Recensione
Barakamon
7.0/10
Recensione di MattyPiranha
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Ecco qua uno dei tanti anime che meritano della stagione estiva del 2014, ovvero Barakamon, formato da 12 episodi di durata canonica. La qualità più vistosa di questo anime è sicuramente la comicità dirompente che circonderà tutte le vicende presenti nell'opera, ma ciò che mi ha fatto piacere vedere è che questo umorismo è "pulito", nel senso che non vediamo alcun tipo di riferimento al genere ecchi con gran parte delle gag che si basano su questo (come si può vedere ad esempio su "Mangaka-san to Assistent-san") ma il tutto è direttamente collegato alla quotidianità delle giornate del nostro protagonista. Ma per capire meglio tutto ciò occorre spiegare brevemente la trama.
Il protagonista è Handa, un artista specializzato nell'arte calligrafica (un tipo di arte molto diffuso in oriente che collega la scrittura con l'originalità artistica) che da un po' di tempo soffre di una crisi artistica ad causa di una gara finita male. Allora il nostro protagonista decide di trasferirsi e andarsene per un po' via dalla caotica capitale per spostarsi in una cittadina situata in una piccola isola. Esso spera di aver trovato un bel posto dove poter ritrovare l'ispirazione artistica, ma ben presto si accorgerà che gli abitanti di questo villaggio sono una più pazzo dell'altro e la vita con questi personaggi sarà tutt'altro che silenziosa.
Analizzando i personaggi principali troviamo Handa che è il protagonista assoluto: un ragazzo che pensa solamente a migliorare la sua dote artistica cercando di trovare uno stile tutto suo, ma che molto spesso cade in preda all'istintualità e questo gli metterà non pochi problemi durante la storia. Altro personaggio di spessore è Naru, una bambina che ne combinerà di cotte e di crude al povero Handa che non riuscirà a realizzare delle prove per via di questa bambina troppo invadente. Questo carattere non ce l'ha solo questa bambina, ma anche Tamako e Miwa, due ragazze che frequentano il liceo ma che hanno un carattere infantile come quello della bambina e poi ci sono tutti gli altri abitanti della cittadina che daranno la loro parte per rendere quest'opera un bel prodotto comico.
Questa storia è un po' come il sistema solare: abbiamo Handa al centro e intorno a lui ruotano tutti i personaggi secondari esercitando la loro influenza su di esso e anche Handa si farà sentire all'interno della città, perché anche se non sembra tutti gli abitanti nutriranno un qualche tipo di affetto verso questo nuovo arrivato dalla grande città e sia i bambini sia gli anziani si dimostreranno molto rispettosi e gentili verso la sua passione e verso ciò per cui è portato (basti vedere che tutti i personaggi lo chiamano sensei). Ogni puntata sarà piena di gag ma tutto ciò non sconvolge la trama perché piano piano il nostro protagonista riuscirà a trovare l'ispirazione per una nuova opera calligrafica per un nuovo concorso di grande influenza che è alle porte.
Il disegno e le animazioni non hanno pecche e tutti scorrerà perfettamente come il pennello unto di inchiostro di Handa. Inoltre l'opening e l'ending saranno una nota a favore dato che la opening nonostante sia cantata con delle parole che si susseguono molto velocemente sarà decisamente orecchiabile e la ending sarà più calma ma altrettanto bella.
Il finale è abbastanza banale e o si può prevedere abbastanza facilmente, ma ciò non toglie che sarà bello nonostante la sua semplicità e sicuramente lascerà gran parte degli spettatori soddisfatti.
Per concludere, ritengo che Barakamon sia una serie che vada seguita sopratutto perché possiede un tipo di comicità che ora come ora è difficile da trovare e che possiede una caratterizzazione dei personaggi davvero originale e sicuramente ben riuscita.
Il protagonista è Handa, un artista specializzato nell'arte calligrafica (un tipo di arte molto diffuso in oriente che collega la scrittura con l'originalità artistica) che da un po' di tempo soffre di una crisi artistica ad causa di una gara finita male. Allora il nostro protagonista decide di trasferirsi e andarsene per un po' via dalla caotica capitale per spostarsi in una cittadina situata in una piccola isola. Esso spera di aver trovato un bel posto dove poter ritrovare l'ispirazione artistica, ma ben presto si accorgerà che gli abitanti di questo villaggio sono una più pazzo dell'altro e la vita con questi personaggi sarà tutt'altro che silenziosa.
Analizzando i personaggi principali troviamo Handa che è il protagonista assoluto: un ragazzo che pensa solamente a migliorare la sua dote artistica cercando di trovare uno stile tutto suo, ma che molto spesso cade in preda all'istintualità e questo gli metterà non pochi problemi durante la storia. Altro personaggio di spessore è Naru, una bambina che ne combinerà di cotte e di crude al povero Handa che non riuscirà a realizzare delle prove per via di questa bambina troppo invadente. Questo carattere non ce l'ha solo questa bambina, ma anche Tamako e Miwa, due ragazze che frequentano il liceo ma che hanno un carattere infantile come quello della bambina e poi ci sono tutti gli altri abitanti della cittadina che daranno la loro parte per rendere quest'opera un bel prodotto comico.
Questa storia è un po' come il sistema solare: abbiamo Handa al centro e intorno a lui ruotano tutti i personaggi secondari esercitando la loro influenza su di esso e anche Handa si farà sentire all'interno della città, perché anche se non sembra tutti gli abitanti nutriranno un qualche tipo di affetto verso questo nuovo arrivato dalla grande città e sia i bambini sia gli anziani si dimostreranno molto rispettosi e gentili verso la sua passione e verso ciò per cui è portato (basti vedere che tutti i personaggi lo chiamano sensei). Ogni puntata sarà piena di gag ma tutto ciò non sconvolge la trama perché piano piano il nostro protagonista riuscirà a trovare l'ispirazione per una nuova opera calligrafica per un nuovo concorso di grande influenza che è alle porte.
Il disegno e le animazioni non hanno pecche e tutti scorrerà perfettamente come il pennello unto di inchiostro di Handa. Inoltre l'opening e l'ending saranno una nota a favore dato che la opening nonostante sia cantata con delle parole che si susseguono molto velocemente sarà decisamente orecchiabile e la ending sarà più calma ma altrettanto bella.
Il finale è abbastanza banale e o si può prevedere abbastanza facilmente, ma ciò non toglie che sarà bello nonostante la sua semplicità e sicuramente lascerà gran parte degli spettatori soddisfatti.
Per concludere, ritengo che Barakamon sia una serie che vada seguita sopratutto perché possiede un tipo di comicità che ora come ora è difficile da trovare e che possiede una caratterizzazione dei personaggi davvero originale e sicuramente ben riuscita.