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"Mawaru-Penguindrum" segna il ritorno alla regia, dopo ben dodici anni di assenza, di Kunihiko Ikuhara; famoso per aver diretto la serie R di "Sailor Moon" e in particolar modo per essere il padre di "Shōjo kakumei Utena" l'opera di culto che lo ha portato al successo, ed anche l'unica che abbia mai scritto. Dopo essersi dedicato a lavoretti minori nel settore dell'animazione e non, torna alla ribalta come un fulmine a ciel sereno con la sua seconda opera. Sarà Ikuhara riuscito a creare un'opera alla pari o migliore di Utena o rimarrà schiacciato dal macigno della sua prima creatura ?
COMMENTO CRITICO
Come fu per Utena anche Mawaru-Penguindrum ha lasciato molte persone brancolare nell'oscurità della sua trama fitta di metafore, citazioni e rimandi di ogni genere e cultura. Ovviamente a molti son bastate le gags dei pinguini "superdeformed" ed il curriculum del regista per gridare al capolavoro, mentre a chi non interessavano nemmeno i pinguini ha denigrado l'opera senza la benchè minima argomentazione. Quale è il motivo di tutto ciò? Bhè, è molto semplice in realtà: Ikuhara non ha il dono della perspicuità. Le sue opere se viste sprofondati nel divano, con un pacchetto di patatine in una mano ed una coca-cola nell'altra risulteranno totalmente incomprensibili o per giunta folli. Di sicuro di chiavi di lettura Ikuhara nelle sue opere ne ha messe, ma visto quale è il target di pubblico medio dell'animazione giapponese attualmente, poteva rendere Mawaru-Penguindrum meno criptico. Detto ciò andiamo con ordine ad analizzare punto per punto questa opera partendo proprio dal concetto di fondo dell'intera opera : "unmei" (destino).

- Akai ito…unmei
Ikuhara ha ripreso esplicitamente la leggenda cinese, molto diffusa in Giappone, de "il filo rosso del destino" (Akai ito), più volte rappresentato nel corso della serie. Prendendo come base questa leggenda Ikuhara vuole porre al centro della sua opera il concetto della predestinazione, ovvero l'annullamento del libero arbitrio delle persone sulla propria vita. Nulla di nuovo fino a qui, l'autore però da una peculiarità a questo concetto: ovvero la totale assenza del solito romanticismo che accompagna la stessa leggenda da cui prende spunto e le innumerevoli opere da essa ispirate. Infatti la predestinazione in Mawaru-Penguindrum è estremamente negativa, rappresentata come una vera e propria maledizione. I due protagonisti, Shoma e Kanba, sono i figli degli autori del famoso attentato terroristico alla metropolitana di Tokyo avvenuto nel 1995 (il numero '95 che compare spesso nella saga è proprio riferito a questo evento storico).

- Il Destino secondo Ikuhara
Molto probabilmente Ikuhara è un ateo. Perchè affermo ciò? Di certo non perchè fa dire più volte a Shoma che Dio è meschino, anzi questo ne attesterebbe il contrario. Affermo ciò in quanto Ikuhara incolpa sempre e solamente l'uomo per tutto ciò che avviene nell'opera. I comportamenti, le personalità e le abitudini di ogni singolo personaggio della serie non sono causate da Dio, ma dalle scelte dei loro familiari, quindi dall'uomo. Cominciando dai protagonisti Shoma e Kanba non sono stati maledetti da Dio ma dall'attentato causato dai loro genitori; Himari era destinata al Trita-bambini perchè era stata abbandonata dai loro genitori quindi ritenuta inutile alla società; è a causa della separazione dei suoi genitori che Ringo diventa una stalker psicopatica; Tabuki che a causa del timore che provava per l'autorità della madre si rompe tutte le ossa della mano e diventa una persona vendicativa e totalmente insicura di sè; Yuri ha le sue tendenze yuri (omosessuali) a causa di suo padre, l'uomo che molestandola le ha fatto odiare e temere un intero genere sessuale. Per concludere la stessa organizzazione terroristica compie quell'attentato perchè il mondo era ormai totalmente marcio : la società (non Dio) sceglieva chi poteva sopravvivevere in base alla loro utilità, chi non risultava utile era destinato al trita-bambini, un macchinario che tritava letteralmente bambini considerati inutili dalla società. Per Ikuhara il destino non esiste, ma la meschinità dell'uomo esiste eccome.

- Spinning-Penguindrum e Senzon Senryaku
Cominciamo con la domanda che ha afflitto molti : cosa è il Penguindrum? Abbiamo visto tutti che viene rappresentato da una mela rossa, il frutto che ha colpito maggiormente l'immaginario umano sin dai tempi antichi. Di certo la mela rappresenta il peccato commesso dai loro genitori e scontato da Shoma e Kanba; come avviene nella Genesi biblica che Adamo ed Eva mangiando la mela commettono il peccato originale e vengono puniti da Dio con l'esilio dall'Eden, punizione che i cristiani (figli e discendenti di Adamo ed Eva) tutt'ora debbono subbire. Un altro significato, meno ovvio, che si può dare è quello dell'antica ballata inglese Thomays the Rymour, ovvero la mela come premio dell'immortalità che spiegherebbe come il Penguindrum resusciti e tenga in vita Himari nonostante la sua malattia mortale.

Il mawaru del titolo (spinning in inglese), la Strategia di sopravvivenza (Senzon Senryaku) ed il filo rosso del destino sono strettamente legati tra loro. Sappiamo che Shoma e Kanba devono scontare la pena dei loro genitori che consiste nel vedere la lora amata sorella Himari morire di una terribile malattia. Sappiamo anche che Himari non è la loro vera sorella, anzi nemmeno Shoma e Kanba sono realmente fratelli. Perchè sono legati allora? A causa del Penguindrum e del suo spinning (girare) ovviamente. E' proprio il Penguindrum che tesse il filo del destino. Tutto ciò si può dedurre dall'ultimo tassello datoci per completare il puzzle della trama: il flashback presente nell'episodio finale. Kanba e Shoma sono rinchiusi in due gabbie distinte, senza acqua ne cibo. A testimonianza del loro destino compromesso c'è il simbolo dell'organizzazione terroristica marchiato sulle due gabbie. Kanba, quando ogni speranza sembrava ormai svanita, trova una mela (Penguindrum) all'interno della sua cella, mentre Shoma non trova nulla all'interno della sua. Perché è stato scelto Kanba e non Shoma? Probabilmente perché Kanba appartiene ad una famiglia influente (ben inserita nella società) nella quale l'unica "mela marcia" era suo padre, ripudiato da tutta la famiglia perché divenuto appunto un terrorista. Shoma d'altro canto è figlio dei capi dell'organizzazione, non contando che dopo la loro morte è divenuto anche orfano, quindi inutile alla società e destinato al Trita-bambini. Kanba a questo punto decide di salvare Shoma dal suo destino dandogli metà della sua mela. Successivamente Shoma farà lo stesso con Himari, dandole metà della sua mezza-mela per salvare anch'essa dalla stessa triste sorte. E' per questo che i tre condividono lo stesso destino, proprio perché condividono la stessa mela.

Cosa è la strategia di sopravvivenza allora? E' l'unico modo per curare Himari definitivamente dalla sua malattia, e per far ciò serve che il Penguindrum venga ricostituito completamente dopo le innumerevoli partizioni fatte nel corso della serie. Ovviamente nell'ultimo episodio, dopo il flashback sopra citato, anche i fratelli ripristinano la loro memoria e con essa anche il Penguindrum che doneranno infine ad Himari per salvarle la vita.


- Ginga Tetsudō no Yoru
Quale appassionato di animazione giapponese non conosce "Galaxy Express 999″ di Leiji Matsumoto? L'anime di Matsumoto riprende, in chiave rivisitata, il romanzo "Una notte sul treno della Via Lattea" (Jap: Ginga Tetsudo no Yoru) di Kenji Miyazawa. Questo romanzo non ha ispirato solamente Matsumoto ma è la fonte di maggiore ispirazione anche per Ikuhara nella creazione di Mawaru-Penguindrum. Forse adesso vi starà ronzando nella testa questo interrogativo: Kenji? Kenji…dove l'ho già sentito questo nome? Vi aiuto con una citazione:

[Dialogo di due bambini]

Bimbo 1: Perciò la mela rappresenta il cosmo stesso, un cosmo che puoi tenere in mano, un oggetto che collega il nostro mondo con l'altro.
Bimbo 2: Un altro mondo?
Bimbo 1: Il mondo verso cui Campanella e gli altri passeggeri sono diretti.
Bimbo 2: Ma scusa, questo cosa c'entra con la mela?
Bimbo 1: In altre parole la mela è anche una ricompensa per quelle persone che hanno scelto da sole di morire per amore.
Bimbo 2: Sì, però se muori finisce tutto.
Bimbo 1: No che non finisce! Kenji vuole dire che è proprio da lì che tutto ha inizio.
Bimbo 2: Io non ci capisco niente.
Bimbo 1: È un discorso d'amore, ma come fai a non capire?

Ancora nulla? Be', questo è il discorso che due bambini (Kanba e Shoma) fanno all'inizio della serie e riaccennato nel finale dell'ultimo episodio. Si, è proprio così Ikuhara ci aveva già detto il finale della serie nel primo episodio (questo mi ha fatto pensare subito alla similitudine con l' "Edipo Re" di Sofocle, ma approfondirò l'argomento in un paragrafo apposito). Non si può certo affermare che Mawaru-Penguindrum sia una rivisitazione del romanzo di Miyazawa, ma si può affermare invece che la struttura di base delle due opere sia praticamente la stessa, ve ne do qualche esempio:
1- I character designs dei protagonisti di Mawaru-Penguindrum, Shoma e Kanba, sono basati su quelli di Giovanni e Campanella. Come Giovanni, Shoma è un personaggio piuttosto passivo che si preoccupa molto per gli altri, per poi crescere durante la serie fino a diventare quasi autoritario. Kanba invece è stato modellato su Campanella, nato in una famiglia ricca e cresciuto come una persona premurosa con un grande spirito di sacrificio. Fin dall'inizio, le personalità di Shoma e Kanba sono in contrasto tra di loro, ma come Giovanni e Campanella hanno sempre mostrato grande preoccupazione l'uno per l'altro.
2- La parabola dello "Fuoco dello Scorpione", che simboleggia lo spirito di abnegazione per il bene comune. Il fuoco che avviluppa Ringo nel finale cosa rappresenta se non questo, più fulgido di così.
3- Il treno che nel romanzo di Miyazawa procede verso l'aldilà viene rappresentato in Penguindrum come un treno avvolto da un'atmosfera surreale che riveste i suoi interni con innumerevoli simboli della organizzazione terroristica o con numeri '95. Inoltre non è casuale che ogni episodio è detto station, come se fosse una stazione della ferrovia. Infatti nell'ultimo episodio, o metaforicamente all'ultima stazione, Shoma e Kanba muoiono, proprio a simboleggiare che quella è la fermata dell'aldilà.
4- Anche il finale è un rimando a "Una notte sul treno della Via Lattea", in quanto anche Mawaru-Penguindrum si conclude con l'insegnamento buddista, secondo il quale l'esistenza è un ciclo di nascite, morti e rinascite. Infatti i bambini del dialogo che ho citato qui sopra sono proprio Shoma e Kanba rinati in un'altra vita.
- L'eredità di Utena
Ovviamente Ikuhara non dimentica di lasciare il suo marchio di fabbrica anche in questo suo lavoro, di fatti sono molti i rimandi ad Utena. Descriverò solamente quelli di maggiore importanza.

1- Quello di Momoka è forse il personaggio più oscuro di Mawaru-Penguindrum, un personaggio importantissimo ai fini della trama tenuto sempre però volutamente in secondo piano. Sapendo che il personaggio di Sanetoshi è la rappresentazione del "destino già scritto" è scontato pensare che la sua nemesi, Momoka, rappresenti il "libero arbitrio". Ciò che però non viene spiegato sono i suoi poteri : cosa sono? Come ne è entrata in possesso?. L'unica spiegazione a cui sono arrivato è che Momoka è un omaggio ad Utena. Momoka è la trasposizione di Anthy in Mawaru-Penguindrum, quindi una strega. Infatti sia Momoka che Anthy si sacrificano per proteggere coloro che amano, ma non riescono a completare i loro obiettivi, lasciando i loro amati maledetti. Avendo in comuno lo stesso destino, avranno anche lo stesso ruolo all'interno delle rispettive opere.

2- Altro chiaro omaggio alla Rivoluzione di Utena avviene nell'episodio 17 quando Tabuki, Ringo ed Himari prendono l'ascensore. Lo scopo di Tabuki è simile alla stragrande maggioranza dei personaggi che prendono l'ascensore in Utena: ovvero la vendetta. In Utena i personaggi prendono l'ascensore per cercare il potere di rivoluzionare il mondo, ed alla fine hanno solamente il proprio mondo "rivoluzionato". Cosa che accade esattamente anche a Tabuki.

3- Ovviamente anche le visioni più o meno funeste in stile fiabesco che Ringo ha nei primi episodi sono un chiaro rimando ad Utena, come anche il character design della stessa Yuri e della sua compagna di teatro.

- Why Penguins?!
Il titolo del paragrafo parla da sè: perchè i pinguini e non un altro animale? Ci sarà un motivo se la parola penguin è anche nel titolo dell'opera? Ovviamente si tratta di un escamotage, un compromesso. Per tenere incollati allo schermo i più ha optato per un tipo di fanservice "kawai" invece di quello "ecchi" o altro. Per fortuna nostra Ikuhara ha cercato di dare un fine a questi penguini oltre a quello del mero fanservice, anzi ne da ben tre.

Il primo fine ed anche quello più facile da intuire è il fatto che i pinguini assumono i tratti caratteriali dei rispettivi proprietari. Il pinguino di Kanba ad esempio è un amante delle donne, quello di Shoma fa le faccende di casa ed è un amante del cibo, oppure quando Himari è sul punto di morire il suo pinguino sembra svanire come la sua vita.

Il secondo fine è quello di rendere meno pesante la narrazione. Durante scene nelle quali sono presenti dialoghi molto lunghi ci sono sempre i pinguini che nelle loro attività eccentriche e totalmente slegate dal discorso rendono l'atmosfera più leggera.

In tutto ciò non ho ancora risposto alla domanda iniziale. Perchè proprio i Pinguini ? Qualsiasi animale poteva svolgere le stesse funzioni, ma è proprio Ikuhara a dare la risposta alla faditica domanda.

"Hanno le ali ma non possono volare; possono nuotare ma non possono rimanere sott'acqua per troppo tempo. In tal caso, da dove provengono realmente? Non sono animali comuni (mammiferi) come cani e gatti. Sono uccelli che non assomigliano poi così tanto agli uccelli. L'idea che sembrano provenire da un altro mondo e che non hanno alcun luogo di appartenenza ha acceso la mia immaginazione."

Guarda caso lo stesso destino dei bambini destinati al Trita-bambini.

- "Edipo Re" e la tragedia greca.

Questo paragrafo prendetelo con le pinze dato che si tratta di una mia ipotesi personale senza alcuna base certa. Ho voluto inserirla ugualmente perché la trovo comunque abbastanza interessante e non troppo visionaria.

L'impostazione di fondo di Mawaru-Penguindrum ha delle forti similitudini con quella della tragedia greca, in particolar modo all' "Edipo Re" di Sofocle. Abbiamo infatti un eroe tragico, un futuro già scritto e persino un ritornello che ci aiuta a capire le scene più complicate della trama.

Le caratteristiche dell'eroe tragico sono:
1- Hamartia : Il difetto o l'errore di un eroe tragico che lo conduce alla sua rovina. L'amore che Kanba prova per la sorella lo porta alla rovina.
2- Hybris : Estremo orgoglio ed arroganza. Kanba ovviamente.
3- Anagnorisis : esso consiste proprio nell'impegno impiegato per comprendere il proprio destino durante l'intera tragedia. Quello che avviene a Shoma e Kanba nell'ultimo episodio.
4- Peripeteia : è il rovesciamento dell'eroe nell'esatto contrario. Kanba che diventa l'antagonista nel finale.
5- Nemesis : destino già scritto. Nel primo episodio Kanba e Shoma già sanno che non diventeranno nessuno.
6- Catharsis : lo dice la parola stessa. Avviene ovviamente nel finale quando i due fratelli muoiono.

Interessante come molte delle caratteristiche sono comuni ad entrambi i fratelli, molto probabilmente perché condividono lo stesso destino quindi come se fossero un'unica entità. Inoltre alcune delle sopracitate caratteristiche sono comuni anche a Sanetoshi. Il suo affetto per Himari lo ha portato alla rovina (hamartia), fu lui ad inviare le sciarpe di Himari alle Double H, inducendole a visitare la casa di Himari e dare quindi a Ringo il loro nuovo album, contenente l'ultima frase dell'incantesimo di Momoka.
A proposito di Double H, avete mai fatto attenzione a cosa fanno negli schermi all'interno dei treni? Andate a controllare, e vi renderete conto che vi stanno guidando attraverso l'anime, a volte contribuendo a dare senso ad alcune delle scene più incomprensibili. Ed è proprio questo il ritornello, non a caso nella tragedia greca il ritornello era svolto da coppie di danzatori.
CONCLUSIONI
Credo di aver analizzato l'anime nella sua quasi totalità. Scrivo "quasi" perché in opere come questa, pregna dell'animo dell'autore, analizzare ogni piccola sfaccettatura è impresa ardua. Dopo una analisi fin troppo lunga posso affermare che Mawaru-Penguindrum è semplicemente un capolavoro, uno di quei pochi anime paragonabili tranquillamente ad un romanzo di letteratura. Non racchiude di certo un pensiero proustiano, e nemmeno tocca i picchi dell'animazione raggiunti da Anno o Konaka, di certo però è una di quelle opere dalla quale traspira il pensiero dell'autore, per dirla brevemente è un'opera che può essere definita ARTE.