Recensione
La sirenetta
10.0/10
Recensione di Haruhi Suzumiya Gold Edition
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"La Sirenetta", classico Disney basato sull'omonima fiaba di Hans Christian Andersen, è un'opera molto importante per la Walt Dinsey Pictures, poiché, grazie all'enorme successo ottenuto, ha dato vita all'era nota come "Rinascimento Disney".
La storia narra appunto delle vicende di Ariel, ultima figlia di Re Tritone, il sovrano d'Atlantica, che, perdutamente innamorata del mondo degli umani che le appare un posto meraviglioso, trasgredisce di continuo gli ordini del genitore che le proibisce di risalire in superficie. Sempre coltivando il suo sogno, invece, la giovane sirena aiutata dall'amico Flounder, un pesciolino, copre ogni giorno vaste distanze alla ricerca di un qualsiasi oggetto appartenente agli umani da aggiungere alla sua collezione segreta. Una notte si avvicina a una nave dove si sta tenendo la festa di compleanno del principe Eric, e per la ragazza è amore a prima vista. Quando poco dopo una tempesta affonderà l'imbarcazione, Ariel non esiterà a salvare il giovane da una morte sicura, portarlo sulla spiaggia e cantare per lui una canzone. Svegliato da quella voce melodica, i due hanno giusto il tempo di guardarsi per un attimo negli occhi, prima che ognuno venga richiamato al proprio mondo. Informato dal suo consigliere e compositore di corte, il granchio Sebastian, di quanto accaduto, Re Tritone va su tutte le furie e rimprovera aspramente la figlia, distruggendo la sua collezione di oggetti appartenenti agli umani. Arrabbiata e disperata, Ariel si ritrova a chiedere aiuto a Ursula, la strega del mare esiliata dal Regno di Atlantica, e stringere con lei un pericoloso patto: la sua preziosa voce in cambio di un paio di gambe umane! Se entro tre giorni la ragazza riuscirà a fare innamorare di sé il principe Eric e a farsi baciare da lui, potrà vivere per sempre con gli umani; in caso contrario tornerà sirena e le apparterrà in eterno, in modo da consentirle di avere la sua vendetta su Re Tritone, responsabile del suo esilio. Inizia quindi in questo modo la vera avventura di Ariel.
"La sirenetta" è un'opera molto piacevole e scorrevole, ottimamente animata, che conquista facilmente.
Il cast è decisamente ben riuscito e i personaggi hanno notevole spessore, a partire da Ariel, la protagonista, perfetta nelle sue vesti di sedicenne ribelle alla ricerca del suo posto nel mondo e in conflitto col padre. Ottimo partner è anche il principe Eric, che si dimostra il primo principe con un carattere di spicco e non solo figura di sfondo. Non è inoltre l'eroe senza macchia e senza paura, ma alterna al suo coraggio un buon cuore, senso di ironia e un pizzico di timidezza che lo rendono ancora più umano. Degni di nota sono anche Re Tritone, affezionatissimo alla figlia ma preoccupato per il suo futuro e impacciato nell'instaurare un buon dialogo con lei, la malvagia strega Ursula che alterna come si deve crudeltà, eleganza e un pizzico di seduzione nonostante la mole e il viso affatto grazioso, e Sebastian, sincero amico di Ariel e Re Tritone e voce del buon senso, indimenticabile anche per il suo scontro con il cuoco Louie e per la famosissima canzone "Under the see".
A proposito di colonna sonora, le canzoni presenti in "La sirenetta" hanno vinto Oscar e ricevuto nomination, e alcuni considerano questo classico come "il film che ha portato Broadway nei cartoni animati".
"La sirenetta" è una storia molto completa e non banale, ricca di azioni e gag fino all'ultimo minuto, che sa divertire e farsi ricordare grazie alle sue inimitabili canzoni, e al contempo far riflettere toccando temi sempre attuali.
Ho apprezzato l'impegno di Ariel ed Eric per raggiungere i loro scopi e i loro sogni, così come le crescite individuali dei vari personaggi, principali e secondari. Anche Ursula, accompagnata dalle murene Flotsam e Jetsam, mi sembra un personaggio cattivo molto elegante e davvero ben riuscito.
Se penso a "La sirenetta" mi vengono in mente solo riflessioni e ricordi positivi, sia legati alla mia infanzia che alla mia età adulta, dove ho potuto riscoprirlo e amarlo ulteriormente.
Caldamente consigliato a tutti e immancabile nella collezione di ogni amante dei classici di Walt Disney.
La storia narra appunto delle vicende di Ariel, ultima figlia di Re Tritone, il sovrano d'Atlantica, che, perdutamente innamorata del mondo degli umani che le appare un posto meraviglioso, trasgredisce di continuo gli ordini del genitore che le proibisce di risalire in superficie. Sempre coltivando il suo sogno, invece, la giovane sirena aiutata dall'amico Flounder, un pesciolino, copre ogni giorno vaste distanze alla ricerca di un qualsiasi oggetto appartenente agli umani da aggiungere alla sua collezione segreta. Una notte si avvicina a una nave dove si sta tenendo la festa di compleanno del principe Eric, e per la ragazza è amore a prima vista. Quando poco dopo una tempesta affonderà l'imbarcazione, Ariel non esiterà a salvare il giovane da una morte sicura, portarlo sulla spiaggia e cantare per lui una canzone. Svegliato da quella voce melodica, i due hanno giusto il tempo di guardarsi per un attimo negli occhi, prima che ognuno venga richiamato al proprio mondo. Informato dal suo consigliere e compositore di corte, il granchio Sebastian, di quanto accaduto, Re Tritone va su tutte le furie e rimprovera aspramente la figlia, distruggendo la sua collezione di oggetti appartenenti agli umani. Arrabbiata e disperata, Ariel si ritrova a chiedere aiuto a Ursula, la strega del mare esiliata dal Regno di Atlantica, e stringere con lei un pericoloso patto: la sua preziosa voce in cambio di un paio di gambe umane! Se entro tre giorni la ragazza riuscirà a fare innamorare di sé il principe Eric e a farsi baciare da lui, potrà vivere per sempre con gli umani; in caso contrario tornerà sirena e le apparterrà in eterno, in modo da consentirle di avere la sua vendetta su Re Tritone, responsabile del suo esilio. Inizia quindi in questo modo la vera avventura di Ariel.
"La sirenetta" è un'opera molto piacevole e scorrevole, ottimamente animata, che conquista facilmente.
Il cast è decisamente ben riuscito e i personaggi hanno notevole spessore, a partire da Ariel, la protagonista, perfetta nelle sue vesti di sedicenne ribelle alla ricerca del suo posto nel mondo e in conflitto col padre. Ottimo partner è anche il principe Eric, che si dimostra il primo principe con un carattere di spicco e non solo figura di sfondo. Non è inoltre l'eroe senza macchia e senza paura, ma alterna al suo coraggio un buon cuore, senso di ironia e un pizzico di timidezza che lo rendono ancora più umano. Degni di nota sono anche Re Tritone, affezionatissimo alla figlia ma preoccupato per il suo futuro e impacciato nell'instaurare un buon dialogo con lei, la malvagia strega Ursula che alterna come si deve crudeltà, eleganza e un pizzico di seduzione nonostante la mole e il viso affatto grazioso, e Sebastian, sincero amico di Ariel e Re Tritone e voce del buon senso, indimenticabile anche per il suo scontro con il cuoco Louie e per la famosissima canzone "Under the see".
A proposito di colonna sonora, le canzoni presenti in "La sirenetta" hanno vinto Oscar e ricevuto nomination, e alcuni considerano questo classico come "il film che ha portato Broadway nei cartoni animati".
"La sirenetta" è una storia molto completa e non banale, ricca di azioni e gag fino all'ultimo minuto, che sa divertire e farsi ricordare grazie alle sue inimitabili canzoni, e al contempo far riflettere toccando temi sempre attuali.
Ho apprezzato l'impegno di Ariel ed Eric per raggiungere i loro scopi e i loro sogni, così come le crescite individuali dei vari personaggi, principali e secondari. Anche Ursula, accompagnata dalle murene Flotsam e Jetsam, mi sembra un personaggio cattivo molto elegante e davvero ben riuscito.
Se penso a "La sirenetta" mi vengono in mente solo riflessioni e ricordi positivi, sia legati alla mia infanzia che alla mia età adulta, dove ho potuto riscoprirlo e amarlo ulteriormente.
Caldamente consigliato a tutti e immancabile nella collezione di ogni amante dei classici di Walt Disney.