Recensione
Zipang
9.0/10
Cosa fareste se poteste tornare indietro nel tempo e, conoscendo di conseguenza in anticipo gli eventi imminenti, aveste la possibilità di cambiare il passato?
Questo lo spunto di base su cui si impernia la storia narrata in "Zipang". Protagonisti sono i membri dell'equipaggio della Mirai, una delle più moderne ed efficienti navi da guerra in dotazione alle Forze di Autodifesa del Giappone odierno, i quali, dopo essere finiti in un misterioso banco di nebbia, si ritrovano, senza saper né come né perché, nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, per la precisione nei pressi della battaglia delle isole Midway.
Dunque, e quanti fossero appassionati di storia militare lo confermeranno, perfettamente in tempo per partecipare alle fasi decisive del conflitto nel pacifico, con la possibilità di rovesciare l'esito storico dello scontro grazie al potentissimo arsenale della nave, che per potenza di fuoco la rende, tra i flutti degli anni '40, paragonabile a un'intera flotta del tempo.
Fin da subito emergeranno tra i membri dell'equipaggio due correnti di pensiero: da un lato chi vorrebbe dare una mano ai propri connazionali, con la speranza di far evitare al Giappone la sofferenza e le devastazioni della sconfitta, dall'altro chi si oppone ad alterare gli eventi, temendo che ciò potrebbe compromettere un loro ritorno al loro tempo. A complicare le cose sarà la decisione di salvare dalla morte Kusaka, un ufficiale dell'esercito imperiale destinato nella linea temporale "corretta" a morire nella carlinga del proprio aereo...
Credo che in questo caso specifico, più che la trama - che è bella, interessante e sensata nel suo evolversi - sia doveroso concentrarsi sulla resa dell'ambientazione che le fa da contorno, e che a mio avviso rende questa serie un vero gioiello, specialmente agli occhi di chi almeno un po' di interesse per il contesto storico preso in esame lo ha. La regia è infatti, a mio avviso, assolutamente meritevole di lode per la cura che ha dimostrato nel ricostruire non solo i mezzi navali, aerei e in generale la strumentazione dell'epoca, ma anche l'atmosfera stessa di un'era non troppo distante nel tempo, ma enormemente differente nel modo di pensare rispetto al Giappone di oggi.
La psicologia dei personaggi è trattata in maniera eccelsa, e riesce a porre bene in risalto tanto i conflitti interiori dei singoli quanto le profonde differenze di mentalità tra i Giapponesi "imperialisti" che avevano mosso guerra agli Stati Uniti e quelli "pacifici" che alla flotta americana volevano unirsi per una semplice esercitazione. Semplicemente stupenda poi la gestione di una personalità di spicco come quella di Kusaka, che senza averlo chiesto si ritroverà in una situazione che certo rappresenta il sogno di ogni soldato (aver la possibilità di conoscere le mosse future del proprio nemico per poterlo così anticipare e sconfiggere) e sarà chiamato a prendere delle decisioni importantissime.
Di buon livello anche la resa delle scene di combattimento, immancabili in un anime ambientato nella Seconda Guerra Mondiale.
Un unico appunto negativo, almeno in parte, lo faccio sul finale, che secondo me anticipa troppo la conclusione della storia, e che richiederebbe a mio avviso delle puntate aggiuntive (e non poche) o, ancora meglio, una seconda stagione.
In ogni caso, comunque, consiglio caldamente la visione di questo anime, e non solo agli appassionati di storia militare o di anime storici/di guerra in generale, ma in generale a tutti coloro che amano tutti gli anime fatti con la testa oltre che con il cuore.
Concludo con la mia pagella:
Trama: 9
Personaggi: 10
Finale: 6
Grafica: 10
Sonoro: 8
Vada per un 9. Buona visione!
Questo lo spunto di base su cui si impernia la storia narrata in "Zipang". Protagonisti sono i membri dell'equipaggio della Mirai, una delle più moderne ed efficienti navi da guerra in dotazione alle Forze di Autodifesa del Giappone odierno, i quali, dopo essere finiti in un misterioso banco di nebbia, si ritrovano, senza saper né come né perché, nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, per la precisione nei pressi della battaglia delle isole Midway.
Dunque, e quanti fossero appassionati di storia militare lo confermeranno, perfettamente in tempo per partecipare alle fasi decisive del conflitto nel pacifico, con la possibilità di rovesciare l'esito storico dello scontro grazie al potentissimo arsenale della nave, che per potenza di fuoco la rende, tra i flutti degli anni '40, paragonabile a un'intera flotta del tempo.
Fin da subito emergeranno tra i membri dell'equipaggio due correnti di pensiero: da un lato chi vorrebbe dare una mano ai propri connazionali, con la speranza di far evitare al Giappone la sofferenza e le devastazioni della sconfitta, dall'altro chi si oppone ad alterare gli eventi, temendo che ciò potrebbe compromettere un loro ritorno al loro tempo. A complicare le cose sarà la decisione di salvare dalla morte Kusaka, un ufficiale dell'esercito imperiale destinato nella linea temporale "corretta" a morire nella carlinga del proprio aereo...
Credo che in questo caso specifico, più che la trama - che è bella, interessante e sensata nel suo evolversi - sia doveroso concentrarsi sulla resa dell'ambientazione che le fa da contorno, e che a mio avviso rende questa serie un vero gioiello, specialmente agli occhi di chi almeno un po' di interesse per il contesto storico preso in esame lo ha. La regia è infatti, a mio avviso, assolutamente meritevole di lode per la cura che ha dimostrato nel ricostruire non solo i mezzi navali, aerei e in generale la strumentazione dell'epoca, ma anche l'atmosfera stessa di un'era non troppo distante nel tempo, ma enormemente differente nel modo di pensare rispetto al Giappone di oggi.
La psicologia dei personaggi è trattata in maniera eccelsa, e riesce a porre bene in risalto tanto i conflitti interiori dei singoli quanto le profonde differenze di mentalità tra i Giapponesi "imperialisti" che avevano mosso guerra agli Stati Uniti e quelli "pacifici" che alla flotta americana volevano unirsi per una semplice esercitazione. Semplicemente stupenda poi la gestione di una personalità di spicco come quella di Kusaka, che senza averlo chiesto si ritroverà in una situazione che certo rappresenta il sogno di ogni soldato (aver la possibilità di conoscere le mosse future del proprio nemico per poterlo così anticipare e sconfiggere) e sarà chiamato a prendere delle decisioni importantissime.
Di buon livello anche la resa delle scene di combattimento, immancabili in un anime ambientato nella Seconda Guerra Mondiale.
Un unico appunto negativo, almeno in parte, lo faccio sul finale, che secondo me anticipa troppo la conclusione della storia, e che richiederebbe a mio avviso delle puntate aggiuntive (e non poche) o, ancora meglio, una seconda stagione.
In ogni caso, comunque, consiglio caldamente la visione di questo anime, e non solo agli appassionati di storia militare o di anime storici/di guerra in generale, ma in generale a tutti coloro che amano tutti gli anime fatti con la testa oltre che con il cuore.
Concludo con la mia pagella:
Trama: 9
Personaggi: 10
Finale: 6
Grafica: 10
Sonoro: 8
Vada per un 9. Buona visione!