Recensione
Saenai Heroine no Sodatekata
10.0/10
"Saenai Heroine no Sodatekata" è una serie anime del 2015 prodotta dalla A-1 Pictures.
La storia parla di un otaku di nome Tomoya Aki, che decide di creare un videogioco galge (videogiochi dove si deve interagire con delle ragazze in stile anime); per caso, durante le vacanze primaverili, incontra una ragazza che un mese dopo scoprirà essere sua compagna di classe. Decide quindi di prenderla a modello come eroina principale del gioco e, per raggiungere il suo scopo, decide di fondare un club e chiedere alla sua vecchia amica di infanzia Eriri (una disegnatrice) e a Utaha (una scrittrice emergente) di far parte del proprio club, decidendo quindi di produrre il gioco entro il prossimo Comiket invernale.
Anche se può sembrare il solito anime harem-ecchi, è senza dubbio uno dei più divertenti e appassionanti che abbia mai visto, nonostante siano presenti momenti anche leggermente più drammatici, sottolineati con le giuste musiche.
Ottimi i disegni e i colori, che presentano ambientazioni molto dettagliate. Le musiche sono a mio parere stupende, e riescono a sottolineare i momenti più comici o più drammatici.
Consiglio questa serie a chiunque sia stanco dei soliti harem o più in generale a chiunque voglia vedere una serie godibile e divertente. Unica cosa che non mi è piaciuta è il fatto che il personaggio di Michiru appaia solamente nelle ultime puntate, ma, poiché è già stata confermata una seconda serie (per ottobre 2016, molto probabilmente), è meglio sperare che sia più presente nella prossima stagione.
La storia parla di un otaku di nome Tomoya Aki, che decide di creare un videogioco galge (videogiochi dove si deve interagire con delle ragazze in stile anime); per caso, durante le vacanze primaverili, incontra una ragazza che un mese dopo scoprirà essere sua compagna di classe. Decide quindi di prenderla a modello come eroina principale del gioco e, per raggiungere il suo scopo, decide di fondare un club e chiedere alla sua vecchia amica di infanzia Eriri (una disegnatrice) e a Utaha (una scrittrice emergente) di far parte del proprio club, decidendo quindi di produrre il gioco entro il prossimo Comiket invernale.
Anche se può sembrare il solito anime harem-ecchi, è senza dubbio uno dei più divertenti e appassionanti che abbia mai visto, nonostante siano presenti momenti anche leggermente più drammatici, sottolineati con le giuste musiche.
Ottimi i disegni e i colori, che presentano ambientazioni molto dettagliate. Le musiche sono a mio parere stupende, e riescono a sottolineare i momenti più comici o più drammatici.
Consiglio questa serie a chiunque sia stanco dei soliti harem o più in generale a chiunque voglia vedere una serie godibile e divertente. Unica cosa che non mi è piaciuta è il fatto che il personaggio di Michiru appaia solamente nelle ultime puntate, ma, poiché è già stata confermata una seconda serie (per ottobre 2016, molto probabilmente), è meglio sperare che sia più presente nella prossima stagione.