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6.0/10
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"Winter Sonata" è un anime giapponese tratto dalla precedente serie televisiva coreana.

L'anime tratta della storia d'amore tra Joon-sang e Yu-jin. La loro storia inizia tra i banchi di scuola, ma per via di un incidente stradale Joon sang "muore", lasciando la sua ragazza in preda a un dolore troppo forte che la seguirà negli anni. Diciamo che tutto questo succede nel corso dei primi episodi ed è quindi una sorta di "preludio" all'inizio dell'anime vero e proprio, e quindi a una storia infinita, infatti pochi episodi più avanti troviamo una Yu-jin di dieci anni più grande che si sta per sposare con Sang-hyuk, ossia il suo amico d'infanzia che come lei frequentava la sua stessa scuola. Proprio quando si avvicina il fatidico giorno delle nozze, la ragazza vede un ragazzo identico al suo primo amore (Joon-Sang) e in preda allo shock tarderà alla sua festa di fidanzamento.
Nel susseguirsi della storia si scoprirà che in realtà il primo amore di Yu-jin non è veramente morto, ma ha subito una sorta di "cancellazione" dei suoi vecchi ricordi, e perciò non ricorda più la sua relazione con la ragazza, che però sembra vacillare e non volersi più sposare con Sang-hyuk. Sarà solo quando Joon-Sang riuscirà a ricordare il passato che torneranno più forti che mai i suoi sentimenti verso Yu-jin, che deciderà di lasciare il suo fidanzato rendendosi conto di non esserne mai stata innamorata.
Ma la trama di questo anime, essendo appunto tratto da un telefilm, non si orienta solo ed esclusivamente sulla loro storia, ma anche sulle famiglie e sulle amicizie in comune dei due; infatti, durante la serie, Joon-Sang cercherà disperatamente di scoprire chi è suo padre e verranno a galla dei risvolti poco piacevoli in un primo momento per la coppia, che sarà costretta a lasciarsi per la seconda volta... ma la storia continuerà, perché destino vorrà che i due si ritroveranno ancora.

Scrivere una recensione di questo anime mi risulta molto difficile, perché più che un anime mi sembrava di trovarmi "faccia a faccia" con una telenovela in stile "Beautiful" e simili; probabilmente la trama è fin troppo contorta e talvolta surreale... troppo concentrata sul fattore "destino" per i miei gusti, anche se devo dire che, se non si fosse prolungata per ventisei episodi, sarebbe stata molto gradita. Una particolarità (almeno per me) di questo anime è che, pur essendo stato fatto in Giappone, sono stati mantenuti i dialoghi originali dei personaggi della serie TV coreana e di conseguenza troviamo un anime in lingua coreana sottotitolato in giapponese (prima volta che mi capita). Devo dire che ci ho dovuto fare un po' l'orecchio in un primo momento, perché sono sempre stata abituata a sentir parlare solo giapponese e mai in altre lingue asiatiche, ma andando avanti devo dire che non mi dispiaceva questa particolarità dell'anime.

Do un sei perché a tratti mi è piaciuto e a tratti mi è risultato pesante, ma l'ho comunque apprezzato.
Le musiche (specialmente la canzone di apertura al piano) mi sono piaciute molto, e anche i personaggi non erano male, e mi è sembrato si distinguessero dai canoni classici che sono abituata a vedere.