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"Kaze no Stigma" è un anime composto da ventiquattro episodi.

Trama: la storia nasce nella famiglia Kannagi, una famiglia specializzata nell'Enjutsu, cioè la capacità di controllare il fuoco. Tuttavia Kazuma Kannagi non riesce a usare l'Enjustu: per questo perde contro la cugina Ayano nella cerimonia per decidere il successore di Enraiha (spada sacra) e viene cacciato dalla famiglia dal padre. Dopo quattro anni Kazuma torna in Giappone dopo aver appreso il Fujutsu (capacità di controllare il vento) e si ricongiunge con Ayano e suo fratello minore Ren. Durante la serie si alternano episodi autoconclusivi e piccole saghe in cui vedremo i nostri protagonisti lottare contro il nemico di turno.

Personaggi: comincio col dire che i personaggi sono quasi tutti piatti, stereotipati e fastidiosi, in particolare Ayano che, pur essendo una protagonista, non è niente di più di una classica tsundere insopportabile. Se i personaggi in generale sono un po' la cosa che ha più penalizzato la serie, dall'altra parte c'è il personaggio che rappresenta l'unico motivo per cui l'ho portata a termine: Kazuma. Kazuma non è il classico protagonista dai begli ideali, che salva il mondo e che fa dei valori come il coraggio e la fedeltà la sua vita. Niente di tutto questo. Lui è un personaggio a senso unico, che fa semplicemente ciò che vuole, quando e come gli pare, a patto che questo non metta in pericolo le persone a cui tiene davvero. Ho pure apprezzato il fatto che non se le faccia dare da Ayano, che a colpirlo ci prova sempre, ma lui la blocca o schiva, invece di prenderle come un deficiente.

Sonoro: il comparto sonoro lascia davvero a desiderare. Le OST sono tutto tranne che belle, l'opening e l'ending sono quasi inascoltabili.

Grafica: l'anime è graficamente poco curato, anche se i combattimenti sono realizzati davvero bene. Il chara design non è niente male.

Finale: il finale della serie coincide con la fine dell'ultima saga, quella del Pandemonium. Non essendo presente un obiettivo di fondo da raggiungere, non poteva essere altrimenti. Comunque, il finale che c'è conclude l'opera senza lasciare questioni in sospeso o dubbi, quindi va bene anche così.

Se dovessi dare un commento generale dopo la visione integrale di quest'opera, direi che è stata una serie difficile da guardare. Pur avendo tutte le carte in regola per essere, non dico un capolavoro, ma un buon prodotto, la visione risulta il più delle volte noiosa e irritante. Concludere la serie è stata un'impresa ardua, e già solo questo fa capire molte cose, ad esempio il fatto che l'anime, così com'è stato sviluppato, non sa intrattenere il pubblico. Nonostante ciò non sono mancati momenti in cui l'ho apprezzato, per questo do alla serie la sufficienza.