Recensione
Ookami Kakushi
6.0/10
La commistione di generi secondo me è una gran cosa. Il saper fondere due temi con dei toni e delle atmosfere diverse tra di loro spesso e volentieri rende la visione di un'opera ancor più gradevole. Il saper smorzare i toni drammatici con quelle parti comiche tipiche delle commedie non è una cosa da più, anzi pochi sono gli anime che si possono vantare di un tale pregio. Purtroppo l'opera di cui andrò a parlarvi oggi non rientra in questa categoria.
"Ookami Kakushi" è un anime del 2010 di dodici episodi. La trama è molto semplice: il giovane Hiroshi e la sua famiglia si trasferiscono in una misteriosa quanto suggestiva città, tranquilla, isolata e immersa nella natura. Le cose vanno piuttosto bene, il nostro protagonista si ambienta bene a scuola, visto che i compagni di classe sembrano molto amichevoli, anzi delle volte anche un po' troppo, sino a sfiorare la morbosità. Nel frattempo però sembra scatenarsi il caos per le vie del borgo, strani inseguimenti e uccisioni ai danni di alcuni ragazzi, bizzarri esseri armati di falce che vanno in giro a giustiziare la gente… insomma, che starà mai succedendo?
Come dicevo prima, "Ookami Kakushi" è un esempio mal riuscito di commistione di vari generi. Sostanzialmente può essere considerata una commedia scolastica con atmosfere horror o viceversa un horror con influenza da commedia scolastica. Il character design semplice, rotondo e un po' 'puccioso' è tipico delle commedie, così come le animazioni che sono discrete. I colori invece sono più da horror. I toni rossastri e oscuri ben si adattano alle atmosfere un po' inquietanti della prima parte, e devo dire che non sfigurano. L'elemento del mistero è ben presente e per un po' incuriosisce lo spettatore, che si lascia trasportare abbastanza volentieri. Purtroppo però lo svolgimento e la risoluzione di tale mistero lasciano decisamente l'amaro in bocca.
In conclusione , "Ookami Kakushi" è un anime guardabile, siamo sulla sufficienza. Paradossalmente non lo consiglierei né agli amanti delle commedie, in quanto i toni sono troppo seri, né agli amanti dell'horror, in quanto le atmosfere, i dialoghi e i personaggi sono troppi piatti e dolci. Un'opera da visionare giusto per passare il tempo, guardabile sì, ma se ve la perdete non casca mica il mondo.
"Ookami Kakushi" è un anime del 2010 di dodici episodi. La trama è molto semplice: il giovane Hiroshi e la sua famiglia si trasferiscono in una misteriosa quanto suggestiva città, tranquilla, isolata e immersa nella natura. Le cose vanno piuttosto bene, il nostro protagonista si ambienta bene a scuola, visto che i compagni di classe sembrano molto amichevoli, anzi delle volte anche un po' troppo, sino a sfiorare la morbosità. Nel frattempo però sembra scatenarsi il caos per le vie del borgo, strani inseguimenti e uccisioni ai danni di alcuni ragazzi, bizzarri esseri armati di falce che vanno in giro a giustiziare la gente… insomma, che starà mai succedendo?
Come dicevo prima, "Ookami Kakushi" è un esempio mal riuscito di commistione di vari generi. Sostanzialmente può essere considerata una commedia scolastica con atmosfere horror o viceversa un horror con influenza da commedia scolastica. Il character design semplice, rotondo e un po' 'puccioso' è tipico delle commedie, così come le animazioni che sono discrete. I colori invece sono più da horror. I toni rossastri e oscuri ben si adattano alle atmosfere un po' inquietanti della prima parte, e devo dire che non sfigurano. L'elemento del mistero è ben presente e per un po' incuriosisce lo spettatore, che si lascia trasportare abbastanza volentieri. Purtroppo però lo svolgimento e la risoluzione di tale mistero lasciano decisamente l'amaro in bocca.
In conclusione , "Ookami Kakushi" è un anime guardabile, siamo sulla sufficienza. Paradossalmente non lo consiglierei né agli amanti delle commedie, in quanto i toni sono troppo seri, né agli amanti dell'horror, in quanto le atmosfere, i dialoghi e i personaggi sono troppi piatti e dolci. Un'opera da visionare giusto per passare il tempo, guardabile sì, ma se ve la perdete non casca mica il mondo.