Recensione
Thermae Romae (Live Action)
9.0/10
Recensione di JokerRoses
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Prima di illustrare le caratteristiche del film con pregi e difetti, vorrei prima ringraziare chi ci ha permesso di vedere il film in anteprima a Lucca (molto tempo prima dell'uscita nelle sale italiane), ma anche AnimeClick.it che mi ha gentilmente dato la possibilità di andarlo a vedere al cinema.
Per chi conosce il manga edito da StarComics, ideato da Mari Yamazaki, in sette volumi, il film rivelerà un po' di sorprese. Benché infatti l'incipit sia lo stesso per entrambi, la storia subisce dei cambiamenti a livello di trama che danno la possibilità di rivivere la storia in una chiave diversa. Il racconto nasce dall'insoddisfacente carriera di un progettista di terme del periodo dell'imperatore Adriano, Lucius Modestus. Egli, infatti, nonostante abbia studiato ad Atene e abbia avuto ottimi maestri, non riesce a disegnare nulla che stupisca il pubblico sempre più esigente di Roma. Disperato analizza come la sua città sia caduta in preda allo squallore riscontrabile anche nelle stesse terme, che sono velocemente passate da luogo di riposo e riconciliazione con sé stessi alla stregua di un lupanare, ed è secondo me in questa veloce analisi sociale, compiuta da Lucius, che il regista e in primis la Yamazaki hanno voluto rendere più storicamente credibile il racconto, sottolineando come Roma, da città conservatrice, era finita, in seguito alle numerose conquiste, in un periodo di declino. Sempre più sconsolato, immersosi in una vasca di alcune terme, finirà catapultato nel moderno Giappone (in una modalità anche molto divertente per lo spettatore), dove apprenderà le comodità del mondo moderno ma anche alcune tradizioni del "popolo dalla faccia piatta", scambiato in un primo momento per un gruppo di schiavi barbari. Il tutto è contornato dai retroscena della corte imperiale alla quale il nostro si avvicina sempre di più, partendo dallo stesso imperatore che in lui vede un innovatore ma anche una sorta di salvatore (sopratutto in seguito a un particolare progetto), ma anche da vicende personali (a livello coniugale e non). Lucius non mancherà di creare una certa agitazione anche tra i Giapponesi, soprattutto in una ragazza, aspirante mangaka, Mami, che in lui vede l'eroe che la porterà al successo. Con questa trama il film vi divertirà ma anche vi farà ragionare su alcune tematiche, come il perseverare nella speranza e su come la storia sia importante.
La regia è stata brava nel giostrare gli eventi affinché fossero sempre divertenti, come la scelta del cantante lirico che attacca tra un viaggio temporale e l'altro o ancora la sottolineatura dello stupore del protagonista ogniqualvolta egli si trova di fronte a un oggetto dell'altro mondo (il caso più eclatante è la carta igienica).
Cast e regia sono stati molto abili e, al contrario di alcuni che hanno criticato il film per via degli occhi a mandorla dei Romani, posso rispondere che non stonano, come nel caso di Hiroshi Abe (Lucius).
In partenza avrei voluto mettere 10 a questo prodotto cinematografico, ma per via di alcune piccole cose ho preferito mettere 9. Alcune parti del manga io le avrei sottolineate di più (sarebbe risultato più divertente), come nel rapporto tra Lucius e sua moglie, o ancora avrei migliorato alcuni effetti visivi; per il resto è stato veramente divertente e, come avevo già anticipato in un mio commento, il film si adatta perfettamente ad essere visto da tutta la famiglia. Spero vivamente di avervi convinto attraverso queste righe a visionare il film di cui è stato già fatto il seguito. Buona visione!
Per chi conosce il manga edito da StarComics, ideato da Mari Yamazaki, in sette volumi, il film rivelerà un po' di sorprese. Benché infatti l'incipit sia lo stesso per entrambi, la storia subisce dei cambiamenti a livello di trama che danno la possibilità di rivivere la storia in una chiave diversa. Il racconto nasce dall'insoddisfacente carriera di un progettista di terme del periodo dell'imperatore Adriano, Lucius Modestus. Egli, infatti, nonostante abbia studiato ad Atene e abbia avuto ottimi maestri, non riesce a disegnare nulla che stupisca il pubblico sempre più esigente di Roma. Disperato analizza come la sua città sia caduta in preda allo squallore riscontrabile anche nelle stesse terme, che sono velocemente passate da luogo di riposo e riconciliazione con sé stessi alla stregua di un lupanare, ed è secondo me in questa veloce analisi sociale, compiuta da Lucius, che il regista e in primis la Yamazaki hanno voluto rendere più storicamente credibile il racconto, sottolineando come Roma, da città conservatrice, era finita, in seguito alle numerose conquiste, in un periodo di declino. Sempre più sconsolato, immersosi in una vasca di alcune terme, finirà catapultato nel moderno Giappone (in una modalità anche molto divertente per lo spettatore), dove apprenderà le comodità del mondo moderno ma anche alcune tradizioni del "popolo dalla faccia piatta", scambiato in un primo momento per un gruppo di schiavi barbari. Il tutto è contornato dai retroscena della corte imperiale alla quale il nostro si avvicina sempre di più, partendo dallo stesso imperatore che in lui vede un innovatore ma anche una sorta di salvatore (sopratutto in seguito a un particolare progetto), ma anche da vicende personali (a livello coniugale e non). Lucius non mancherà di creare una certa agitazione anche tra i Giapponesi, soprattutto in una ragazza, aspirante mangaka, Mami, che in lui vede l'eroe che la porterà al successo. Con questa trama il film vi divertirà ma anche vi farà ragionare su alcune tematiche, come il perseverare nella speranza e su come la storia sia importante.
La regia è stata brava nel giostrare gli eventi affinché fossero sempre divertenti, come la scelta del cantante lirico che attacca tra un viaggio temporale e l'altro o ancora la sottolineatura dello stupore del protagonista ogniqualvolta egli si trova di fronte a un oggetto dell'altro mondo (il caso più eclatante è la carta igienica).
Cast e regia sono stati molto abili e, al contrario di alcuni che hanno criticato il film per via degli occhi a mandorla dei Romani, posso rispondere che non stonano, come nel caso di Hiroshi Abe (Lucius).
In partenza avrei voluto mettere 10 a questo prodotto cinematografico, ma per via di alcune piccole cose ho preferito mettere 9. Alcune parti del manga io le avrei sottolineate di più (sarebbe risultato più divertente), come nel rapporto tra Lucius e sua moglie, o ancora avrei migliorato alcuni effetti visivi; per il resto è stato veramente divertente e, come avevo già anticipato in un mio commento, il film si adatta perfettamente ad essere visto da tutta la famiglia. Spero vivamente di avervi convinto attraverso queste righe a visionare il film di cui è stato già fatto il seguito. Buona visione!