Recensione
Isuca
5.0/10
Che mestizia, che mediocrità questo "Isuca", amici di Animeclick.it.
Ero già pronto a sparare il mio "4" di ordinanza, calibro da me preferito per abbattere titoli di questa caratura (!) quando, per la prima volta nella mia vita di recensore, mi sono sentito in colpa verso i personaggi dell'anime da me giudicato.
Vedere il loro chara design così approssimativo (quello di Shinnichi in particolare, sembra realizzato da un apprendista disegnatore, da quanto è tristemente semplice) le animazioni ridotte al minimo sindacale, e gli scenari e i fondali con così pochi dettagli da far pensare a quanto fosse scarso il budget di questa produzione, non può non commuovere anche un recensore dal "4" facile come me.
E, pensate, perfino i nemici, gli spettri, sono riusciti nell'intento di impietosirmi. Se si eccettuano poche eccezioni, tipo la bestia della tempesta e poco altro, il chara di spettri e mostri è stato, anch'esso, piuttosto sconfortante, se non addirittura irritante, visto il serpente mostruoso e le sue squame in CG, capaci di suscitare quasi una congiuntivite allergica, agli occhi del sottoscritto negli episodi finali.
Quasi impietosito, stavo per alzare il voto a un "5", quando ecco arrivare il momento di passare in rassegna i personaggi. Stereotipi a go-go : la tsundere, il ragazzo dalla devozione assoluta, la ragazza silenziosa dal passato difficile, che inizialmente appare come un'arrivista senza scrupoli e poi si rivela più buona del pane. E mentre mi stavo riprendendo dallo shock, mi sono tornati alla mente i dialoghi tra i personaggi e le loro relazioni, che paiono reggersi in piedi solo per volontà degli autori e non certo per una naturale e convinta predisposizione.
Ecco quindi che il "4" stava per essere vergato inesorabilmente, quando ecco i personaggi che in coro si rivolgono al recensore inflessibile, urlando accorati: "Non siamo cattivi... E' che ci disegnano così!" - (I Bluray di "Isuca" andranno al primo che indovinerà da dove ho preso la citazione).
Ancora una volta ben disposto verso la serie in questione, mi accingo ad analizzare il comparto sonoro, e qui, se non altro, la vivace opening, mi fa pensare che tutto sommato un voto un po' più alto lo posso pure concedere (il resto della OST è abbastanza anonimo).
Poi però arriviamo alla trama. Così mal sviluppata ed abbozzata nell'anomalo formato di dieci episodi con cui questo Isuca ci è stato presentato, da farmi veramente, pensare a questa serie, come alla classica pecora nera, odiata da tutti e per questo, bistrattata e brutalizzata in quasi tutti i suoi aspetti.
In conclusione di questa mia particolarissima recensione, non me ne vogliano i puristi, a volte il recensore deve sfogare la sua frustrazione in questo modo, siamo di fronte ad un prodotto dalla pochezza, e dalla mediocrità talmente evidenti che potrebbero diventare quasi un luogo comune.
Non che sia bruttissimo o inguardabile, altrimenti, scherzi a parte, il voto assolutamente negativo sarebbe scappato fuori, solo che un comparto tecnico più che misero, uno sviluppo della narrazione lentissimo nella prima parte e dalla velocità ingestibile nella parte finale e un tratteggio nettamente approssimativo dei personaggi, ne hanno minato completamente la riuscita.
Peccato, perchè, anche se sarebbe stata dura tirar fuori una pietra miliare dalle premesse offerteci da questo Isuca, il modo per offrire un prodotto apprezzabile poteva tranquillamente esserci.
Ma via... diamogli questo "5"... povera Isuca!
Ero già pronto a sparare il mio "4" di ordinanza, calibro da me preferito per abbattere titoli di questa caratura (!) quando, per la prima volta nella mia vita di recensore, mi sono sentito in colpa verso i personaggi dell'anime da me giudicato.
Vedere il loro chara design così approssimativo (quello di Shinnichi in particolare, sembra realizzato da un apprendista disegnatore, da quanto è tristemente semplice) le animazioni ridotte al minimo sindacale, e gli scenari e i fondali con così pochi dettagli da far pensare a quanto fosse scarso il budget di questa produzione, non può non commuovere anche un recensore dal "4" facile come me.
E, pensate, perfino i nemici, gli spettri, sono riusciti nell'intento di impietosirmi. Se si eccettuano poche eccezioni, tipo la bestia della tempesta e poco altro, il chara di spettri e mostri è stato, anch'esso, piuttosto sconfortante, se non addirittura irritante, visto il serpente mostruoso e le sue squame in CG, capaci di suscitare quasi una congiuntivite allergica, agli occhi del sottoscritto negli episodi finali.
Quasi impietosito, stavo per alzare il voto a un "5", quando ecco arrivare il momento di passare in rassegna i personaggi. Stereotipi a go-go : la tsundere, il ragazzo dalla devozione assoluta, la ragazza silenziosa dal passato difficile, che inizialmente appare come un'arrivista senza scrupoli e poi si rivela più buona del pane. E mentre mi stavo riprendendo dallo shock, mi sono tornati alla mente i dialoghi tra i personaggi e le loro relazioni, che paiono reggersi in piedi solo per volontà degli autori e non certo per una naturale e convinta predisposizione.
Ecco quindi che il "4" stava per essere vergato inesorabilmente, quando ecco i personaggi che in coro si rivolgono al recensore inflessibile, urlando accorati: "Non siamo cattivi... E' che ci disegnano così!" - (I Bluray di "Isuca" andranno al primo che indovinerà da dove ho preso la citazione).
Ancora una volta ben disposto verso la serie in questione, mi accingo ad analizzare il comparto sonoro, e qui, se non altro, la vivace opening, mi fa pensare che tutto sommato un voto un po' più alto lo posso pure concedere (il resto della OST è abbastanza anonimo).
Poi però arriviamo alla trama. Così mal sviluppata ed abbozzata nell'anomalo formato di dieci episodi con cui questo Isuca ci è stato presentato, da farmi veramente, pensare a questa serie, come alla classica pecora nera, odiata da tutti e per questo, bistrattata e brutalizzata in quasi tutti i suoi aspetti.
In conclusione di questa mia particolarissima recensione, non me ne vogliano i puristi, a volte il recensore deve sfogare la sua frustrazione in questo modo, siamo di fronte ad un prodotto dalla pochezza, e dalla mediocrità talmente evidenti che potrebbero diventare quasi un luogo comune.
Non che sia bruttissimo o inguardabile, altrimenti, scherzi a parte, il voto assolutamente negativo sarebbe scappato fuori, solo che un comparto tecnico più che misero, uno sviluppo della narrazione lentissimo nella prima parte e dalla velocità ingestibile nella parte finale e un tratteggio nettamente approssimativo dei personaggi, ne hanno minato completamente la riuscita.
Peccato, perchè, anche se sarebbe stata dura tirar fuori una pietra miliare dalle premesse offerteci da questo Isuca, il modo per offrire un prodotto apprezzabile poteva tranquillamente esserci.
Ma via... diamogli questo "5"... povera Isuca!