Recensione
High School Debut
7.0/10
Effettivamente non tutto il manga è da 7 come voto, parte con un 8-9 ma va via via a scadere ed alla fine, facendo una buona media, si arriva a 7, ma l'idea di partenza è veramente bella.
Haruna non è la classica ragazzina indifesa dalla frignata facile per i taglietti fatti con la carta o perchè il vicino di banco l'ha guardata storta, è una sportiva appassionata che si è resa conto che "fare il maschiaccio" per anni e anni, eccellendo in uno sport, isola dal normale ambiente femminile di un'adolescente.
Haruna ha una muscolatura sviluppata, è atleticissima, ha i capelli corti e sta da schifo con le gonne classiche tutte fronzoli e merletti. Il suo desiderio di essere come le altre ragazze, di avere il fidanzato, e di provare l'ebrezza di essere corteggiata, sono sogni che ai suoi occhi appaiono impossibili, in quanto il mondo maschile sembra vederla come un "ragazzo" sul campo da gioco e come una brutta ragazza fuori da questo.
Un incontro scontro con Yoh, affascinante ragazzo del secondo anno, corteggiatissimo e ammiratissimo, le apre un mondo di idee su come poter essere istruita e diventare anche lei apprezzabile.
Secondo me molto importante il fatto che Yoh non è il tipico bel ragazzo che nemmeno guarderebbe Haruna, è il tipico "scavolato" attraente che, anche se ha un carattere odioso, viene venerato lo stesso per il suo aspetto.
Ritengo che fin qui l'autrice abbia messo in piedi una storia graziosa e il voto tendeva a nove.
Yoh spiega ad Haruna, in soldoni, che non può essere come quelle che vestono tutti fronzoli merletti e scollature, perchè non ha la struttura e lo stile, ma ha un suo stile, lo stile da maschiaccio, ma è comunque uno stile ed è così che le riporta il guardaroba nei ranghi del suo essere, quindi magliettone da ragazzo, pantaloni e gonne sportive e comode.
La storia prosegue con l'apprendimento di Haruna fino all'innamoramento di Yoh, ricambiato, e da questo punto in poi dopo che i due diventano ufficialmente ragazzo e ragazza la storia inizia a uniformarsi allo standard, solite vicende, solito evento di gelosia classico; unico momento intrigante è la fase con l'amico di infanzia di Yoh, dove effettivamente si affronta il problema dell'amicizia messa a rischio nel caso l'amico si dichiarasse.
Nel momento dell'omologazione con i canoni dei soliti shojo diventa una pizza, non c'è più il divertimento di scoprire i carattere dei personaggi, gli eventi sono banalmente canonici e ci si ritrova davanti alla solita minestra, il che è un peccato perchè il modo in cui ha presentato la situazione iniziata faceva sperare in tutt'altro, cosa che comunque non sminuisce il tutto, resta un buon manga, visto poi il genere.
Sotto il profilo tecnico posso dire che i disegni sono graziosi, il tratto dell'autrice non è fastidioso anzi è fluido e piacevole, anche se a volte il tutto sembra molto statico, nel complesso non è brutto, pregevole il fatto che la protagonista con i vestiti larghi non risulti una bomba sexy, solo una ragazza vestita sportiva.
Che dire lo consiglio senza dubbio, nonostante la possibile delusione entro la fine.
Haruna non è la classica ragazzina indifesa dalla frignata facile per i taglietti fatti con la carta o perchè il vicino di banco l'ha guardata storta, è una sportiva appassionata che si è resa conto che "fare il maschiaccio" per anni e anni, eccellendo in uno sport, isola dal normale ambiente femminile di un'adolescente.
Haruna ha una muscolatura sviluppata, è atleticissima, ha i capelli corti e sta da schifo con le gonne classiche tutte fronzoli e merletti. Il suo desiderio di essere come le altre ragazze, di avere il fidanzato, e di provare l'ebrezza di essere corteggiata, sono sogni che ai suoi occhi appaiono impossibili, in quanto il mondo maschile sembra vederla come un "ragazzo" sul campo da gioco e come una brutta ragazza fuori da questo.
Un incontro scontro con Yoh, affascinante ragazzo del secondo anno, corteggiatissimo e ammiratissimo, le apre un mondo di idee su come poter essere istruita e diventare anche lei apprezzabile.
Secondo me molto importante il fatto che Yoh non è il tipico bel ragazzo che nemmeno guarderebbe Haruna, è il tipico "scavolato" attraente che, anche se ha un carattere odioso, viene venerato lo stesso per il suo aspetto.
Ritengo che fin qui l'autrice abbia messo in piedi una storia graziosa e il voto tendeva a nove.
Yoh spiega ad Haruna, in soldoni, che non può essere come quelle che vestono tutti fronzoli merletti e scollature, perchè non ha la struttura e lo stile, ma ha un suo stile, lo stile da maschiaccio, ma è comunque uno stile ed è così che le riporta il guardaroba nei ranghi del suo essere, quindi magliettone da ragazzo, pantaloni e gonne sportive e comode.
La storia prosegue con l'apprendimento di Haruna fino all'innamoramento di Yoh, ricambiato, e da questo punto in poi dopo che i due diventano ufficialmente ragazzo e ragazza la storia inizia a uniformarsi allo standard, solite vicende, solito evento di gelosia classico; unico momento intrigante è la fase con l'amico di infanzia di Yoh, dove effettivamente si affronta il problema dell'amicizia messa a rischio nel caso l'amico si dichiarasse.
Nel momento dell'omologazione con i canoni dei soliti shojo diventa una pizza, non c'è più il divertimento di scoprire i carattere dei personaggi, gli eventi sono banalmente canonici e ci si ritrova davanti alla solita minestra, il che è un peccato perchè il modo in cui ha presentato la situazione iniziata faceva sperare in tutt'altro, cosa che comunque non sminuisce il tutto, resta un buon manga, visto poi il genere.
Sotto il profilo tecnico posso dire che i disegni sono graziosi, il tratto dell'autrice non è fastidioso anzi è fluido e piacevole, anche se a volte il tutto sembra molto statico, nel complesso non è brutto, pregevole il fatto che la protagonista con i vestiti larghi non risulti una bomba sexy, solo una ragazza vestita sportiva.
Che dire lo consiglio senza dubbio, nonostante la possibile delusione entro la fine.