Recensione
Tokyo Ghoul OVA
6.0/10
In attesa della terza stagione di "Tokyo Ghoul", in arrivo per il 2016, possiamo accontentarci della visione di questi due OAV che ampliano il mondo dei Ghoul.
In particolare il primo OAV, chiamato Jack, racconta dell'incontro tra i futuri ispettori Arima e Furada quando ancora andavano al liceo, mentre il secondo, Pinto, ci racconta com'era il Gourmet alle superiori. Sebbene non ci siano quelle ridicole censure che affliggevano le due serie originali, i due OAV offrono ben poco allo spettatore: non ci sono combattimenti memorabili né personaggi che spiccano per la loro personalità. L'OAV Jack l'ho trovato ben poco stimolante, ma dopotutto si focalizza su un personaggio, Arima, che è solo una comparsa nelle due serie originali. L'OAV Pinto è tutt'altra cosa: il Gourmet è sempre divertente da vedere in azione e l'OAV a lui dedicato è il più bello fra i due.
A differenza delle due serie originali, questi due OAV sono ancora inediti in Italia, perciò sono disponibili solo in versione sottotitolata dai fan. Come sempre nel caso degli OAV, la visione è consigliata solo a chi ha visto entrambe le serie di "Tokyo Ghoul". Purtroppo questi OAV dimostrano che "Tokyo Ghoul" è maledetto: nonostante il fascino dell'ambientazione e dei personaggi, le trasposizioni animate sono scadenti in termini di regia e sceneggiatura. Gli OAV sfuggono parzialmente a questo destino vista la loro brevità, ma puntare su personaggi fin troppo secondari è stata, almeno nel caso del primo OAV, a mio avviso, una scelta sbagliata, e solo il carisma del Gourmet garantisce la sufficienza a questa mini-serie. Io apprezzo il mondo di "Tokyo Ghoul" e da quasi fan avrei preferito che gli OAV raccontassero il passato di altri personaggi, di Touka per esempio.
In particolare il primo OAV, chiamato Jack, racconta dell'incontro tra i futuri ispettori Arima e Furada quando ancora andavano al liceo, mentre il secondo, Pinto, ci racconta com'era il Gourmet alle superiori. Sebbene non ci siano quelle ridicole censure che affliggevano le due serie originali, i due OAV offrono ben poco allo spettatore: non ci sono combattimenti memorabili né personaggi che spiccano per la loro personalità. L'OAV Jack l'ho trovato ben poco stimolante, ma dopotutto si focalizza su un personaggio, Arima, che è solo una comparsa nelle due serie originali. L'OAV Pinto è tutt'altra cosa: il Gourmet è sempre divertente da vedere in azione e l'OAV a lui dedicato è il più bello fra i due.
A differenza delle due serie originali, questi due OAV sono ancora inediti in Italia, perciò sono disponibili solo in versione sottotitolata dai fan. Come sempre nel caso degli OAV, la visione è consigliata solo a chi ha visto entrambe le serie di "Tokyo Ghoul". Purtroppo questi OAV dimostrano che "Tokyo Ghoul" è maledetto: nonostante il fascino dell'ambientazione e dei personaggi, le trasposizioni animate sono scadenti in termini di regia e sceneggiatura. Gli OAV sfuggono parzialmente a questo destino vista la loro brevità, ma puntare su personaggi fin troppo secondari è stata, almeno nel caso del primo OAV, a mio avviso, una scelta sbagliata, e solo il carisma del Gourmet garantisce la sufficienza a questa mini-serie. Io apprezzo il mondo di "Tokyo Ghoul" e da quasi fan avrei preferito che gli OAV raccontassero il passato di altri personaggi, di Touka per esempio.