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Quando si parla di Kyoto Animation (abbreviato in KyoAni) si pensa sempre a quello studio d'animazione giapponese che ci ammorba con le sue innumerevoli serie che hanno tutte in comune la medesima caratteristica, il moe, non sapendo che questo studio ha sfornato in passato serie di buon livello e che sono anche diventate nel tempo serie mainstream. Un esempio lampante è sicuramente La malinconia di Haruhi Suzumiya, una serie che conosceranno, anche solo di nome, un po' tutti e che può essere definita un must watch per gli anime di genere scolastico.

Sì, un must watch per gli anime di genere scolastico, proprio così. Non fatevi ingannare: quando si parla di La malinconia di Haruhi Suzumiya si parla sempre di una serie un po' strana avvolta dal mistero e vicina al soprannaturale, ma chi ha visto la serie sa benissimo che tutto ciò è un incipit che ha vita solo per qualche episodio e che non viene sviluppato, né vengono date ulteriori spiegazioni allo spettatore di ciò che ha visto in quegli episodi; un incipit che è fine a sé stesso e che non fa da trama alla serie. Quindi, se partite muniti di popcorn con la consapevolezza di vedere una serie originale, rimarrete profondamente delusi, perché troverete davanti ai vostri occhi la solita serie ambientata in una scuola, con i soliti personaggi stereotipati, le solite gag non particolarmente originali e le solite situazioni. Invece è proprio questo il punto forte della serie: troverete in tutto ciò una serie scolastica di buon livello, che intrattiene e coinvolge lo spettatore; dispiace solo per le aspettative.

I personaggi, come già detto, non sono il massimo dell'originalità, ma fanno comunque parte degli stereotipi di questo genere. Nemmeno Haruhi è un personaggio originale: una volta che la serie non si concentra più sul soprannaturale ma sul genere scolastico possiamo trovare tantissimi personaggi simili a lei. Ma è proprio da lei che la serie prende ritmo e riesce a divertire lo spettatore, grazie a numerose gag che ruotano attorno al suo carisma e alla sua forza. Un altro personaggio di non secondaria importanza (ma solamente perché il personaggio di Haruhi in quanto divinità, nel genere soprannaturale, non viene approfondito bene) è proprio Kyon, il co-protagonista della serie, l'unico personaggio normale, che, più che da personaggio, fa da spettatore e narratore delle vicende, facendo un commento a tutto ciò di strano che lui, normale ragazzo, sta vivendo. È proprio grazie a lui che la serie riesce a coinvolgere lo spettatore, grazie, appunto, al suo ruolo di spettatore.

Il comparto tecnico della serie è davvero ottimo, come ogni serie KyoAni tutto è dettagliato e ben curato, anche il chara design è molto carino. Anche il comparto sonoro gode di una bella poltrona di lusso quanto a livello: ci regala un'opening ritmica e carina così come una bella ending, mentre le OST sono molto semplici ma sempre adatte alle situazioni. Una serie che consiglio, anche se avrei voluto che fosse stata approfondita "l'anormalità" di Haruhi e tutto ciò che le gira attorno, ma in tredici episodi è alquanto impossibile. Serie che rilassa e mai annoia, a parte per quanto riguarda l'ultimo episodio, lento e inutile.