Recensione
Gun Dolls
7.0/10
Sono stato spinto all'acquisto di questo manga dalla copertina, davvero caratteristica e dai disegni che mi attiravano. Ho poi scoperto che si tratta di una storia divisa solo in due volumetti, ma che nonostante la brevità mi è davvero piaciuta.
Gun Dolls ha la classica impostazione d'avventura stile shonen, col protagonista, una ragazza di nome Kyoko, che semza molti preamboli (i numeri sono solo 2 come già sopracitato) si trova alle prese con alcuni strani nemici simili a marionette, e le combatte adoperando a sua volta con uno strano burattino da sembrare quasi vero, di nome Zero. Questi esseri sono chiamati Gun Dolls, bambole realistiche quanto letali. La protagonista cercherà di infiltrarsi in un castello tenebroso che ricorda le ambientazioni gotiche - darkeggianti delle più classiche storie dei vampiri, nel tentativo di fermare un uomo che a tutti gli effetti pare il "cattivo" della storia, Vendein, intenzionato a riesumare un'antica divinità dall'abisso in cui è stata confinata. Ho trovato Vendein la figura più spettacolare e affascinante di tutto il manga, un personaggio dal design intrigante e curato, che tanto ricorda un conte aristocratico dal'aria spietata e crudele.
E' molto facile dire col senno di poi che se fossero stati più numeri ci sarebbe stato più spazio alle spiegazioni di vari punti e domante rimaste irrisolte, ma se l'autore ha sviluppato la trama in questo modo credo che sia stata probabilmente una sua scelta, infatti il lavoro finale è davvero apprezzabile.
Lo consiglio soprattutto a chi non ha intenzione di gettarsi in una lettura troppo impegnativa, o a chi sta cercando qualcosa da leggere di sbrigativo e immediato, tutto il contrario di collane manga chilometriche e intricate come One piece, per intenderci (più di 60 numeri per ora O_o). Ammetto di essere tuttavia un amante delle saghe lunghe e piene di colpi di scena, e spero davvero in un futuro di risentire il nome di Kenjiro in un seguito di Gun Dolls, perchè (anche se poco probabile) la conclusione di questo manga lascia parecchi spunti per un seguito e molte porte aperte.
Gun Dolls ha la classica impostazione d'avventura stile shonen, col protagonista, una ragazza di nome Kyoko, che semza molti preamboli (i numeri sono solo 2 come già sopracitato) si trova alle prese con alcuni strani nemici simili a marionette, e le combatte adoperando a sua volta con uno strano burattino da sembrare quasi vero, di nome Zero. Questi esseri sono chiamati Gun Dolls, bambole realistiche quanto letali. La protagonista cercherà di infiltrarsi in un castello tenebroso che ricorda le ambientazioni gotiche - darkeggianti delle più classiche storie dei vampiri, nel tentativo di fermare un uomo che a tutti gli effetti pare il "cattivo" della storia, Vendein, intenzionato a riesumare un'antica divinità dall'abisso in cui è stata confinata. Ho trovato Vendein la figura più spettacolare e affascinante di tutto il manga, un personaggio dal design intrigante e curato, che tanto ricorda un conte aristocratico dal'aria spietata e crudele.
E' molto facile dire col senno di poi che se fossero stati più numeri ci sarebbe stato più spazio alle spiegazioni di vari punti e domante rimaste irrisolte, ma se l'autore ha sviluppato la trama in questo modo credo che sia stata probabilmente una sua scelta, infatti il lavoro finale è davvero apprezzabile.
Lo consiglio soprattutto a chi non ha intenzione di gettarsi in una lettura troppo impegnativa, o a chi sta cercando qualcosa da leggere di sbrigativo e immediato, tutto il contrario di collane manga chilometriche e intricate come One piece, per intenderci (più di 60 numeri per ora O_o). Ammetto di essere tuttavia un amante delle saghe lunghe e piene di colpi di scena, e spero davvero in un futuro di risentire il nome di Kenjiro in un seguito di Gun Dolls, perchè (anche se poco probabile) la conclusione di questo manga lascia parecchi spunti per un seguito e molte porte aperte.
