Recensione
Be My Baby
8.0/10
Recensione di __HellGirl__
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"Be my Baby" (2013) rappresenta, forse, una delle realtà che il Giappone, famoso per essere una nazione disciplinata e molto tradizionalista, tenta di nascondere maggiormente. La realtà vissuta dai giovani, soprattutto riguardante le relazioni e le amicizie, il sesso ed altro, vengono riprese sottoforma di documentario in questo live action diretto dal regista One Hitoshi.
Gli attori qui presenti non sono famosi, ma alla presentazione del film al Far East Festival 2014 presentarono il film affermando che nel visionarlo, sicuramente, vi sarebbe stato qualcuno che si sarebbe rivisto in uno dei protagonisti o per un motivo o per un altro.
Film a bassissimo budget, totalmente girato in quattro interni: gli appartamenti monolocale abitati da nove giovani giapponesi la cui vita procede tra lavoro, problemi economici, divertimento e nuove avventure amorose.
"Be my Baby" stupisce per come riesce a rappresentare tra una risata e l'altra, una realtà che spesso si preferirebbe evitare di vedere. Vengono presi in consideranzione numerosi fattori che caratterizzano i ragazzi sulla ventina, quali, la voglia di adrenalina e di sentirsi sempre più vivi, ma purtroppo andando incontro all'età adulta ci si scontra con una società diversa da quella delle proprie aspettative, e ad un mondo che non ci ha mai dato alcuna importanza se non a quello di essere, in qualche modo, "produttivi" al nostro prossimo.
I nove ragazzi, incontrano qui per la prima volta le difficoltà reali della vita, come ad esempio l'affitto da pagare, oppure, il fatto di dover prima dare la precedenza ai propri doveri piuttosto che alla voglia di divertirsi, ma essendo un'età delicata non sempre si riesce a seguire le regole e ci si ritrova davanti al classico bivio: "Lo voglio fare veramente? Ma perchè lo sto facendo, per chi o per cosa? E se anche lo facessi, a cosa mi servirebbe? Cambierebbe davvero qualche cosa?".
Il film inizia mostrandoci una simpatica scenetta di una festa all'interno di un monolocale, creata apposta per presentare una ragazza all'amico brutto e sfigato di turno, ma presto la situazione precipita tra uno scherzo pesante e l' altro, finendo così per creare scompiglio e situazioni di tensione.
Questo caos di relazioni si svilupperà lentamente ed inesorabilmente in una trama perfetta di di relazioni, un catalogo di pulsioni sessuali, gelosie e tradimenti che metterà impietosamente a nudo la vacuità di questa generazione di giovani giapponesi medi, con prospettive personali decisamente limitate se non vivere di fugaci innamoramenti. Il film procede per scatti temporali che danno la misura della pochezza quotidiana dei personaggi fino a condurci ad un finale pieno di sorprese e colpi di scena.
In conclusione, definirei "Be my Baby" un ottimo film sul Giappone e lo consiglierei a tutti coloro che sono in cerca di qualcosa di alternativo e di spinto.
Voto: 8
Gli attori qui presenti non sono famosi, ma alla presentazione del film al Far East Festival 2014 presentarono il film affermando che nel visionarlo, sicuramente, vi sarebbe stato qualcuno che si sarebbe rivisto in uno dei protagonisti o per un motivo o per un altro.
Film a bassissimo budget, totalmente girato in quattro interni: gli appartamenti monolocale abitati da nove giovani giapponesi la cui vita procede tra lavoro, problemi economici, divertimento e nuove avventure amorose.
"Be my Baby" stupisce per come riesce a rappresentare tra una risata e l'altra, una realtà che spesso si preferirebbe evitare di vedere. Vengono presi in consideranzione numerosi fattori che caratterizzano i ragazzi sulla ventina, quali, la voglia di adrenalina e di sentirsi sempre più vivi, ma purtroppo andando incontro all'età adulta ci si scontra con una società diversa da quella delle proprie aspettative, e ad un mondo che non ci ha mai dato alcuna importanza se non a quello di essere, in qualche modo, "produttivi" al nostro prossimo.
I nove ragazzi, incontrano qui per la prima volta le difficoltà reali della vita, come ad esempio l'affitto da pagare, oppure, il fatto di dover prima dare la precedenza ai propri doveri piuttosto che alla voglia di divertirsi, ma essendo un'età delicata non sempre si riesce a seguire le regole e ci si ritrova davanti al classico bivio: "Lo voglio fare veramente? Ma perchè lo sto facendo, per chi o per cosa? E se anche lo facessi, a cosa mi servirebbe? Cambierebbe davvero qualche cosa?".
Il film inizia mostrandoci una simpatica scenetta di una festa all'interno di un monolocale, creata apposta per presentare una ragazza all'amico brutto e sfigato di turno, ma presto la situazione precipita tra uno scherzo pesante e l' altro, finendo così per creare scompiglio e situazioni di tensione.
Questo caos di relazioni si svilupperà lentamente ed inesorabilmente in una trama perfetta di di relazioni, un catalogo di pulsioni sessuali, gelosie e tradimenti che metterà impietosamente a nudo la vacuità di questa generazione di giovani giapponesi medi, con prospettive personali decisamente limitate se non vivere di fugaci innamoramenti. Il film procede per scatti temporali che danno la misura della pochezza quotidiana dei personaggi fino a condurci ad un finale pieno di sorprese e colpi di scena.
In conclusione, definirei "Be my Baby" un ottimo film sul Giappone e lo consiglierei a tutti coloro che sono in cerca di qualcosa di alternativo e di spinto.
Voto: 8