Recensione
Alive
7.0/10
Plot: Tenshu Yashiro si ritrova ad attendere il momento della propria esecuzione capitale in carcere, reo di avere ucciso ben cinque persone.
Tuttavia non è la pena di morte ad attenderlo: diventerà una cavia per un esperimento atto a trasferire l'essenza di un entità malefica da un corpo all'altro.
Giudizio: Alive! è un one-shot discretamente congegnato da Tsutomu Takahashi (già autore della miniserie Skyhigh e di Sidooh).
Il protagonista ci viene presentato inizialmente come un detenuto benvoluto dagli altri carcerati e dal personale di detenzione, tanto da far nascere nel lettore, per breve tempo, il dubbio sulla sua possibile innocenza.
Il ritmo del manga è molto buono e appassionante. La sequenza delle tavole che ci viene presentata fa scorrere senza problemi la lettura; il disegno di Tsutomi Takahashi è, come al solito, grezzo e adatto alle tematiche che vengono raccontate.
L'unica critica che si può veramente muovere a questo one-shot si riguarda degli aspetti del plot di base: se all'inizio si è incuriositi dall'esperimento a cui viene sottoposto Yashiro, cosa che fa incollare gli occhi al volume per tutta la lettura, ben presto ci si ritrova con l'amaro in bocca per alcune spiegazioni estremamente bizzarre e confusionarie (come ad esempio la spiegazione sull'origine dell'entità maligna, non è ben chiara la relazione tra l'aggressività di questa entità e la sua origine, oppure la modalità di trasferimento da un corpo all'altro), tanto da far credere di essere solo un pretesto per l'autore di mostrare le proprie doti grafiche e un bad ending molto carino ma limitato da una seconda meta' volume forse fin troppo veloce, a discapito anche dei pochi personaggi che a fine volume risultano essere scivolati via nella lettura, lasciando un ricordo di buone potenzialità insieme a un senso di abbozzamento molto fastidioso (d'altronde un one shot non può permettersi una enorme mole di lavoro su ogni singolo personaggio).
Uno dei limiti di quest'opera è la staticità delle scene. Sembra quasi che l'espressione non sia abbastanza, che manchi qualcosa; e non perché la regia sia stata concepita male o le situazioni presentate siano state rese in modo infido: semplicemente, se fosse stato animato, avrebbe guadagnato un ritmo scorrevole molto più appassionante.
Si tratta tuttavia di un discreto one shot per gli amanti di opere seinen, grazie a un ottimo ritmo, un concept di base abbastanza interessante, ma che poteva essere realizzato meglio, insieme a disegni di buon livello. Consigliato per chi vuole una lettura breve ma intensa, senza dimenticare i limiti narrativi che un one shot può presentare. Se piace questo titolo, consiglio anche SkyHigh dello stesso autore.
Voto: 7,5/10
Tuttavia non è la pena di morte ad attenderlo: diventerà una cavia per un esperimento atto a trasferire l'essenza di un entità malefica da un corpo all'altro.
Giudizio: Alive! è un one-shot discretamente congegnato da Tsutomu Takahashi (già autore della miniserie Skyhigh e di Sidooh).
Il protagonista ci viene presentato inizialmente come un detenuto benvoluto dagli altri carcerati e dal personale di detenzione, tanto da far nascere nel lettore, per breve tempo, il dubbio sulla sua possibile innocenza.
Il ritmo del manga è molto buono e appassionante. La sequenza delle tavole che ci viene presentata fa scorrere senza problemi la lettura; il disegno di Tsutomi Takahashi è, come al solito, grezzo e adatto alle tematiche che vengono raccontate.
L'unica critica che si può veramente muovere a questo one-shot si riguarda degli aspetti del plot di base: se all'inizio si è incuriositi dall'esperimento a cui viene sottoposto Yashiro, cosa che fa incollare gli occhi al volume per tutta la lettura, ben presto ci si ritrova con l'amaro in bocca per alcune spiegazioni estremamente bizzarre e confusionarie (come ad esempio la spiegazione sull'origine dell'entità maligna, non è ben chiara la relazione tra l'aggressività di questa entità e la sua origine, oppure la modalità di trasferimento da un corpo all'altro), tanto da far credere di essere solo un pretesto per l'autore di mostrare le proprie doti grafiche e un bad ending molto carino ma limitato da una seconda meta' volume forse fin troppo veloce, a discapito anche dei pochi personaggi che a fine volume risultano essere scivolati via nella lettura, lasciando un ricordo di buone potenzialità insieme a un senso di abbozzamento molto fastidioso (d'altronde un one shot non può permettersi una enorme mole di lavoro su ogni singolo personaggio).
Uno dei limiti di quest'opera è la staticità delle scene. Sembra quasi che l'espressione non sia abbastanza, che manchi qualcosa; e non perché la regia sia stata concepita male o le situazioni presentate siano state rese in modo infido: semplicemente, se fosse stato animato, avrebbe guadagnato un ritmo scorrevole molto più appassionante.
Si tratta tuttavia di un discreto one shot per gli amanti di opere seinen, grazie a un ottimo ritmo, un concept di base abbastanza interessante, ma che poteva essere realizzato meglio, insieme a disegni di buon livello. Consigliato per chi vuole una lettura breve ma intensa, senza dimenticare i limiti narrativi che un one shot può presentare. Se piace questo titolo, consiglio anche SkyHigh dello stesso autore.
Voto: 7,5/10