Recensione
Moe Kare!!
6.0/10
Cercherò di essere buona perchè dopotutto è un'opera di debutto di Go Ikeyamada ma, se devo essere sincera, do la sufficienza solamente per due motivi:
- Per i disegni molto belli e curati;
- Perchè l'autrice è una principiante;
E basta. Infatti, se non fosse stata un'opera di debutto, avrei dato senza tante storie un 5 per soli i disegni che si salvavano. Perchè? La risposta signori miei è molto semplice: anche se si sta per fare un'opera di debutto, l'impegno bisogna metterlo (e non solo nei disegni), cosa che Go Ikeyamada non ha per nulla fatto. Si è limitata a raccontare la solita storia smut dal tipico triangolino amoroso con personaggi stereotipati e nulla più.
Hikaru Wakamiya passa tutto il tempo a leggere shoujo manga ed è un quindicenne sbadata e timida, dalla lacrime facile (ma mooolto facile) che è in cerca di un ragazzo in grado di proteggerla. E un giorno viene baciata da un ragazzo dall'aria un po' strana che lei chiama "Principe perverso", e che farà di tutto per conquistarla mentre lei, in cuor suo, ama un altro ragazzo.
La trama, diciamocelo, è piatta a non finire e nasconde moltissimi difetti ma anche pregi, questo è vero. Ma partiamo coi pregi. La storia procede, inaspettatamente, in modo veloce e rapido, ma il tutto fa sembrare paradossale la trama, e nell'arco di nemmeno 80 pagine, vediamo che la nostra cara amica Hikaru si è già innamorata del suo amato principe perverso. Ma tutto sommato anche se il filo della trama è paradossale, va veloce e non annoia.
I disegni si salvano. Sono molto belli e curati e si vede che la Ikeyamada si è impegnata parecchio anche se c'è un vero e proprio abuso dello stile chibi.
Tirando le somme è una storiellina simpatica ma per nulla impegnativa, e a tratti anche abbastanza banale, e da questo si capisce che è un'opera di debutto.
Riprovaci Ikeyamada!
- Per i disegni molto belli e curati;
- Perchè l'autrice è una principiante;
E basta. Infatti, se non fosse stata un'opera di debutto, avrei dato senza tante storie un 5 per soli i disegni che si salvavano. Perchè? La risposta signori miei è molto semplice: anche se si sta per fare un'opera di debutto, l'impegno bisogna metterlo (e non solo nei disegni), cosa che Go Ikeyamada non ha per nulla fatto. Si è limitata a raccontare la solita storia smut dal tipico triangolino amoroso con personaggi stereotipati e nulla più.
Hikaru Wakamiya passa tutto il tempo a leggere shoujo manga ed è un quindicenne sbadata e timida, dalla lacrime facile (ma mooolto facile) che è in cerca di un ragazzo in grado di proteggerla. E un giorno viene baciata da un ragazzo dall'aria un po' strana che lei chiama "Principe perverso", e che farà di tutto per conquistarla mentre lei, in cuor suo, ama un altro ragazzo.
La trama, diciamocelo, è piatta a non finire e nasconde moltissimi difetti ma anche pregi, questo è vero. Ma partiamo coi pregi. La storia procede, inaspettatamente, in modo veloce e rapido, ma il tutto fa sembrare paradossale la trama, e nell'arco di nemmeno 80 pagine, vediamo che la nostra cara amica Hikaru si è già innamorata del suo amato principe perverso. Ma tutto sommato anche se il filo della trama è paradossale, va veloce e non annoia.
I disegni si salvano. Sono molto belli e curati e si vede che la Ikeyamada si è impegnata parecchio anche se c'è un vero e proprio abuso dello stile chibi.
Tirando le somme è una storiellina simpatica ma per nulla impegnativa, e a tratti anche abbastanza banale, e da questo si capisce che è un'opera di debutto.
Riprovaci Ikeyamada!