Recensione
Danchigai
3.0/10
"Danchigai" è una serie anime composta da dodici episodi con una durata media di tre minuti circa.
Mi sono approcciato a questo anime con dei presupposti completamenti sbagliati e non mi aspettavo nemmeno che gli episodi avessero una durata di soli tre minuti. Ho deciso comunque di continuare a seguirlo come "anime leggero".
Il primo episodio inizia con Haruki (fratello) che si sveglia con sua sorella Yayoi fra le braccia, i due si sono addormentati insieme, perché la sera prima stavano studiando fino a tardi. E' una scena veramente tranquilla, con dei colori e disegni fantastici. Situazione che viene interrotta subito dopo la comparsa delle altre due sorelle: Satsuki e Uzuki (le più piccole), che, appena svegliate, si dirigono in bagno. Vengono però accolte da questi due con questa strana posizione. Haruki essendo bloccato, chiede aiuto per far svegliare Yayoi, ma le due hanno la brillante idea di fargli il solletico, secondo loro, è la giusta occasione per provocarlo quanto vogliono. Nella situazione la ragazza si sveglia e...niente, è una tsundere. Nel casino compare Mutsuki (sorella maggiore), che con maturità calma la situazione.
I personaggi sono abbastanza streotipati e piatti, ma creano situazioni veramente semplici e rilassanti, essendo una serie con una durata di 3 minuti a episodi, queste carenze non disturbano la visione più di tanto e si riescono facilmente a tralasciare. Cosa che non posso dire delle animazioni, che in alcune scene sono legnose e ripetute (ad esempio nel episodio 3 quando Mutsuki dorme).
L'anime è interamente ambientato nel condominio, quindi non vedremo i personaggi a scuola, andare a un parco o altro. Vedremo solo le stanze dell'appartamento, nei primi secondi del primo episodio anche un'inquadratura dall'esterno, ma nient'altro.
Gli episodio si guardano con facilità, non annoiano, è un anime abbastanza leggero. Non c'è una storia e gli episodi sono autoconclusivi, descrivono solo una loro "normale" giornata. Non trasmette chi sa quali valori, quindi non lo consiglierei nemmeno a nessuno. L'anime in linea di massima non mi è piaciuto.
Mi sono approcciato a questo anime con dei presupposti completamenti sbagliati e non mi aspettavo nemmeno che gli episodi avessero una durata di soli tre minuti. Ho deciso comunque di continuare a seguirlo come "anime leggero".
Il primo episodio inizia con Haruki (fratello) che si sveglia con sua sorella Yayoi fra le braccia, i due si sono addormentati insieme, perché la sera prima stavano studiando fino a tardi. E' una scena veramente tranquilla, con dei colori e disegni fantastici. Situazione che viene interrotta subito dopo la comparsa delle altre due sorelle: Satsuki e Uzuki (le più piccole), che, appena svegliate, si dirigono in bagno. Vengono però accolte da questi due con questa strana posizione. Haruki essendo bloccato, chiede aiuto per far svegliare Yayoi, ma le due hanno la brillante idea di fargli il solletico, secondo loro, è la giusta occasione per provocarlo quanto vogliono. Nella situazione la ragazza si sveglia e...niente, è una tsundere. Nel casino compare Mutsuki (sorella maggiore), che con maturità calma la situazione.
I personaggi sono abbastanza streotipati e piatti, ma creano situazioni veramente semplici e rilassanti, essendo una serie con una durata di 3 minuti a episodi, queste carenze non disturbano la visione più di tanto e si riescono facilmente a tralasciare. Cosa che non posso dire delle animazioni, che in alcune scene sono legnose e ripetute (ad esempio nel episodio 3 quando Mutsuki dorme).
L'anime è interamente ambientato nel condominio, quindi non vedremo i personaggi a scuola, andare a un parco o altro. Vedremo solo le stanze dell'appartamento, nei primi secondi del primo episodio anche un'inquadratura dall'esterno, ma nient'altro.
Gli episodio si guardano con facilità, non annoiano, è un anime abbastanza leggero. Non c'è una storia e gli episodi sono autoconclusivi, descrivono solo una loro "normale" giornata. Non trasmette chi sa quali valori, quindi non lo consiglierei nemmeno a nessuno. L'anime in linea di massima non mi è piaciuto.