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10.0/10
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Attenzione: la recensione contiene spoiler

E' un anime incredibile, che mi ha causato molte emozioni e fatto battere il cuore come da tempo un anime non riusciva a fare. Mi ha fatto trattenere il respiro e mi ha incantato fino alla fine: il maestro affronta ancora una volta il tema della "fiaba" (come già accaduto con "Revolutionary Girl Utena", con le principesse, i libri illustrati, i principi ecc.) e la rende di nuovo reale, cruda e scioccante. Ormai ho capito che il maestro ama creare anime dalla patina deliziosa che però sono amari come il veleno... Se riesci a superarlo, però, troverai la più dolce delle sorprese: un capolavoro.

I simboli e le metafore sono infiniti, ma li ho trovati più "spiegabili" di quelli presenti in "Utena" (chiedo perdono se continuo a paragonare i due anime, è impossibile non farlo), che è davvero un continuo mistero. "Yuri Kuma Arashi" ha dei simboli più chiari, forse perché il maestro voleva mandare un messaggio forte e quindi voleva che li capissimo, mentre ormai ho il sospetto che abbia creato in quel modo "Utena" proprio per farci scervellare.
Il messaggio mi sembra abbastanza chiaro, ci mostra come reagisce il Giappone alle donne lesbiche. Perché dico proprio Giappone? Perché quest'anime va contestualizzato, anche se, secondo me, rimarrebbe assolutamente meraviglioso anche senza tutta la sua ossatura di protesta sociale. Sarebbe bellissimo anche se non ci volesse dire niente, ma, siccome invece è un'opera che parla, dobbiamo ascoltarla. In Giappone è normale che le ragazze abbiano degli amori verso altre ragazze in età adolescenziale (e così anche i ragazzi), una sorta di forte ammirazione per la senpai che diventa amore e che viene accettata come normale dalla società. E', però, un "passaggio" che si deve superare con il diploma, quando si deve iniziare a cercare un uomo per avere una famiglia. E' per questo che, secondo me, le protagoniste chiamano "amica" la ragazza che amano ed è ciò che fa Reia, scatenando le ire di Yuriika, vera lesbica. La ripetizione di "Rinuncerai all'amore?", "No, non rinuncerò" vuol dire proprio questo: crescendo, le donne giapponesi abbandonano, rinunciano ai loro amori lesbici e adolescenziali per concentrarsi su degli amori "maturi" e, soprattutto, eterosessuali. Se così non avviene, se una donna è davvero lesbica, scatta "Il Rito dell'Esclusione": escludere il male che "non si attiene alle regole della società". Vorrei anche sottolineare che i fucili con cui le ragazze sparano sono simboli fallici, con i quali cercano di "normalizzare" le nostre protagoniste lesbiche.

A parte tutti questi simboli, vorrei parlare ora dell'anime in sé.
Prima tutto il lato tecnico: il maestro ci ha abituati a soundtrack meravigliose e anche in "Yuri Kuma Arashi" non si smentisce - ho l'opening sul cellulare e l'ascolto in loop. Anche l'ending è stupenda, andavo per i corridoi dell'università canticchiando tra me e me "Honey Sooru".
Ho adorato il character design di tutti i personaggi, i deliziosi (anzi, deliciousmell) dettagli e le ambientazioni da togliere il fiato. Proprio su queste ultime si potrebbero spendere milioni di parole per descrivere tutte le citazioni fatte dal maestro a grandi film occidentali come "Suspiria", "Psycho" e "Shining". Ci sono anche molte citazioni a "Utena", la scatola, le scale, la terrazza.
A me piacciono le cattive. Quindi è quasi scontato dire che mi sono innamorata di Yurizono. Mi piace molto anche Yuriika (il mio fetish per il biondo colpisce sempre!), ma Mitsuko è veramente sexy.

Vi confesso che fino alla fine non avevo idea di che piega avrebbe preso l'anime, e temevo che non avremmo mai visto il famoso bacio, temevo sarebbe stato il solito anime "vorrei ma non posso", oppure quei sub-text espliciti che mi fanno salire il nervoso. Invece "Yuri Kuma Arashi" è un vero yuri e di questo non potrei esserne più felice!

Sto leggendo molti commenti negativi sul fatto che è troppo sexy, con tutte quelle allusioni sessuali sempre presenti a partire dall'opening (si vede che il maestro ha fatto molte storyboard di opening... è bellissima, tra parentesi), ma io ho adorato anche questo lato. Prima di tutto i disegni sono così belli che ho adorato ogni singolo fotogramma, soprattutto quelli più erotici, che riescono a mescolare sessualità e innocenza in un tratto e in colori perfetti. Secondo, non sono semplice e inutile fanservice, ma hanno uno scopo ben preciso: ci fanno vedere che anche l'amore tra donne è sessuale ed è normale che sia così. Non è puro e platonico come in molti yuri, e neanche solo sesso come nei porno.