso che questa roba è un capolavoro di spazzatura. Nulla si salva, dai personaggi (tutti irritanti stereotipi dal primo all'ultimo), al design e all'animazione (da far rabbrividire Liefeld il primo e pressoché inesistente la seconda), alle musiche (anonime), al messaggio di fondo (dovrebbe forse essere una presa in giro degli anime harem?). Ho visto questa serie a spezzoni, mettendoci quasi tre mesi per dodici puntate, tanta era la spazzatura e le boiate da buttare giù ad ogni minuto.
Un "trash" per essere tale deve prima di tutto crederci, essere fatto con passione: il risultato non conta di per sé, è importante che si sia riusciti a fare un prodotto che pur con più o meno gravi voragini di sceneggiatura, messinscena, regia, ecc. riesca a trasmettere la passione e il divertimento con cui è stato realizzato. Trash è diverso da brutto, perché il brutto non riesce nemmeno a intrattenere, come invece il trash fa.
Insomma, un anime svogliato, senza personalità e senz'anima, realizzato forse con l'intento di prendere in giro un genere ben specifico, ma con un risultato frustrato da una realizzazione devastante; un anime che fa del proprio eccesso un vanto, senza però mai eccedere davvero con il finale, che annienta ogni possibilità di salvezza. Se amate gli anime brutti, ma 'brutti brutti', questo fa per voi.