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9.0/10
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Dopo aver assistito a una partita di volley, Shoyo Hinata decide di divenire il nuovo piccolo gigante. Fantomatico schiacciatore dell'istituto superiore Karasuno, i così detti corvi. La fortuna però non lo assiste e per i tre lunghi anni delle medie non può giocare in quanto non esiste un club di pallavolo scolastico. Durante il suo terzo anno, però, riesce a metter insieme una squadra di volontari ma incapaci giocatori e a iscriversi al torneo interscolastico. Al primo incontro viene sconfitto sonoramente da un team guidato dal prodigio Tobio Kageyama. Il giovane Hinata, così, dichiara al suo avversario che un giorno lo avrebbe battuto. La sorte vuole che i due si ritroveranno alle superiori per giocare dallo stesso lato della rete.

Ciò che ami fin da subito è il netto distacco tra i caratteri dei due protagonisti e l'assurda alchimia dei due quando sono sul campo da gioco. Però, e oso sottolinearlo, questo spokon ha un valore che viene evidenziato in tanti modi: la fiducia. Ciò che, secondo me, Furudate Haruichi vuole trasmettere ai suoi lettori è che il segreto del volley è credere nei propri compagni di squadra: se ti fidi dei tuoi compagni puoi superare qualsiasi muro.

Emozioni, dinamismo, come vuole il genere sportivo, e personaggi interessanti e ben curati. Trama, per il momento, non molto articolata. Ciò che rende il tutto interessante sono i profili psicologici dei giocatori: il perchè uno agisca in quel modo, in quel momento, in quella situazione. Anche se le scene sono continuamente annegate di allenamenti e partite, i sentimenti dei giocatori sono i veri protagonisti.

Concludo consigliando a tutti di vederlo, soprattutto a chi detesta o non prova particolare interesse per il genere, in quanto quest'opera è la dimostrazione che qualsiasi genere può essere coinvolgente a prescindere dai gusti. Non posso dire altro per il momento, attendo la seconda serie e spero che l'autore ci dia qualche informazione in più sulla leggendaria Karasuno guidata dal piccolo gigante.