Recensione
"Bleach: The Diamond Dust Rebellion: L'altra Hyorinmaru" è un film del 2007 ispirato alla serie televisiva BLEACH, arrivata in Italia in una pessima edizione Kazè, che mi sono deciso a guardare per festeggiare il mio rinnovato interesse, ma soprattutto la conferma dell'affetto, della rivalutazione positiva, nonchè della simpatia verso questo titolo per cui negli anni passati sono stato molto critico, e su cui ho riversato tutta la mia antipatia, antipatia che si è ora trasformata in assoluta simpatia; eh si Tite Kubo, il Michael Bay dei manga, alla fine è riuscito seppur in parte a conquistarmi, sebbene le mie opinioni, positive e negative, non siano poi tanto diverse, ma l'ottica con cui seguo questa serie oggi è completamente diversa.
La storia di questo lungometraggio collocabile da quanto ho capito nel bel mezzo della saga dell'Hueco Mundo, è incentrata tutta su Toshiro Hitsugaya, sul fighissimo shinigami con la capigliatura da Super Saiyan ma di colore grigio (in effetti ricorda molto Gohan SSJ2), e diciamocelo questo personaggio esteticamente è veramente figo, e posso dire di averlo sempre apprezzato nel manga e nella serie TV.
La trama di questo film, è tipica dei film tratti da anime di genere battle shonen, ciccia fuori un vecchio nemico che prova rancore verso la Soul Society e vuole annientarla per vendicarsi dei torti subiti in passato. In questo caso il nemico è un vecchio compare di merende di Hitsugaya. Rispetto al primo film Memories of Nobody si fanno dei passi avanti, una storia più elaborata, e i personaggi secondari utilizzati meglio e non solo usandoli per fare una sfilata di tecniche come nel precedente film.
Per il resto non mancano alcuni tempi morti e qualche fanservice nella casinosa battaglia finale, ma in un film del genere ci sta tutto. In conclusione un film caruccio ma nulla di trascendentale.
Veniamo ora al doppiaggio italiano su cui voglio dire un bel po' di cose; ora riuscire a rendere in italiano un doppiaggio come quello originale di Bleach, non è cosa da niente. Le voci giapponesi di BLEACH hanno un'espressività spaventosa. Il doppiaggio di Memories of Nobody non mi lasciò totoalmente soddisfatto nelle scelte, ma era comunque dignitoso. Ecco questo di The Diamond Dust Rebellion invece è semplicemente ORRIPILANTE.
Nonostante sia in continuità col precedente, diversi personaggi hanno voci diverse, ma fosse questo il problema. Ci ritroviamo con interpretazioni a mio parere non sempre sostanziose, insomma con poco entusiasmo, e con diversi doppiatori che prestano la voce a più ruoli, e fin qui...
Il cast, e qui arriviamo al nocciolo del problema, è strapieno di doppiatori non-professionisti dal chiaro accento milanese; su tutti Matsumoto, Orihime e Yumichika. Gente presa dalla strada e messa in sala, vergognoso. Ci sono, tra le altre cose, anche battute non doppiate lasciate col muto...
Insomma un doppiaggio abominevole nel vero senso della parola che fa rimpiangere lavori low-cost degli anni 80 alla Ken il guerriero; quelli perlomeno erano fatti con poche voci, ma da professionisti che ci mettevano entusiasmo. Più volte durante la visione ero tentato di passare alla traccia giapponese, ma sono voluto andare fino in fondo. Non guardatelo in italiano è inascoltabile, e se lo dico io che reputo il doppiaggio nostrano di livello così alto da essere buono anche quando viene fatto male, allora credeteci.
L'adattamento mi sembra nuovamente ottimo, e migliorato per quanto riguarda alcune pronunce, infatti Zanpakuto ha la pronuncia giapponese, ma il miglioramento non vale per tutti i nomi o le tecniche, ma vabbè è il male minore.
La storia di questo lungometraggio collocabile da quanto ho capito nel bel mezzo della saga dell'Hueco Mundo, è incentrata tutta su Toshiro Hitsugaya, sul fighissimo shinigami con la capigliatura da Super Saiyan ma di colore grigio (in effetti ricorda molto Gohan SSJ2), e diciamocelo questo personaggio esteticamente è veramente figo, e posso dire di averlo sempre apprezzato nel manga e nella serie TV.
La trama di questo film, è tipica dei film tratti da anime di genere battle shonen, ciccia fuori un vecchio nemico che prova rancore verso la Soul Society e vuole annientarla per vendicarsi dei torti subiti in passato. In questo caso il nemico è un vecchio compare di merende di Hitsugaya. Rispetto al primo film Memories of Nobody si fanno dei passi avanti, una storia più elaborata, e i personaggi secondari utilizzati meglio e non solo usandoli per fare una sfilata di tecniche come nel precedente film.
Per il resto non mancano alcuni tempi morti e qualche fanservice nella casinosa battaglia finale, ma in un film del genere ci sta tutto. In conclusione un film caruccio ma nulla di trascendentale.
Veniamo ora al doppiaggio italiano su cui voglio dire un bel po' di cose; ora riuscire a rendere in italiano un doppiaggio come quello originale di Bleach, non è cosa da niente. Le voci giapponesi di BLEACH hanno un'espressività spaventosa. Il doppiaggio di Memories of Nobody non mi lasciò totoalmente soddisfatto nelle scelte, ma era comunque dignitoso. Ecco questo di The Diamond Dust Rebellion invece è semplicemente ORRIPILANTE.
Nonostante sia in continuità col precedente, diversi personaggi hanno voci diverse, ma fosse questo il problema. Ci ritroviamo con interpretazioni a mio parere non sempre sostanziose, insomma con poco entusiasmo, e con diversi doppiatori che prestano la voce a più ruoli, e fin qui...
Il cast, e qui arriviamo al nocciolo del problema, è strapieno di doppiatori non-professionisti dal chiaro accento milanese; su tutti Matsumoto, Orihime e Yumichika. Gente presa dalla strada e messa in sala, vergognoso. Ci sono, tra le altre cose, anche battute non doppiate lasciate col muto...
Insomma un doppiaggio abominevole nel vero senso della parola che fa rimpiangere lavori low-cost degli anni 80 alla Ken il guerriero; quelli perlomeno erano fatti con poche voci, ma da professionisti che ci mettevano entusiasmo. Più volte durante la visione ero tentato di passare alla traccia giapponese, ma sono voluto andare fino in fondo. Non guardatelo in italiano è inascoltabile, e se lo dico io che reputo il doppiaggio nostrano di livello così alto da essere buono anche quando viene fatto male, allora credeteci.
L'adattamento mi sembra nuovamente ottimo, e migliorato per quanto riguarda alcune pronunce, infatti Zanpakuto ha la pronuncia giapponese, ma il miglioramento non vale per tutti i nomi o le tecniche, ma vabbè è il male minore.