Recensione
The Devil is a Part Timer!
8.0/10
"Hataraku Maou-sama!" è un anime del 2013 composto da tredici episodi e prodotto dallo studio White Fox. La serie è tratta dalla light novel di Satoshi Wagahara.
Trama
La storia inizia nell'arcipelago di Ente Isla, dove sta infuriando una battaglia tra il re dei demoni e l'eroe (anzi, eroina). Satan, signore del male sempre accompagnato dal fedele generale Alsiel, è messo alle strette da Emilia, l'eroina, perciò decide di aprire un varco nel tentativo di fuggire. Satan e Alsiel, seguiti da Emilia, vengono spediti nel Giappone moderno. Con l'obiettivo di tornare ad Ente Isla, Satan (che assume l'identità fittizia di Maou Sadao) comincia il suo piano di conquista della Terra... lavorando in un fast food, mentre Alsiel si occupa dei lavori domestici. Un giorno, mentre torna dal lavoro, il demone incontra una sua vecchia conoscenza: Emilia. Da quel momento comincia la strana convivenza fra il re del male e l'eroe, catapultati nella terra del Sol Levante.
Punti di forza
- La novità nel genere: "Hataraku Maou-Sama!" appartiene alla tipologia di anime "maou-yuusha" ovvero il demone e l'eroe. Tuttavia, quest'opera prende i canoni del genere e li cestina senza alcun ritegno. Sadao ed Emilia, dapprima nemici con l'unico obiettivo di ammazzarsi a vicenda, devono fare i conti con la vita sulla Terra: devono lavorare, risparmiare (memorabili le scene fra Sadao ed Alsiel, sempre al verde) ed adattarsi ad un nuovo ambiente. La componente dei combattimenti viene sovrastata dallo slice of life, dalla vita quotidiana di due personaggi che si ritrovano in Giappone e devono abituarsi, loro malgrado, ad arrivare a fine mese.
- L'ironia: "Hataraku Maou-Sama!" è, prima di tutto, un'opera comica e demenziale, che ha l'intento di suscitare il riso dello spettatore mostrando le azioni di due personaggi classici, come Satana e l'eroe, trasferiti nel Giappone odierno. E ci riesce con merito. La scalata di Sadao fino ai vertici del fast-food, l'amicizia fra il re ed il generale Alsiel, che cucina e gestisce le finanze con risultati pessimi, il modo in cui i personaggi si muovono in un territorio a loro sconosciuto, molto spesso commettendo errori grossolani ma comprensibili, tutto ciò è divertente, a volte anche irresistibile.
- Il connubio fra demone ed eroe: se ad Ente Isla Satan ed Emilia vivono per combattere, in Giappone il loro rapporto è del tutto diverso. A volte Sadao offre all'eroina il pranzo o la ospita in casa, e questo manda su tutte le furie e confonde Emilia, che si aspetta di vedere un re demoniaco assetato di sangue e non un impiegato diligente in un fast-food. Dall'altro lato, Sadao sembra quasi dimenticare il passato recente e piano piano accantona il progetto di conquista del mondo per focalizzarsi sul proprio lavoro. La relazione fra demone ed eroe viene ben descritta dalla scena dell'ombrello: forse nemici, forse amici, sicuramente persone che tentano di conciliare le proprie "responsabilità" con un mondo del tutto nuovo.
Punti di debolezza
- I combattimenti: se in un classico "maou-yuusha" i combattimenti sono il fulcro, qui si rivelano essere la ruota debole. A volte troppo brevi e fugaci, altre volte troppo lunghi e stereotipati, vengono sempre e comunque messi in ombra dalla componente slice of life dell'opera. Con degli scontri di buon livello si sarebbe potuto parlare di una perla, ma poco male...
- Il finale: in questo caso il problema non sta nell'ultima puntata in sé (anzi, l'ultima scena è un ottimo espediente e la puntata è forse una delle migliori), ma nell'amaro in bocca che essa lascia. L'opera è così scorrevole e fluida che si arriva ad una conclusione volendone ancora, un po' come ciò che succede con del buon cibo.
Voto: 8/10
"Hataraku Maou-Sama!" è una serie adatta a tutti, dai neofiti ai più esperti, sino ai veri e propri amanti del genere. Aiutata da un buon comparto tecnico e da una regia presente ed attiva, si rivela essere un ottimo prodotto che è passato sottotraccia e di cui ben pochi parlano. Il voto che avrei dato è 8.5, per cui, stavolta, arrotondo per difetto, in attesa di una seconda stagione che potrebbe rendere quest'opera ancora migliore e, magari, dandogli la considerazione che merita.
Trama
La storia inizia nell'arcipelago di Ente Isla, dove sta infuriando una battaglia tra il re dei demoni e l'eroe (anzi, eroina). Satan, signore del male sempre accompagnato dal fedele generale Alsiel, è messo alle strette da Emilia, l'eroina, perciò decide di aprire un varco nel tentativo di fuggire. Satan e Alsiel, seguiti da Emilia, vengono spediti nel Giappone moderno. Con l'obiettivo di tornare ad Ente Isla, Satan (che assume l'identità fittizia di Maou Sadao) comincia il suo piano di conquista della Terra... lavorando in un fast food, mentre Alsiel si occupa dei lavori domestici. Un giorno, mentre torna dal lavoro, il demone incontra una sua vecchia conoscenza: Emilia. Da quel momento comincia la strana convivenza fra il re del male e l'eroe, catapultati nella terra del Sol Levante.
Punti di forza
- La novità nel genere: "Hataraku Maou-Sama!" appartiene alla tipologia di anime "maou-yuusha" ovvero il demone e l'eroe. Tuttavia, quest'opera prende i canoni del genere e li cestina senza alcun ritegno. Sadao ed Emilia, dapprima nemici con l'unico obiettivo di ammazzarsi a vicenda, devono fare i conti con la vita sulla Terra: devono lavorare, risparmiare (memorabili le scene fra Sadao ed Alsiel, sempre al verde) ed adattarsi ad un nuovo ambiente. La componente dei combattimenti viene sovrastata dallo slice of life, dalla vita quotidiana di due personaggi che si ritrovano in Giappone e devono abituarsi, loro malgrado, ad arrivare a fine mese.
- L'ironia: "Hataraku Maou-Sama!" è, prima di tutto, un'opera comica e demenziale, che ha l'intento di suscitare il riso dello spettatore mostrando le azioni di due personaggi classici, come Satana e l'eroe, trasferiti nel Giappone odierno. E ci riesce con merito. La scalata di Sadao fino ai vertici del fast-food, l'amicizia fra il re ed il generale Alsiel, che cucina e gestisce le finanze con risultati pessimi, il modo in cui i personaggi si muovono in un territorio a loro sconosciuto, molto spesso commettendo errori grossolani ma comprensibili, tutto ciò è divertente, a volte anche irresistibile.
- Il connubio fra demone ed eroe: se ad Ente Isla Satan ed Emilia vivono per combattere, in Giappone il loro rapporto è del tutto diverso. A volte Sadao offre all'eroina il pranzo o la ospita in casa, e questo manda su tutte le furie e confonde Emilia, che si aspetta di vedere un re demoniaco assetato di sangue e non un impiegato diligente in un fast-food. Dall'altro lato, Sadao sembra quasi dimenticare il passato recente e piano piano accantona il progetto di conquista del mondo per focalizzarsi sul proprio lavoro. La relazione fra demone ed eroe viene ben descritta dalla scena dell'ombrello: forse nemici, forse amici, sicuramente persone che tentano di conciliare le proprie "responsabilità" con un mondo del tutto nuovo.
Punti di debolezza
- I combattimenti: se in un classico "maou-yuusha" i combattimenti sono il fulcro, qui si rivelano essere la ruota debole. A volte troppo brevi e fugaci, altre volte troppo lunghi e stereotipati, vengono sempre e comunque messi in ombra dalla componente slice of life dell'opera. Con degli scontri di buon livello si sarebbe potuto parlare di una perla, ma poco male...
- Il finale: in questo caso il problema non sta nell'ultima puntata in sé (anzi, l'ultima scena è un ottimo espediente e la puntata è forse una delle migliori), ma nell'amaro in bocca che essa lascia. L'opera è così scorrevole e fluida che si arriva ad una conclusione volendone ancora, un po' come ciò che succede con del buon cibo.
Voto: 8/10
"Hataraku Maou-Sama!" è una serie adatta a tutti, dai neofiti ai più esperti, sino ai veri e propri amanti del genere. Aiutata da un buon comparto tecnico e da una regia presente ed attiva, si rivela essere un ottimo prodotto che è passato sottotraccia e di cui ben pochi parlano. Il voto che avrei dato è 8.5, per cui, stavolta, arrotondo per difetto, in attesa di una seconda stagione che potrebbe rendere quest'opera ancora migliore e, magari, dandogli la considerazione che merita.