Recensione
Pupipo!
6.0/10
Pupipo è un corto di 12 episodi da 4 minuti cadauno diretto da Kaoru Suzuki (Hellsing) presso lo studio AIC PLUS+, sulla base della sceneggiatura di Motoshi Chujo e con il character design di Takumi Yokota. Tratto dall'omonimo manga di Rensuke Oshikiri.
Wakaba Himeji è una bambina che frequenta la quinta elementare con una singolare capacità: suo malgrado, riesce a vedere ed interagire con gli spiriti maligni. Purtroppo questo la porta ad isolarsi dal mondo per paura che altri possano restare coinvolti a causa della malvagità di quelle entità. Finché un giorno, incontra una creaturina rosa e paffuta che l'affiancherà e la proteggerà dagli spiriti maligni; il suo nome è Po-chan.
Pupipo è un corto che all'inizio non mi diceva molto ne come horror tanto meno come commedia, l'unica cosa che trovavo molto piacevole era la grafica niente male ed il chara, sopratutto della protagonista, molto dolce, quanto la sua voce; mentre il chara delle altre bambine risulta alquanto arcigno. Parlando del lato tecnico, Pupipo è privo di opening; il resto del sonoro è sufficiente, interessante e particolare l'ending.
Andando avanti con gli episodi la nota di mistero si fa più intensa portandomi a pormi alcune domande riguardanti sopratutto il piccolo Po ed il perché la ragazza avesse questi poteri. C'è poco da dire su quest'opera essendo molto corta e con una trama che si sviluppa solo negli ultimi episodi con spunti relativamente interessanti; l'inizio è orientato più sulla vita della bambina con relative difficoltà dovute sopratutto ai suoi misteriosi poteri; ammetto di aver trovato quegli episodi abbastanza noiosi anche perché di horror vi è poco o nulla, si classifica in quel genere solo per la presenza di fantasmi, ma penso che un "soprannaturale" basti e avanzi per caratterizzarlo. La commedia non spicca affatto, non mi ha divertita in nessun caso; il genere mistero è quello che emerge decisamente di più sopratutto nella seconda metà della serie. Complice il formato e lo sviluppo tardivo di questa caratteristica, gli spunti interessanti non hanno tempo di evolversi a dovere; a conferma di ciò, il finale risulta veloce ma comunque molto bello e commovente.
In conclusione trovo Pupipo un corto che all'inizio si presenta in maniera molto mediocre, arrivare alla sufficienza verso gli ultimi episodi, nulla di imperdibile, ma se li si lascia il tempo riesce a farsi valere.
Wakaba Himeji è una bambina che frequenta la quinta elementare con una singolare capacità: suo malgrado, riesce a vedere ed interagire con gli spiriti maligni. Purtroppo questo la porta ad isolarsi dal mondo per paura che altri possano restare coinvolti a causa della malvagità di quelle entità. Finché un giorno, incontra una creaturina rosa e paffuta che l'affiancherà e la proteggerà dagli spiriti maligni; il suo nome è Po-chan.
Pupipo è un corto che all'inizio non mi diceva molto ne come horror tanto meno come commedia, l'unica cosa che trovavo molto piacevole era la grafica niente male ed il chara, sopratutto della protagonista, molto dolce, quanto la sua voce; mentre il chara delle altre bambine risulta alquanto arcigno. Parlando del lato tecnico, Pupipo è privo di opening; il resto del sonoro è sufficiente, interessante e particolare l'ending.
Andando avanti con gli episodi la nota di mistero si fa più intensa portandomi a pormi alcune domande riguardanti sopratutto il piccolo Po ed il perché la ragazza avesse questi poteri. C'è poco da dire su quest'opera essendo molto corta e con una trama che si sviluppa solo negli ultimi episodi con spunti relativamente interessanti; l'inizio è orientato più sulla vita della bambina con relative difficoltà dovute sopratutto ai suoi misteriosi poteri; ammetto di aver trovato quegli episodi abbastanza noiosi anche perché di horror vi è poco o nulla, si classifica in quel genere solo per la presenza di fantasmi, ma penso che un "soprannaturale" basti e avanzi per caratterizzarlo. La commedia non spicca affatto, non mi ha divertita in nessun caso; il genere mistero è quello che emerge decisamente di più sopratutto nella seconda metà della serie. Complice il formato e lo sviluppo tardivo di questa caratteristica, gli spunti interessanti non hanno tempo di evolversi a dovere; a conferma di ciò, il finale risulta veloce ma comunque molto bello e commovente.
In conclusione trovo Pupipo un corto che all'inizio si presenta in maniera molto mediocre, arrivare alla sufficienza verso gli ultimi episodi, nulla di imperdibile, ma se li si lascia il tempo riesce a farsi valere.