Recensione
La Corda d'Oro: Blue Sky
5.0/10
Recensione di JokerRoses
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"La corda d'oro: Blue Sky" è sicuramente stata una delle delusioni più grandi tra gli anime che ho visionato quest'anno e a cui mi sento di non dare 4 per via del mio rapporto con la prima serie. Sapevo e so tuttora che il genere reverse harem, come anche altri generi, punta per arrotondare sulla musica per questione di marketing, ma almeno solitamente, sebbene ci siano sempre un po' di problemi a livelli di svolgimento, gli anime come "Uta no Prince Sama" scorrono veloci. Non è questo il caso.
Per coloro che non ne fossero a conoscenza questo anime non solo viene definito il terzo di una saga che sicuramente meritava di più, ma ha avuto anche un piccolo manga, tutt'ora in corso. La mia esperienza era nata con l'illusione di vedere di nuovo le caratteristiche che avevano fatto la differenza nella prima serie e che nella seconda erano venute un poco a mancare, ma dire che qui i direttori del progetto avevano bevuto il giorno prima di mettere in scena un tale obbrobrio è dire poco.
<b>Attenzione: questo paragrafo può contenere spoiler</b>
Kanade è una di quelle protagoniste fantoccio come ce ne sono in tutti i reverse harem, sebbene in questo caso manchi completamente di raziocinio (come nel caso degli appuntamenti con uno dei rivali) e il suo aspetto non sia da meno - perché infatti, altra nota dolente di questo aborto, è il pessimo character design, come dimostrano anche i colori scelti per le capigliature dei protagonisti, che già altri hanno sottolineato nelle loro recensioni. Attorno a lei, violinista che ancora deve sviluppare il suo carattere musicale, girano diversi componenti maschili, appartenenti a quattro scuole e bande diverse, di cui una non solo è frequentata dalla protagonista forzatamente su richiesta dell'amico d'infanzia, ma rappresenta anche uno dei pochi legami con la prima e la seconda serie. I protagonisti sono poco sviluppati, cosa che mi ha molto sorpreso, visto che in generale se c'è una cosa che non manca mai nei reverse harem è un minimo di "dietro le quinte" sui diversi personaggi: gli unici infatti di cui sapremo vagamente di più saranno, oltre ai due fratelli (in lotta tra loro per motivi futili), l'antagonista (che è l'unico personaggio per cui ho provato empatia e che probabilmente mi porta a dare 5), leggermente esagerato nel suo carattere e vagamente folle, il teppistello dolce che suona la tromba, rovinato come personaggio da una cicatrice terribile sulla faccia, e i due biondini della serie, ovvero il bonaccio della situazione che bonaccio non è, con il violino elettrico e le rose incorporate, e il pianista che anche lui nelle sue stranezze mi è vagamente piaciuto, ossessionato dall'obiettivo di trovare l'amore che serve alla sua musica. Gli altri sono per così dire abbandonati a sé stessi e alle loro frasi e gesti stereotipati. Voglio far notare inoltre che un personaggio in particolare sembra stato modificato leggermente d'aspetto, di carattere e strumento, e reinserito in questa serie (ovvero il secondo violino elettrico, che in realtà per colore di capelli è riconducibile al flautista della prima serie). E se nei precedenti capitoli la magia aveva costituito una componente essenziale per la riuscita delle vicende dei protagonisti e aveva dato anche un tono di originalità, qui viene completamente ridicolizzata e limitata alla comparsa di una fatina solo in due episodi, ma senza un effettivo significato; se nella prima serie la fatina aveva donato delle capacità musicali alla protagonista da far invidia anche al primo violino del teatro dell'Opera, qui non fa altro che creare suggestioni visive negli ascoltatori che si ritrovano ora in un prato, ora in un cielo, ora nell'ombra (altro che suggestioni, secondo me per compensare la ridicolaggine dei musicisti hanno distribuito stupefacenti al pubblico - si noti tra l'altro l'uso degli stessi fotogrammi per il suddetto tra un episodio e l'altro). Da annoverare anche una gara tra bande scolastiche che gara non è, visto l'esito delle performance musicali e riscontri psicologici privi di alcun tipo di logica (si veda il caso dell'episodio della banda femminile in cui sinceramente non ho visto altro che il cattivo gusto) o ancora la mancanza di una vita scolastica (tra l'altro il modo in cui si porta avanti l'entrata del fratello minore del capo banda e di Kanade stessa all'interno dell'ensemble è vergognoso).
<b>Fine parte contenente spoiler</b>
La serie è stata, ricapitolando, ricca di flop e cliché, nulla in confronto alla prima serie, che aveva regalato agli spettatori un certo interesse per la musica classica che qui invece, oltre ad essere stata storpiata nella sigla, è stata monotona in tutti gli episodi (l'unica componente musicale carina infatti è l'ending, che cambia in ogni episodio, e lo stacco tra una performance e l'altra), o in confronto ad altri titoli del suo genere.
Sconsiglio la visione non solo a coloro che amano il genere, ma anche a coloro che sono affezionati alla prima serie, di cui tra l'altro compariranno due personaggi (vi lascio almeno questo appiglio).
Per coloro che non ne fossero a conoscenza questo anime non solo viene definito il terzo di una saga che sicuramente meritava di più, ma ha avuto anche un piccolo manga, tutt'ora in corso. La mia esperienza era nata con l'illusione di vedere di nuovo le caratteristiche che avevano fatto la differenza nella prima serie e che nella seconda erano venute un poco a mancare, ma dire che qui i direttori del progetto avevano bevuto il giorno prima di mettere in scena un tale obbrobrio è dire poco.
<b>Attenzione: questo paragrafo può contenere spoiler</b>
Kanade è una di quelle protagoniste fantoccio come ce ne sono in tutti i reverse harem, sebbene in questo caso manchi completamente di raziocinio (come nel caso degli appuntamenti con uno dei rivali) e il suo aspetto non sia da meno - perché infatti, altra nota dolente di questo aborto, è il pessimo character design, come dimostrano anche i colori scelti per le capigliature dei protagonisti, che già altri hanno sottolineato nelle loro recensioni. Attorno a lei, violinista che ancora deve sviluppare il suo carattere musicale, girano diversi componenti maschili, appartenenti a quattro scuole e bande diverse, di cui una non solo è frequentata dalla protagonista forzatamente su richiesta dell'amico d'infanzia, ma rappresenta anche uno dei pochi legami con la prima e la seconda serie. I protagonisti sono poco sviluppati, cosa che mi ha molto sorpreso, visto che in generale se c'è una cosa che non manca mai nei reverse harem è un minimo di "dietro le quinte" sui diversi personaggi: gli unici infatti di cui sapremo vagamente di più saranno, oltre ai due fratelli (in lotta tra loro per motivi futili), l'antagonista (che è l'unico personaggio per cui ho provato empatia e che probabilmente mi porta a dare 5), leggermente esagerato nel suo carattere e vagamente folle, il teppistello dolce che suona la tromba, rovinato come personaggio da una cicatrice terribile sulla faccia, e i due biondini della serie, ovvero il bonaccio della situazione che bonaccio non è, con il violino elettrico e le rose incorporate, e il pianista che anche lui nelle sue stranezze mi è vagamente piaciuto, ossessionato dall'obiettivo di trovare l'amore che serve alla sua musica. Gli altri sono per così dire abbandonati a sé stessi e alle loro frasi e gesti stereotipati. Voglio far notare inoltre che un personaggio in particolare sembra stato modificato leggermente d'aspetto, di carattere e strumento, e reinserito in questa serie (ovvero il secondo violino elettrico, che in realtà per colore di capelli è riconducibile al flautista della prima serie). E se nei precedenti capitoli la magia aveva costituito una componente essenziale per la riuscita delle vicende dei protagonisti e aveva dato anche un tono di originalità, qui viene completamente ridicolizzata e limitata alla comparsa di una fatina solo in due episodi, ma senza un effettivo significato; se nella prima serie la fatina aveva donato delle capacità musicali alla protagonista da far invidia anche al primo violino del teatro dell'Opera, qui non fa altro che creare suggestioni visive negli ascoltatori che si ritrovano ora in un prato, ora in un cielo, ora nell'ombra (altro che suggestioni, secondo me per compensare la ridicolaggine dei musicisti hanno distribuito stupefacenti al pubblico - si noti tra l'altro l'uso degli stessi fotogrammi per il suddetto tra un episodio e l'altro). Da annoverare anche una gara tra bande scolastiche che gara non è, visto l'esito delle performance musicali e riscontri psicologici privi di alcun tipo di logica (si veda il caso dell'episodio della banda femminile in cui sinceramente non ho visto altro che il cattivo gusto) o ancora la mancanza di una vita scolastica (tra l'altro il modo in cui si porta avanti l'entrata del fratello minore del capo banda e di Kanade stessa all'interno dell'ensemble è vergognoso).
<b>Fine parte contenente spoiler</b>
La serie è stata, ricapitolando, ricca di flop e cliché, nulla in confronto alla prima serie, che aveva regalato agli spettatori un certo interesse per la musica classica che qui invece, oltre ad essere stata storpiata nella sigla, è stata monotona in tutti gli episodi (l'unica componente musicale carina infatti è l'ending, che cambia in ogni episodio, e lo stacco tra una performance e l'altra), o in confronto ad altri titoli del suo genere.
Sconsiglio la visione non solo a coloro che amano il genere, ma anche a coloro che sono affezionati alla prima serie, di cui tra l'altro compariranno due personaggi (vi lascio almeno questo appiglio).