Recensione
Psycho-Pass Movie
7.0/10
Il film di "Psycho-Pass" è uscito nel 2015 e dura all'incirca due ore (poco meno); una storia emozionante e molto dinamica, ricca di azione e fantascienza. Tuttavia è inevitabile fare un confronto con le due serie precedenti e constatare come, rispetto ai suoi predecessori, il film perda qualcosina. Non tanto per la storia in sé, comunque affascinante, quanto per l'abbandono dello stile originario di "Psycho-Pass". Il genere poliziesco psicologico viene lasciato leggermente da parte, per concedersi a una storia più di azione, in cui più che indagini criminali si parla di guerra e intrighi militari.
Un cambio di stile giustificato, che salva l'opera da una continua ripetizione. Eppure questo nuovo abito pare leggermente stretto a una storia del calibro di "Psycho-Pass".
Il sistema di controllo tipico della nazione giapponese viene finalmente esportato al di fuori dell'isola nipponica. Il futuro pare avvicinarsi sempre di più, ma per Akane Tsunemori, che conosce la vera natura di quell'immenso computer, tale futuro assume sembianze piuttosto fosche. Soprattutto se, tra i ribelli agenti in quella nazione, è stato avvistato Shinya Kougami.
Senza perdere tempo, fa le valigie e si getta in una nuova missione solitaria per catturare l'ex collega. Giunta però nel luogo prefissato, si accorge che la situazione è più critica del previsto. La popolazione vive in uno stato di estrema indigenza, oppressa dalla forza armata dittatoriale. I ribelli, che lottano per uno stato democratico, cercano in tutti i modi di migliorare quella miseria, ma non fanno che aggiungere ulteriore sofferenza. Akane riesce a partecipare a una spedizione dell'esercito, scappando nel momento opportuno per cercare di scoprire la posizione di Kougami. E, proprio nel mezzo della battaglia, ecco che avviene l'incontro tanto atteso. A cosa porterà tutto ciò?
Come già detto in precedenza, in questo film si è scelto di mutare leggermente le sembianze di "Psycho-Pass"; le indagini poliziesche non smettono del tutto, ma, rispetto a prima, si conferisce maggior spazio alle vicende militari. Molte sparatorie, droni, carri armati, mine e via dicendo; una vera e propria cacofonia di suoni ed esplosioni, in mezzo alla quale si svolgerà la vicenda principale, ovvero la rimpatriata tra Kougami e Akane, e la loro lotta contro un governo dittatoriale.
I personaggi principali saranno loro due e mutano poco dal punto di vista psicologico rispetto alle serie precedenti. Di fatto hanno già avuto modo di esprimere la propria essenza e non è questa l'occasione per introdurre qualcosa di nuovo. Per quanto riguarda i personaggi secondari, invece, ne compariranno in gran numero, alcuni già visti e altri nuovi, sebbene non riusciranno a catturare più di tanto l'attenzione. Costituiranno una bella cornice, ma niente di più. Spessore quasi inesistente e una psicologia piuttosto scontata e prevedibile. Di fatto hanno svolto adeguatamente il loro compito senza incrementare più di tanto la qualità dell'anime.
La storia si sviluppa in maniera veloce e dinamica, anche se non si potrà dire lo stesso per la realizzazione dei vari "combattimenti". La grafica è senza dubbio affascinante, ma questi ultimi appaiono alle volte lenti e artificiosi, soprattutto nei movimenti dei vari protagonisti. I molteplici discorsi costituiranno un buon contrappeso alle azioni più movimentate, aggiungendo un po' di profondità a un film che, altrimenti, non sarebbe stato diverso da molti altri.
Buone le musiche e ottimo il doppiaggio, ma, d'altra parte, "Psycho-pass" ci aveva sempre abituato a prestazioni di tutto rispetto. Anche la regia svolge un lavoro adeguato. Avrebbe potuto fare di meglio, questo lo devo ammettere, ma il risultato finale è pienamente sufficiente.
Giunti alla conclusione del film non si può che rimanere perplessi su come andranno le cose da quel momento in poi. Cosa farà Kougami? E Akane? Il cinismo tipico di tale serie si ripete anche in questa occasione, dove non ci sarà mai un vero e proprio "lieto fine". Meglio così!
Tale esperienza non si può considerare deludente, anche perché le due ore di visione appassionano e non annoiano per nulla. Tuttavia non ci si può che aspettare una terza serie, che porti avanti le avventure dei nostri protagonisti. Mi sto ancora chiedendo se questo film sia stato un'occasione per salutare definitivamente Kougami (sicuramente il mio personaggio preferito) oppure un modo per riportarlo in auge in vista di chissà quale sviluppo futuro. Un quesito destinato a rimanere tale, almeno fino all'uscita di una prossima serie TV, sperando che l'attesa non sia troppo lunga.
Voto finale: 7
Un cambio di stile giustificato, che salva l'opera da una continua ripetizione. Eppure questo nuovo abito pare leggermente stretto a una storia del calibro di "Psycho-Pass".
Il sistema di controllo tipico della nazione giapponese viene finalmente esportato al di fuori dell'isola nipponica. Il futuro pare avvicinarsi sempre di più, ma per Akane Tsunemori, che conosce la vera natura di quell'immenso computer, tale futuro assume sembianze piuttosto fosche. Soprattutto se, tra i ribelli agenti in quella nazione, è stato avvistato Shinya Kougami.
Senza perdere tempo, fa le valigie e si getta in una nuova missione solitaria per catturare l'ex collega. Giunta però nel luogo prefissato, si accorge che la situazione è più critica del previsto. La popolazione vive in uno stato di estrema indigenza, oppressa dalla forza armata dittatoriale. I ribelli, che lottano per uno stato democratico, cercano in tutti i modi di migliorare quella miseria, ma non fanno che aggiungere ulteriore sofferenza. Akane riesce a partecipare a una spedizione dell'esercito, scappando nel momento opportuno per cercare di scoprire la posizione di Kougami. E, proprio nel mezzo della battaglia, ecco che avviene l'incontro tanto atteso. A cosa porterà tutto ciò?
Come già detto in precedenza, in questo film si è scelto di mutare leggermente le sembianze di "Psycho-Pass"; le indagini poliziesche non smettono del tutto, ma, rispetto a prima, si conferisce maggior spazio alle vicende militari. Molte sparatorie, droni, carri armati, mine e via dicendo; una vera e propria cacofonia di suoni ed esplosioni, in mezzo alla quale si svolgerà la vicenda principale, ovvero la rimpatriata tra Kougami e Akane, e la loro lotta contro un governo dittatoriale.
I personaggi principali saranno loro due e mutano poco dal punto di vista psicologico rispetto alle serie precedenti. Di fatto hanno già avuto modo di esprimere la propria essenza e non è questa l'occasione per introdurre qualcosa di nuovo. Per quanto riguarda i personaggi secondari, invece, ne compariranno in gran numero, alcuni già visti e altri nuovi, sebbene non riusciranno a catturare più di tanto l'attenzione. Costituiranno una bella cornice, ma niente di più. Spessore quasi inesistente e una psicologia piuttosto scontata e prevedibile. Di fatto hanno svolto adeguatamente il loro compito senza incrementare più di tanto la qualità dell'anime.
La storia si sviluppa in maniera veloce e dinamica, anche se non si potrà dire lo stesso per la realizzazione dei vari "combattimenti". La grafica è senza dubbio affascinante, ma questi ultimi appaiono alle volte lenti e artificiosi, soprattutto nei movimenti dei vari protagonisti. I molteplici discorsi costituiranno un buon contrappeso alle azioni più movimentate, aggiungendo un po' di profondità a un film che, altrimenti, non sarebbe stato diverso da molti altri.
Buone le musiche e ottimo il doppiaggio, ma, d'altra parte, "Psycho-pass" ci aveva sempre abituato a prestazioni di tutto rispetto. Anche la regia svolge un lavoro adeguato. Avrebbe potuto fare di meglio, questo lo devo ammettere, ma il risultato finale è pienamente sufficiente.
Giunti alla conclusione del film non si può che rimanere perplessi su come andranno le cose da quel momento in poi. Cosa farà Kougami? E Akane? Il cinismo tipico di tale serie si ripete anche in questa occasione, dove non ci sarà mai un vero e proprio "lieto fine". Meglio così!
Tale esperienza non si può considerare deludente, anche perché le due ore di visione appassionano e non annoiano per nulla. Tuttavia non ci si può che aspettare una terza serie, che porti avanti le avventure dei nostri protagonisti. Mi sto ancora chiedendo se questo film sia stato un'occasione per salutare definitivamente Kougami (sicuramente il mio personaggio preferito) oppure un modo per riportarlo in auge in vista di chissà quale sviluppo futuro. Un quesito destinato a rimanere tale, almeno fino all'uscita di una prossima serie TV, sperando che l'attesa non sia troppo lunga.
Voto finale: 7