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10.0/10
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L'anime di 11eyes è un'opera derivata dall'omonima visual novel per adulti, prodotta da Lass e pubblicata dalla stessa nel 2008, e da 5pb nel 2009 (quest'ultima è la stessa azienda che pubblicherà poi il videogioco di Steins;Gate nel 2010, tanto per intenderci). Il videogioco originale è un eroge, che comprende una trama molto ricca di contenuti (anche erotici e di violenza) e una lunga storia dettagliata e ben curata. L'anime però, avendo a disposizione solo dodici episodi, ha dovuto alleggerire non poco tutta la storia, tagliando molto e cambiando alcune cose, rimuovendo tutti i contenuti erotici e quelli di violenza più cruenta. Ciò è stato fatto anche per poter rendere idonea la visione dell'anime anche da parte di un pubblico minorenne, convertendo gli originali contenuti erotici in un più soft ecchi, e limitando le scene di violenza.

Fatta questa premessa, l'anime, seppur risulti decisamente più leggero del videogioco, merita comunque d'esser visto, perché sa offrire qualcosa di inaspettatamente originale, geniale, divertente e sconvolgente, il tutto a ritmi forsennati, senza calare d'intensità e senza annoiare.
La storia vede come protagonisti sei studenti delle superiori, due maschi e quattro femmine. I due personaggi principali sono Kakeru e Yuka, due orfani cresciuti insieme: Kakeru è un ragazzo che è nato cieco da un occhio (da ciò il titolo 11eyes: sono sei ragazzi, ma lui può vedere con un occhio soltanto); Yuka è una ragazza un po' timida ma allegra, che, innamorata di Kakeru, cerca sempre di stare insieme a lui. La loro vita scolastica viene ben presto stravolta, quando i due si ritrovano improvvisamente catapultati in una dimensione parallela, nella quale l'ambiente circostante è lo stesso del mondo normale, ma senza la presenza di altri umani o animali; apparentemente ci sono solo loro due. La particolarità di questa strana dimensione è l'atmosfera "scarlatta": c'è sempre una Luna nera in un cielo permanentemente scuro, e tutto prende una tonalità tendente al rosso. Kakeru e Yuka battezzano tale dimensione parallela con lo pseudonimo di Notte Rossa, inoltre l'atmosfera di quel luogo è cupa, silenziosa e inquietante; ma i due ragazzi non hanno neanche il tempo di capire cosa stia succedendo, che vengono subito attaccati da dei mostri spaventosi, ma riescono tuttavia a tornare nel mondo normale sani e salvi.

Purtroppo per loro, quella disavventura è destinata a ripetersi altre volte, e con il passare della storia incontreranno altri quattro ragazzi della loro stessa scuola, che, come loro, vengono spesso catapultati all'improvviso nella Notte Rossa. I sei ragazzi, in questa Notte Rossa, troveranno una dolce e bellissima fanciulla, intrappolata dentro a un cristallo apparentemente indistruttibile. Loro vorranno liberare Lisette, la tenera ragazzina rinchiusa, ma verranno subito contrastati da sei mostri umanoidi molto aggressivi, che li vorranno uccidere. Queste sei figure sono i Black Knights, i cavalieri neri che rappresentano sei dei sette peccati capitali. I ragazzi, durante le loro visite forzate nella Notte Rossa, si vedranno costretti a combattere contro i cavalieri neri e, per poterli contrastare, la loro unica possibilità è quella di imparare a usare dei misteriosi poteri nascosti. Lo scopo dei ragazzi è quindi quello di sopravvivere alla Notte Rossa, e cercare di liberare la povera Lisette, tenuta prigioniera nel cristallo dai malvagi cavalieri neri. I nostri protagonisti non potranno sempre sottrarsi alla lotta, prima o poi saranno obbligati a fronteggiare i cavalieri oscuri fino alla morte di una delle due parti.

Questo è ciò che viene mostrato all'inizio, il resto è qualcosa che non si può descrivere con precisione senza spoilerare, si può giusto dire che l'azione a ritmi alti è condita da colpi di scena davvero pazzeschi ed eccezionali. Accadono cose che non ci si aspetta, gli episodi scorrono veloci e tengono incollati dall'inizio alla fine. Una storia veramente affascinante e magnifica, l'ideale per coloro che amano vedere titoli veloci e ricchi di colpi di scena ben architettati. I personaggi sono pochi, ma davvero ben fatti, i sei ragazzi sono contrapposti ai sei cavalieri neri che rappresentano sei dei sette vizi capitali: gli autori comunque non si sono dimenticati di uno dei sette peccati mortali, che viene mostrato a tempo debito durante la storia. Sono anche presenti diversi riferimenti all'Italia, tra cui almeno un intero personaggio secondario di supporto ai ragazzi, e lo sfondo religioso.

Un anime che sa fondere e amalgamare con maestria il genere di azione e sovrannaturale, offrendo spunti di originalità davvero notevoli e degni di nota. L'ecchi è presente, ma in dosi contenute e solo come contorno sporadico, mentre il fanservice è ridotto all'osso, il che potrebbe rendere l'anime più appetibile per molti palati che di natura disdegnano tali elementi.
Anche il comparto tecnico è davvero strabiliante. Il disegno e il tratto dei personaggi è chiaramente moe, ed è di alto livello, non ci sono dubbi: gli occhi sono grandi, soprattutto quelli delle ragazze, e i colori sono inaspettatamente vivaci per un anime dal carattere cupo e dark; il colore predominante è il rosso, ma tuttavia questi elementi tendono a non stancare. L'animazione non è perfetta, ma è comunque sopra la media, e gli sfondi sono più che buoni, così come anche la regia. I personaggi sono molto belli da vedere, godono di ottima estetica, ma il vero punto di forza dell'apparato tecnico è soprattutto la colonna sonora: le musiche sono dei veri capolavori, e non solo per quanto riguarda le sigle, ma proprio le musiche nel complesso, che accompagnano le varie situazioni, in particolare le musiche relative alla Notte Rossa, che amplificano la sensazione di paura, angoscia e pericolo mortale di quella dimensione misteriosa, così come anche le musiche che accompagnano le comparse dei cavalieri neri e i combattimenti contro gli stessi. L'anime in sé alcuni potranno anche disprezzarlo, ma la colonna sonora è indiscutibilmente sublime.

11eyes gode infine di un'ottima sceneggiatura, soprattutto coerente e sempre logica, l'unico neo è che mancano alcune spiegazioni, soprattutto sui cattivi. Una volta visto l'anime, consiglio caldamente di leggersi le storie dei vari personaggi, in particolare quelli negativi, sull'apposito wikia di 11eyes, in modo da capire e comprendere appieno le psicologie dei personaggi, e il perché delle loro azioni e del loro carattere. Un anime che comunque non è consigliabile a tutti, ma solo a coloro che apprezzano un titolo dai ritmi forsennati, tanta azione concentrata in poco tempo, e personaggi dal disegno moe; inoltre è un titolo particolarmente adatto a chi si è avvicinato da poco al mondo degli anime, e non ne ha ancora visti molti: 11eyes potrebbe risultare particolarmente affascinante a chi non è già esperto. Oltre ai dodici episodi, esiste anche un OAV, "La Notte Rosa", che però è solo un episodio extra in chiave comica/ecchi/fanservice.

Difficile trovare evidenti o profonde somiglianze con altri anime; alcuni sostengono che sembra una versione alternativa di Chaos;Head (il predecessore spirituale di Steins;Gate), anche se le similarità restano poche e vaghe. Si possono notare somiglianze con il più recente Chuunibyou demo Koi ga Shitai!: Rikka assomiglia incredibilmente a Kakeru, inoltre Chuunibyou sembra una vera e propria parodia di 11eyes. Un altro anime a cui potrebbe assomigliare è Toaru Majutsu no Index, per la presenza di tanta azione, poteri, magia, religione cristiana e tante belle ragazze moe. Infine, qualche elemento compatibile si può riscontrare in Shakugan no Shana, Night Wizard, Itsuka Tenma no Kuro Usagi e persino in Fullmetal Alchemist. L'anime è stato purtroppo accolto freddamente dalla critica mondiale, il suo stile anticonformista e controcorrente non è stato gradito o apprezzato dai più; altri invece che conoscevano il videogioco l'hanno trovato troppo inferiore rispetto al prodotto originale da cui deriva. In contemporanea all'anime è stato fatto anche un manga, terminato nel 2010, mentre tra il 2009 e il 2011 sono stati rilasciati altri due videogiochi: 11eyes Crossover e 11eyes -Resona Forma-. Non è necessario gustarsi la visual novel prima dell'anime, è anzi più utile farlo dopo aver visto l'anime, per chi volesse scavare nelle profondità della storia, dato che l'anime offre solo la punta dell'iceberg, ma comunque una punta di diamante, da 10 e lode.