Recensione
Popularity polls! Quei fantastici sondaggi che aspetto sempre con impazienza così da potermi gustare una nuova illustrazione a colori dei miei mangaka preferiti. Tuttavia, nonostante il mio personale interesse sia per lo più rivolto al risultato artistico che ne deriva, lo scopo principale di tali sondaggi è appunto quello di saggiare la popolarità dei vari personaggi del fumetto in questione. Ci sarà certamente capitato quindi di storcere il naso al vedere i nostri personaggi preferiti relegati nelle posizioni inferiori della classifica; oppure di rimanere sorpresi quando il protagonista veniva spodestato dal suo legittimo trono da qualche personaggio secondario. Sì, perchè capita.
Per qualche strano motivo a volte si hanno personaggi che, nonostante il ben poco, chiamiamolo così, screen time a loro disposizione e la loro altrettanta poca importanza ai fini del compimento della trama, arrivano ad avere un successo inimmaginabile.
Se siete lettori di "Bleach" allora saprete certamente che nell'opera di Tite Kubo tale ruolo è ricoperto da Tōshirō Hitsugaya. Il capitano della decima compagnia si è invero posizionato sesto nel secondo sondaggio (di giugno 2004), per poi iniziare una scalata che lo ha portato a essere secondo, e per soli quarantanove voti, nel terzo (ottobre 2006) e addirittura primo nel quarto, e ultimo per quello che concerne i personaggi, sondaggio, relegando così al terzo posto il protagonista Ichigo superato anche dalla sua sempre-in-top-three compagna Rukia, nell'ottobre 2008.
Ma per le menti che lavorano al marketing di "Bleach" non è certamente stato necessario arrivare a fine 2008 per rendersi conto dell'apprezzamento del pubblico nei confronti di Hitsugaya.
Infatti nel dicembre 2007 faceva la sua uscita nelle sale giapponesi "The DiamondDust Rebellion", secondo lungometraggio dedicato al mondo di "Bleach" che vede come protagonista proprio Tōshirō Hitsugaya.
La pellicola si apre su una processione che ha come scopo il trasferimento di un prezioso manufatto della famiglia reale in un nuovo nascondiglio, e per sorvegliare tale operazione è stata scelta la decima compagnia. Ma un improvviso attacco da parte di due pseudo-arrancar e di un misterioso uomo perturberà la sempre apparente tranquillità della Soul Society. Dopo una serie di scontri e varie investigazioni si scoprirà che il nemico è un tale chiamato Kusaka, ovvero un ex-shinigami che avrebbe dovuto essere morto ormai da molti anni. Si viene inoltre a sapere che Kusaka è legato a Hitsugaya perchè i due, ai tempi della loro frequentazione all'accademia shinigami, scoprirono di possedere lo stesso potere, anzi la stessa zanpakutō.
Ora, tale cosa, agli occhi di una attento lettore dell'opera originale, parrà alquanto impossibile. Tite Kubo ci insegna infatti che la zanpakutō non è nient'altro che la manifestazione fisica, sotto forma di katana, del potere di ogni shinigami. E dato che ogni persona è unica anche ogni zanpakutō sarà unica. Certo, possono esistere somiglianze tra le spade di genitori e figli (basti pensare alle Engetsu e Zangetsu di Isshin e Ichigo), così come le somiglianze somatiche che si presentano tra parenti; ma alla fine ogni persona, e quindi ogni zanpakutō, rimane unica.
La premessa perciò non sembrerebbe delle più brillanti, eppure "The DiamondDust Rebellion" riesce a intrattenere lo spettatore per tutti i novanta minuti della sua durata.
Kusaka vorrà infatti vendicarsi della Camera dei 46 che lo ha condannato a morte, lasciando invece in vita e in possesso di Hyōrinmaru Hitsugaya, distruggendo la Soul Society. Ci saranno quindi una buona dose di scontri, supportati da un reparto tecnico all'altezza, che faranno prendere al film una piega alquanto diversa, e auspicata dai più, rispetto al precedente "Memories of Nobody". Consigliato più che altro ai fan del manga.
Ah, un consiglio. Se volete vedere il film fatevi un piacere e guardatelo sottotitolato. Non ascoltatevi il doppiaggio italiano della Kazé, a meno che, certo, non vogliate farvi delle grosse risate.
Per qualche strano motivo a volte si hanno personaggi che, nonostante il ben poco, chiamiamolo così, screen time a loro disposizione e la loro altrettanta poca importanza ai fini del compimento della trama, arrivano ad avere un successo inimmaginabile.
Se siete lettori di "Bleach" allora saprete certamente che nell'opera di Tite Kubo tale ruolo è ricoperto da Tōshirō Hitsugaya. Il capitano della decima compagnia si è invero posizionato sesto nel secondo sondaggio (di giugno 2004), per poi iniziare una scalata che lo ha portato a essere secondo, e per soli quarantanove voti, nel terzo (ottobre 2006) e addirittura primo nel quarto, e ultimo per quello che concerne i personaggi, sondaggio, relegando così al terzo posto il protagonista Ichigo superato anche dalla sua sempre-in-top-three compagna Rukia, nell'ottobre 2008.
Ma per le menti che lavorano al marketing di "Bleach" non è certamente stato necessario arrivare a fine 2008 per rendersi conto dell'apprezzamento del pubblico nei confronti di Hitsugaya.
Infatti nel dicembre 2007 faceva la sua uscita nelle sale giapponesi "The DiamondDust Rebellion", secondo lungometraggio dedicato al mondo di "Bleach" che vede come protagonista proprio Tōshirō Hitsugaya.
La pellicola si apre su una processione che ha come scopo il trasferimento di un prezioso manufatto della famiglia reale in un nuovo nascondiglio, e per sorvegliare tale operazione è stata scelta la decima compagnia. Ma un improvviso attacco da parte di due pseudo-arrancar e di un misterioso uomo perturberà la sempre apparente tranquillità della Soul Society. Dopo una serie di scontri e varie investigazioni si scoprirà che il nemico è un tale chiamato Kusaka, ovvero un ex-shinigami che avrebbe dovuto essere morto ormai da molti anni. Si viene inoltre a sapere che Kusaka è legato a Hitsugaya perchè i due, ai tempi della loro frequentazione all'accademia shinigami, scoprirono di possedere lo stesso potere, anzi la stessa zanpakutō.
Ora, tale cosa, agli occhi di una attento lettore dell'opera originale, parrà alquanto impossibile. Tite Kubo ci insegna infatti che la zanpakutō non è nient'altro che la manifestazione fisica, sotto forma di katana, del potere di ogni shinigami. E dato che ogni persona è unica anche ogni zanpakutō sarà unica. Certo, possono esistere somiglianze tra le spade di genitori e figli (basti pensare alle Engetsu e Zangetsu di Isshin e Ichigo), così come le somiglianze somatiche che si presentano tra parenti; ma alla fine ogni persona, e quindi ogni zanpakutō, rimane unica.
La premessa perciò non sembrerebbe delle più brillanti, eppure "The DiamondDust Rebellion" riesce a intrattenere lo spettatore per tutti i novanta minuti della sua durata.
Kusaka vorrà infatti vendicarsi della Camera dei 46 che lo ha condannato a morte, lasciando invece in vita e in possesso di Hyōrinmaru Hitsugaya, distruggendo la Soul Society. Ci saranno quindi una buona dose di scontri, supportati da un reparto tecnico all'altezza, che faranno prendere al film una piega alquanto diversa, e auspicata dai più, rispetto al precedente "Memories of Nobody". Consigliato più che altro ai fan del manga.
Ah, un consiglio. Se volete vedere il film fatevi un piacere e guardatelo sottotitolato. Non ascoltatevi il doppiaggio italiano della Kazé, a meno che, certo, non vogliate farvi delle grosse risate.