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Ok, ho visto anch'io Hainabe Renmei. Un opera della quale se ne parla di come un capolavoro quasi ovunque. Ma tuttavia, nonostante gli indubbi meriti, devo anche esprimere il mio disappunto per un anime dal quale avrei voluto un esposizione migliore e quindi meno annacquata di quello che mi è sembrata.

Haibane Renmei è una serie TV di 13 episodi nella quale si parla della vita e del mistero degli Hainabe, che compaiono all'improvviso all'interno di bozzoli in una città particolare, della quale non si sa l'ubicazione e successivamente dopo un sogno particolare, diverso per ciascun individuo e sfruttato per assegnare un nome alla persona appena comparsa (visto che non ricorderanno nulla del loro passato), potranno rompere il guscio ed uscirne, entrando a far parte della Federazione che dà il titolo all'anime stesso e chiamati a condurre una vita quotidiana quasi normale, tra amici e lavoro. Ad ognuno di loro cresceranno spontaneamente delle ali e riceveranno un aureola, assumendo un aspetto molto simile a quello degli angeli della religione Cristiana.

Andando avanti, presto faranno capolino altri dettagli: la città che fa da sfondo alle vicende narrate è circondata da alte e impenetrabili mura, dalle quali viene vietato persino l'avvicinamento, limitando i confini e facendo presto sorgere domande sul perchè di quella vita particolare, facendo a un certo punto esplodere la situazione, con il destino finale degli Hainabe che diventa chiaro e ad esso si aggiunge anche la funzione delle ali: queste di norma sono grigie, ma possono annerirsi rapidamente in seguito a peccati (congeniti alla nascita dal bozzolo,o acquisiti) o al sopraggiungere di uno stato di disperazione,rendendo chiara nella mente dello spettatore,nonostante non sia mai detto esplicitamente, la funzione di purgatorio del posto in cui si trovano.

Arrivato a questo punto, è ora di parlare della struttura e dello scorrere delle puntate. Uno dei motivi del mio disappunto rispetto alle aspettative è dato dall'incostanza dei fatti narrati, ci sono un pò troppe cose inutili al proseguimento della storia e poco appassionanti, come tutta la parte dedicata alla ricerca di un lavoro da parte di Rakka (la protagonista) e le storie riguardanti la fabbrica dove vivono gli Hainabe non protagonisti (a parte un dettaglio si tratta davvero di una parte che poteva benissimo essere limitata a una comparsa e nulla più) Dopo l'introduzione con relative spiegazioni, i punti che ho quindi gradito di più sono la metà della storia (con il primo fatto davvero degno di nota che accade) e il finale, con la verità su Reki che viene fuori. A mio parere lei è l'unico personaggio caratterizzato come si deve di tutto l'anime e rimpiango che ci si è dedicati a lei quasi esclusivamente nella seconda parte (la prima è di presentazione delle vicende e poco altro: un personaggio legato ad un circolo di amore-odio per le altre persone ben presentato e poi scoppiato nel finale,certo c'è da dire che nutro una predilezione per questo tipo di drammi anche perchè al contrario non sono mai stato un estimatore dei tipici eroi senza macchia e senza paura dei giorni nostri,perchè spesso non in grado di concentrarsi su una persona o su un ideale particolare diverso dal "io ti salverò, non importa chi tu sia" e infatti,la personalità di Rakka non è molto oltre rispetto a questo, ed è la stessa cosa per le altre sue compagne.Fanno la loro figura e nulla più: hanno ben pochi elementi per distinguerle e per dargli uno scopo preciso. Aggiungiamoci anche un character design che mi ha fatto storcere il naso: ok che ovviamente in un opera con questi toni è meglio che l'aspetto non tenda al fanservice nè al moe, però sia i volti che i corpi e i volti dei personaggi femminili, con poche eccezioni, li ho trovati davvero anonimi! Persino una comparsa dell'anime stesso definisce una di loro (Kuu) un ragazzino (si,maschio) e in effetti,alcune di loro sono anche poco e nulla femminili nell'aspetto,anche Rakka, la ragazza della copertina, prima della visione mi è sembrata un maschio pure lei....

Alla fine,mi spiace smorzare l'entusiasmo, ma il mio voto finale è un 7. Ne consiglio la visione a chi apprezza le storie drammatiche in generale, le parti dove l'atmosfera si fa malinconica e l'ottimo finale sono più che sufficienti come motivazione per il titolo, peccato per il ritmo troppo lento per il tipo di storia e per le personalità singole generalmente ben poco approfondite,se i personaggi non appassionano lo spettatore (o se lo fanno troppo tardi) è dura seguire le parti slice of life, e lo dico da fedele seguace del genere, ma sicuramente avrete qualcosa a cui pensare alla fine della visione in seguito ai fatti narrati.