Recensione
Prison School
8.0/10
“Prison School” è un anime stagionale di dodici episodi di genere ecchi, commedia, scolastico e sentimentale. Si è rivelato una piacevole sorpresa; non essendo amante del genere, non ne ho apprezzato inizialmente la componente ecchi, ma grazie alle sue trovate comiche è riuscito a risollevarsi la media.
La trama è semplice, cinque ragazzi grazie a un decreto del preside possono iscriversi all’Istituto Hachimitsu, riservato solamente alle ragazze; la regola principale dell'istituto è non interagire con il sesso opposto. I ragazzi verranno continuamente derisi e subiranno maltrattamenti di ogni genere, ma a loro basterà stare in compagnia delle ragazze e magari intravedere qualcosa di più dalle loro uniformi.
La trama è semplice, saranno le trovate comiche a metà tra l'intelligente e il demenziale, equivoci, allusioni, battute... tutto ciò sarà la colonna portante dell'anime. Per chi preferisce la componente ecchi ce n'è per tutti i gusti: femdom e perversioni un po' strane, come la cara Hana e le sue situazioni non proprio casuali, che comprendono la pipì.
Il fattore che mi ha fatto accettare la componente ecchi è che è ristretta principalmente al personaggio di Meiko, donna abbondante della quale si vedrà praticamente ogni parte del corpo durante l'anime, mentre delle altre poco e niente, e questo fa sì di non infastidire chi come me non è amante del genere.
I personaggi hanno poche particolari caratteristiche che li contraddistinguono e alcuni di loro hanno uno stile "da caricatura", come Andrè e Joe, che fanno ridere solo a guardarli. Le loro fissazioni, tra cui quella di Joe per le formiche, quella di Andrè per le punizioni fisiche e quella di Gakuto per la saga dei "Tre regni" li porteranno in strane situazioni, salvataggi estremi e scene di puro fanservice.
Consiglio molto la visione di quest'anime fuori dalle righe a chi vuole un po' di comicità non banale, situazioni assurde e, perché no, belle ragazze in 2D!
La trama è semplice, cinque ragazzi grazie a un decreto del preside possono iscriversi all’Istituto Hachimitsu, riservato solamente alle ragazze; la regola principale dell'istituto è non interagire con il sesso opposto. I ragazzi verranno continuamente derisi e subiranno maltrattamenti di ogni genere, ma a loro basterà stare in compagnia delle ragazze e magari intravedere qualcosa di più dalle loro uniformi.
La trama è semplice, saranno le trovate comiche a metà tra l'intelligente e il demenziale, equivoci, allusioni, battute... tutto ciò sarà la colonna portante dell'anime. Per chi preferisce la componente ecchi ce n'è per tutti i gusti: femdom e perversioni un po' strane, come la cara Hana e le sue situazioni non proprio casuali, che comprendono la pipì.
Il fattore che mi ha fatto accettare la componente ecchi è che è ristretta principalmente al personaggio di Meiko, donna abbondante della quale si vedrà praticamente ogni parte del corpo durante l'anime, mentre delle altre poco e niente, e questo fa sì di non infastidire chi come me non è amante del genere.
I personaggi hanno poche particolari caratteristiche che li contraddistinguono e alcuni di loro hanno uno stile "da caricatura", come Andrè e Joe, che fanno ridere solo a guardarli. Le loro fissazioni, tra cui quella di Joe per le formiche, quella di Andrè per le punizioni fisiche e quella di Gakuto per la saga dei "Tre regni" li porteranno in strane situazioni, salvataggi estremi e scene di puro fanservice.
Consiglio molto la visione di quest'anime fuori dalle righe a chi vuole un po' di comicità non banale, situazioni assurde e, perché no, belle ragazze in 2D!