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<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>

Ammiro e lodo Le Bizzarre Avventure di JoJo o, meglio, ammiro e lodo l'autore dell'opera, Hirohiko Araki, che è riuscito a sfornare tale 'genialata', seppur non si distacchi dai parametri shounen di un tempo (ricordo che l'opera originale, il manga, è iniziata nel 1993 ed è attualmente in corso, ma una trasposizione animata è arrivata solo nel 2012, con l'adattamento delle prime due serie), ma non posso dire lo stesso di questa terza serie, Stardust Crusaders. Sarà stata la grande aspettativa che mi ero creato, data dalle opinioni del pubblico medio che affermano che questa terza serie sia la migliore. Io, non seguendo il manga, non posso negare tutto ciò, visto che questi primi ventiquattro episodi adattano solo una parte della saga, fino allo sbarco in Egitto, ma devo ammettere che son rimasto abbastanza deluso da questi primi ventiquattro episodi, e sono dell'idea che le prime due serie (ripeto, da quel che ho visto in questi primi episodi) sono migliori. Ciò sta a significare che, almeno per il momento, non posso confermare l'eccellenza già data alle prime due serie. Spero migliori di gran lunga con la seconda parte di questa serie, che è stata già annunciata per gennaio del 2015.

Inizio col dire che la serie ruota attorno a cinque personaggi, tutti e cinque con la stessa importanza, tra cui il protagonista della seconda serie, Joseph Joestar, e suo nipote, Jotaro Kujo. Ruotando attorno a ben cinque protagonisti, la serie non riesce a dare lo stesso carisma ai personaggi principali come veniva dato ai protagonisti delle prime due serie, né riesce a ricalcarne la personalità, che per questa serie deve risultare forzata, bizzarra, geniale. Forse è anche la mancanza di un vero antagonista: il ritornato Dio Brando non compare in questi primi ventiquattro episodi, ma gestisce tutto dietro le quinte; compariranno solo subordinati che in uno o due episodi verranno sconfitti. Do per certo il fatto che nella seconda parte, quando si presume si scontreranno contro Dio, la serie migliorerà, proprio per la presenza di un antagonista forte e ben sviluppato, che è sicuramente uno dei motivi della scarsità di questa prima parte.

Devo dire che mi aspettavo di meglio da questa, credo, innovativa idea degli Stand - ho preferito più le bizzarrie degli scontri corpo a corpo con la normale tecnica delle onde concentriche -, credo si adattino meno alla serie. Oltretutto posso annoverare altri difetti, come gli innumerevoli scontri tra Stand, non sempre di buon livello, e la presenza della censura - in JoJo ci sta malissimo -, proprio difficile da digerire (poi, perché censurare la sigaretta di Jotaro, e non la sigaretta dello scimpanzé?!) e anche la falsa morte di Abdul, che, a differenza delle innumerevoli morti nelle prime due serie, non riesce a rattristare lo spettatore: è una morte banale e "senza sentimenti" (anche se da JoJo bisogna aspettarsi molte morti, anche "a caso").

Concludo dicendo che si parla pur sempre delle Bizzarre Avventure di JoJo, ma, come dire, non trovo la stessa bizzarria e genialità delle prime due serie. L'animazione è molto buona, pure il comparto sonoro è notevole. Terza serie con alti e bassi, aspettando la seconda parte.