Recensione
La città incantata
10.0/10
Recensione di MarMetroMurder
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Sì, lo recensisco prima che esca al cinema.
"Sen to Chihiro no Kamikakushi" è un film d'animazione di Hayao Miyazaki del 2001 prodotto dalla Studio Ghibli, arrivato in Italia nel 2003. E dato che non potevano mantenere il nome originale per motivi di pronuncia e non potevano chiamarlo "La sparizione causata dai kami di Sen e Chihiro", in Italia è stato tradotto come "La città incantata". Il titolo italiano mi da fastidio? Trovo che il doppiaggio e le traduzioni siano fatte da cani? No, affatto. Trovo che il risultato finale sia spettacolare.
Guardai il film per la prima volta ben 10 anni fa, ero un'innocente bambina che andava all'asilo e avevo solo 4 anni. Rimasi affascinata da questo film, letteralmente. Consumai il DVD, lo riguardai, lo riguardai e lo riguardai infinite volte... questo film è pura arte. E secondo me, dire che è un film per bambini è una cosa sbagliatissima, è vero che da bambina ne rimasi estasiata, però riguardandolo ho provato delle fortissime emozioni, maggiori rispetto a quelle provate quando ero una bambina.
Di cosa parla? Chihiro è una ragazzina di 10 anni trasferitasi in un'altra città insieme ai suoi genitori. La bambina capisce subito che c'è qualcosa che non va, ma non i genitori, che preferiscono ingozzarsi in un ristorante. Chihiro scappa, offesa dal comportamento dei genitori, ma torna subito indietro quando inizia a vedere delle strane presenze: degli spiriti. Una volta tornata indietro, è troppo tardi: i suoi genitori sono stati trasformati in maiali per aver mangiato del cibo che non appartiene al loro mondo. Chihiro continua a fuggire, quando incontra uno strano ragazzo dotato di poteri particolari: Haku, che affermerà di conoscerla sin da quando era bambina. Haku aiuta Chihiro a sopravvivere nella nuova città, la farà lavorare alle terme e Yubaba, proprietaria delle terme, le ruberà l'identità e togliendo dei kanji dal suo nome, Chihiro diventerà Sen. Nel corso del film Chihiro incontrerà Rin, una giovane ragazza che l'aiuterà a lavorare, Kamaji, l'uomo delle caldaie, Senza Volto (Kaonashi), uno spirito che rimarrà ossessionato da lei, Bou, il figlio di Yubaba e per finire Zeniba, un personaggio di cui è meglio non rivelare l'identità.
Incredibile come Miyazaki non volesse creare una storia dove i suoi personaggi crescono... beh, l'ha fatto. Chihiro, da ragazzina spaventata e permalosa, diventerà una ragazza forte, decisa, determinata e coraggiosa, esattamente il tipo di protagonista che voleva creare il sensei. Ha lui stesso dichiarato di voler creare un personaggio femminile che le ragazzine potessero ammirare, così lesse qualche rivista shoujo. Cosa trovò? Ragazzine alle prese con le loro prime cotte. Anche nel film è trattato il tema dell'amore, ma in maniera molto molto differente. Perché tutte le protagoniste degli shoujo non sono così? Come Chihiro, intendo. Ragazze deboli all'inizio, forti alla fine, perché? Se Miyazaki scrivesse uno shoujo, sarebbe un capolavoro assurdo.
Anche i cittadini della città subiscono un cambiamento, una specie di crescita. Sin dall'inizio del film, Haku ci fa capire che in quella città gli umani non sono accettati e che sono considerati solo bestie inutili e puzzolenti, proprio come dei maiali. Ma quando Chihiro, o meglio Sen, dimostrerà la sua forza di volontà nel volersi rendere utile, tutti coloro che le sono intorno cambieranno opinione su di lei e proveranno per lei un nuovo sentimento: l'amore. Esatto, l'amore. Dal considerarla una persona appartenente ad un'altra razza, dal tapparsi il naso ogni volta che passava davanti a loro, tutti inizieranno a voler bene a Sen.
Vorrei soffermarmi un attimo sul doppiaggio, perché la gente continua a dire "Il doppiaggio italiano è penoso"? E non sto parlando solo di questo film, ma di tutti i film, cartoni animati, anime e quant'altro che sono stati doppiati. I doppiatori italiani sono eccellenti, forse i migliori che ci siano, in questo film la doppiatrice di Chihiro, ovvero Erica Necci, è stata a dir poco eccezionale. Sapete quanti anni aveva allora? 13. In particolare mi sono piaciuti Emiliano Coltorti, uno dei miei doppiatori preferiti, che doppia Haku e Sonia Scotti che doppia Yubaba.
Cosa mi ha insegnato questo film? Che solo lavorando sodo e impegnandosi riusciremo ad raggiungere i nostri obiettivi? Che dobbiamo trovare la forza e il coraggio per andare avanti? Che l'amore è fondamentale? Chi lo sa? Guardatelo e saprete trovare un significato a questo capolavoro.
Miyazaki è ormai il mio regista giapponese preferito, ma anche uno dei miei preferiti in generale. Miyazaki NON è per bambini, i suoi film sono capolavori. Fotografia perfetta, sceneggiatura impeccabile, atmosfera magnifica, colonna sonora da far venire la pelle d'oca e trama e personaggi meravigliosi. Che state aspettando? Andate a guardare "La città incantata" e recuperate tutta la filmografia di Miyazaki, sul serio, è un ordine.
"Sen to Chihiro no Kamikakushi" è un film d'animazione di Hayao Miyazaki del 2001 prodotto dalla Studio Ghibli, arrivato in Italia nel 2003. E dato che non potevano mantenere il nome originale per motivi di pronuncia e non potevano chiamarlo "La sparizione causata dai kami di Sen e Chihiro", in Italia è stato tradotto come "La città incantata". Il titolo italiano mi da fastidio? Trovo che il doppiaggio e le traduzioni siano fatte da cani? No, affatto. Trovo che il risultato finale sia spettacolare.
Guardai il film per la prima volta ben 10 anni fa, ero un'innocente bambina che andava all'asilo e avevo solo 4 anni. Rimasi affascinata da questo film, letteralmente. Consumai il DVD, lo riguardai, lo riguardai e lo riguardai infinite volte... questo film è pura arte. E secondo me, dire che è un film per bambini è una cosa sbagliatissima, è vero che da bambina ne rimasi estasiata, però riguardandolo ho provato delle fortissime emozioni, maggiori rispetto a quelle provate quando ero una bambina.
Di cosa parla? Chihiro è una ragazzina di 10 anni trasferitasi in un'altra città insieme ai suoi genitori. La bambina capisce subito che c'è qualcosa che non va, ma non i genitori, che preferiscono ingozzarsi in un ristorante. Chihiro scappa, offesa dal comportamento dei genitori, ma torna subito indietro quando inizia a vedere delle strane presenze: degli spiriti. Una volta tornata indietro, è troppo tardi: i suoi genitori sono stati trasformati in maiali per aver mangiato del cibo che non appartiene al loro mondo. Chihiro continua a fuggire, quando incontra uno strano ragazzo dotato di poteri particolari: Haku, che affermerà di conoscerla sin da quando era bambina. Haku aiuta Chihiro a sopravvivere nella nuova città, la farà lavorare alle terme e Yubaba, proprietaria delle terme, le ruberà l'identità e togliendo dei kanji dal suo nome, Chihiro diventerà Sen. Nel corso del film Chihiro incontrerà Rin, una giovane ragazza che l'aiuterà a lavorare, Kamaji, l'uomo delle caldaie, Senza Volto (Kaonashi), uno spirito che rimarrà ossessionato da lei, Bou, il figlio di Yubaba e per finire Zeniba, un personaggio di cui è meglio non rivelare l'identità.
Incredibile come Miyazaki non volesse creare una storia dove i suoi personaggi crescono... beh, l'ha fatto. Chihiro, da ragazzina spaventata e permalosa, diventerà una ragazza forte, decisa, determinata e coraggiosa, esattamente il tipo di protagonista che voleva creare il sensei. Ha lui stesso dichiarato di voler creare un personaggio femminile che le ragazzine potessero ammirare, così lesse qualche rivista shoujo. Cosa trovò? Ragazzine alle prese con le loro prime cotte. Anche nel film è trattato il tema dell'amore, ma in maniera molto molto differente. Perché tutte le protagoniste degli shoujo non sono così? Come Chihiro, intendo. Ragazze deboli all'inizio, forti alla fine, perché? Se Miyazaki scrivesse uno shoujo, sarebbe un capolavoro assurdo.
Anche i cittadini della città subiscono un cambiamento, una specie di crescita. Sin dall'inizio del film, Haku ci fa capire che in quella città gli umani non sono accettati e che sono considerati solo bestie inutili e puzzolenti, proprio come dei maiali. Ma quando Chihiro, o meglio Sen, dimostrerà la sua forza di volontà nel volersi rendere utile, tutti coloro che le sono intorno cambieranno opinione su di lei e proveranno per lei un nuovo sentimento: l'amore. Esatto, l'amore. Dal considerarla una persona appartenente ad un'altra razza, dal tapparsi il naso ogni volta che passava davanti a loro, tutti inizieranno a voler bene a Sen.
Vorrei soffermarmi un attimo sul doppiaggio, perché la gente continua a dire "Il doppiaggio italiano è penoso"? E non sto parlando solo di questo film, ma di tutti i film, cartoni animati, anime e quant'altro che sono stati doppiati. I doppiatori italiani sono eccellenti, forse i migliori che ci siano, in questo film la doppiatrice di Chihiro, ovvero Erica Necci, è stata a dir poco eccezionale. Sapete quanti anni aveva allora? 13. In particolare mi sono piaciuti Emiliano Coltorti, uno dei miei doppiatori preferiti, che doppia Haku e Sonia Scotti che doppia Yubaba.
Cosa mi ha insegnato questo film? Che solo lavorando sodo e impegnandosi riusciremo ad raggiungere i nostri obiettivi? Che dobbiamo trovare la forza e il coraggio per andare avanti? Che l'amore è fondamentale? Chi lo sa? Guardatelo e saprete trovare un significato a questo capolavoro.
Miyazaki è ormai il mio regista giapponese preferito, ma anche uno dei miei preferiti in generale. Miyazaki NON è per bambini, i suoi film sono capolavori. Fotografia perfetta, sceneggiatura impeccabile, atmosfera magnifica, colonna sonora da far venire la pelle d'oca e trama e personaggi meravigliosi. Che state aspettando? Andate a guardare "La città incantata" e recuperate tutta la filmografia di Miyazaki, sul serio, è un ordine.