Recensione
Secondo Yokozawa, gran lavoratore del dipartimento vendite nella serie "Sekaiichi Hatsukoi", il primo amore non dura. Questo perché, dopo che è stato rifiutato dalla persona che ha sempre amato, non crede più che una cosa simile sia fattibile.
Il film si concentra proprio sul personaggio scorbutico che è Yokozawa. Tutto ha inizio in una mattina, quando si risveglia spaesato in quello che parrebbe un hotel. Poco dopo arriva Kirishima in accappatoio, il caporedattore della medesima compagnia, che lo stuzzica e gli fa ricordare cos'è accaduto la sera in cui hanno bevuto insieme. Ma Yokozawa ancora non riesce a dimenticare il suo primo amore, quindi il resto per lui conta leggermente, se solo non fosse che il partner di quella notte non lo ricatti dolcemente con una sua foto scattata di nascosto, quindi i due usciranno ancora assieme. Che così sia giunto il momento per entrambi di scoprire un nuovo amore?
Parto dicendo che adoro questa coppia, formata e sviluppata meglio di quanto potessi mai immaginare. Nonostante Yokozawa nella serie "Sekaiichi Hatsukoi" non sia il massimo della simpatia a causa delle occhiatacce verso Ritsu, in questo spin-off, oltre ad averlo rivalutato un sacco, è diventato tra i personaggi meglio caratterizzati, e il suo essere tsundere non durerà per molto di fronte a Kirishima. Ciò che me li fanno amare è il fatto che uno impara dall'altro, quindi il loro è un rapporto alla pari. Difatti se Yokozawa apprende da Kirishima che può ottenere la fiducia e il rispetto dei colleghi al lavoro senza per forza avere un comportamento rude, dall'altra parte Kirishima impara ad essere più responsabile verso il mondo al di fuori dell'ufficio. Interessante notare come quest'ultimo, che appare sempre tranquillo e dal sangue freddo, diventi di proposito puerile con le persone care a cui tiene realmente.
Le animazioni non sono eccezionali né scadenti, si mantengono sulla norma, benché i tratti di Kirishima potevano essere disegnati meglio, ma non mi dispiace neppure così nella versione più marcata. Avrei avuto piacere di vedere uno spazio maggiore per Hiyori e Sorata, ma capisco che in un'oretta scarsa di visione dedicandoci troppo tempo sarebbe stato poi complicato focalizzarsi sui due protagonisti principali.
Non attribuisco un voto altissimo perché, nonostante abbia trovato il film gradevole, rispetto alla novel ci perde un po', soprattutto nei dettagli. Alcuni passaggi ed emozioni le ho sentite maggiormente nel romanzo, che vi consiglio di leggere se questo lungometraggio vi ha messo curiosità e volete scoprire di più sul conto di questi due affascinanti uomini.
Il film si concentra proprio sul personaggio scorbutico che è Yokozawa. Tutto ha inizio in una mattina, quando si risveglia spaesato in quello che parrebbe un hotel. Poco dopo arriva Kirishima in accappatoio, il caporedattore della medesima compagnia, che lo stuzzica e gli fa ricordare cos'è accaduto la sera in cui hanno bevuto insieme. Ma Yokozawa ancora non riesce a dimenticare il suo primo amore, quindi il resto per lui conta leggermente, se solo non fosse che il partner di quella notte non lo ricatti dolcemente con una sua foto scattata di nascosto, quindi i due usciranno ancora assieme. Che così sia giunto il momento per entrambi di scoprire un nuovo amore?
Parto dicendo che adoro questa coppia, formata e sviluppata meglio di quanto potessi mai immaginare. Nonostante Yokozawa nella serie "Sekaiichi Hatsukoi" non sia il massimo della simpatia a causa delle occhiatacce verso Ritsu, in questo spin-off, oltre ad averlo rivalutato un sacco, è diventato tra i personaggi meglio caratterizzati, e il suo essere tsundere non durerà per molto di fronte a Kirishima. Ciò che me li fanno amare è il fatto che uno impara dall'altro, quindi il loro è un rapporto alla pari. Difatti se Yokozawa apprende da Kirishima che può ottenere la fiducia e il rispetto dei colleghi al lavoro senza per forza avere un comportamento rude, dall'altra parte Kirishima impara ad essere più responsabile verso il mondo al di fuori dell'ufficio. Interessante notare come quest'ultimo, che appare sempre tranquillo e dal sangue freddo, diventi di proposito puerile con le persone care a cui tiene realmente.
Le animazioni non sono eccezionali né scadenti, si mantengono sulla norma, benché i tratti di Kirishima potevano essere disegnati meglio, ma non mi dispiace neppure così nella versione più marcata. Avrei avuto piacere di vedere uno spazio maggiore per Hiyori e Sorata, ma capisco che in un'oretta scarsa di visione dedicandoci troppo tempo sarebbe stato poi complicato focalizzarsi sui due protagonisti principali.
Non attribuisco un voto altissimo perché, nonostante abbia trovato il film gradevole, rispetto alla novel ci perde un po', soprattutto nei dettagli. Alcuni passaggi ed emozioni le ho sentite maggiormente nel romanzo, che vi consiglio di leggere se questo lungometraggio vi ha messo curiosità e volete scoprire di più sul conto di questi due affascinanti uomini.