Recensione
Tokyo Ghoul
7.0/10
Questo anime mi ha diviso molto nel giudicarlo. Ci sono diverse cose positive e diverse negative.
La cosa che maggiormente mi ha colpito in senso positivo è il lato, passatemi il termine, "documentaristico", vale a dire l'attenzione che è riservata alla descrizione del mondo, della vita e dei sentimenti dei ghoul. Veniamo a conoscenza ad esempio del fatto che, come gli animali, i ghoul hanno un territorio, che si organizzano in gruppi oppure agiscono singolarmente. Oppure che alcuni hanno un blocco morale che impedisce loro di uccidere le persone e preferiscono nutrirsi di cadaveri, e altri no, senza per questo essere più malvagi di altri. Addirittura scopriamo che i ghoul hanno anche famiglie, costituite con altri ghoul o con umani. Inoltre da un lato è divertente vedere come i ghoul si siano adattati per non essere riconoscibili agli umani attraverso una serie di trucchi, dall'altro lato invece ciò è piena manifestazione della loro difficoltà a integrarsi in un mondo di uomini che li considera mostri solo perché cercano di sopravvivere e nutrirsi nell'unico modo a loro possibile. "È un mondo sbagliato", viene ribadito più volte, non sono i ghoul o gli umani quelli sbagliati.
Tuttavia l'anime ha anche gravi pecche, la peggiore di tutte è la frettolosità. Nella prima decina di episodi tutto si sviluppa in modo abbastanza lento e graduale, poi improvvisamente nella nona puntata vengono imbastite le premesse di un enorme battaglia che coinvolge gruppi di ghoul e umani. Può darsi che la scelta di un ritmo del genere sia dovuta al tentativo di rispettare i ritmi del manga (ma si tratta di una supposizione, non avendo io letto il fumetto); ma, sapendo di dover costringere la narrazione in dodici episodi, forse era opportuno adeguare il ritmo, per non lasciare gli spettatori con un palmo di naso. Vengono evacuati quartieri, radunati poliziotti e ghoul, tutto lasciava pensare a qualcosa di grandioso, in cui avremmo potuto ammirare le tecniche di ghoul e umani nel combattimento e i loro poteri, e che avrebbe sconvolto l'equilibrio fragile fra le fazioni. Invece veniamo lasciati solo con una vaga idea di come continuerà la vita del protagonista, ma nulla ci viene spiegato di come terminerà questa enorme battaglia. Personalmente avrei concentrato maggiormente il caso del "gourmet", per dare un po' più di respiro alla parte finale.
Altra pecca è la censura: censurare lo splatter in un horror è paradossale, sia col metodo della messa in negativo sia attraverso l'utilizzo di "inquadrature" strategiche. Lo splatter avrebbe anzi reso il tutto più esaltante e drammatico.
Complessivamente però l'anime mi ha messo voglia di leggere il manga, e questo lo fa passare dal 6 e mezzo con cui lo valuterei a un 7.
La cosa che maggiormente mi ha colpito in senso positivo è il lato, passatemi il termine, "documentaristico", vale a dire l'attenzione che è riservata alla descrizione del mondo, della vita e dei sentimenti dei ghoul. Veniamo a conoscenza ad esempio del fatto che, come gli animali, i ghoul hanno un territorio, che si organizzano in gruppi oppure agiscono singolarmente. Oppure che alcuni hanno un blocco morale che impedisce loro di uccidere le persone e preferiscono nutrirsi di cadaveri, e altri no, senza per questo essere più malvagi di altri. Addirittura scopriamo che i ghoul hanno anche famiglie, costituite con altri ghoul o con umani. Inoltre da un lato è divertente vedere come i ghoul si siano adattati per non essere riconoscibili agli umani attraverso una serie di trucchi, dall'altro lato invece ciò è piena manifestazione della loro difficoltà a integrarsi in un mondo di uomini che li considera mostri solo perché cercano di sopravvivere e nutrirsi nell'unico modo a loro possibile. "È un mondo sbagliato", viene ribadito più volte, non sono i ghoul o gli umani quelli sbagliati.
Tuttavia l'anime ha anche gravi pecche, la peggiore di tutte è la frettolosità. Nella prima decina di episodi tutto si sviluppa in modo abbastanza lento e graduale, poi improvvisamente nella nona puntata vengono imbastite le premesse di un enorme battaglia che coinvolge gruppi di ghoul e umani. Può darsi che la scelta di un ritmo del genere sia dovuta al tentativo di rispettare i ritmi del manga (ma si tratta di una supposizione, non avendo io letto il fumetto); ma, sapendo di dover costringere la narrazione in dodici episodi, forse era opportuno adeguare il ritmo, per non lasciare gli spettatori con un palmo di naso. Vengono evacuati quartieri, radunati poliziotti e ghoul, tutto lasciava pensare a qualcosa di grandioso, in cui avremmo potuto ammirare le tecniche di ghoul e umani nel combattimento e i loro poteri, e che avrebbe sconvolto l'equilibrio fragile fra le fazioni. Invece veniamo lasciati solo con una vaga idea di come continuerà la vita del protagonista, ma nulla ci viene spiegato di come terminerà questa enorme battaglia. Personalmente avrei concentrato maggiormente il caso del "gourmet", per dare un po' più di respiro alla parte finale.
Altra pecca è la censura: censurare lo splatter in un horror è paradossale, sia col metodo della messa in negativo sia attraverso l'utilizzo di "inquadrature" strategiche. Lo splatter avrebbe anzi reso il tutto più esaltante e drammatico.
Complessivamente però l'anime mi ha messo voglia di leggere il manga, e questo lo fa passare dal 6 e mezzo con cui lo valuterei a un 7.