Recensione
La storia segue la vita del protagonista da cui il manga prende il nome, Chong Mok.
Mok è di nobili origini e fin da piccolo, in quanto ultimo sciamano, è stato capace di vedere gli spiriti ed in particolare ha stretto un'amicizia con Han, una fantasma senza piedi che all'apparenza sembra un nobile occidentale. Mok inoltre è seguito da quattro divinità che hanno il compito di proteggerlo: i nobili Drago, Tigre, Capra e Bufalo. La storia tratta da vicino l'occidentalizzazione della Corea, la sua annessione al Giappone e il conseguente abbandono delle vecchie divinità.
Quindi Mok, molto attaccato alle tradizioni che vincolano i nobili, dovrà affrontare un nuovo mondo e altrettanto dovranno fare i suoi spiriti guida che vedranno i loro poteri divenire sempre più deboli tanto quanto gli uomini si fanno più indipendenti verso le antiche divinità. In questo scenario si risveglierà la vera natura di Mok, che porterà scompiglio nell'ormai debole mondo degli spiriti.
L'opera tratta da vicino la storia e la cultura coreana e questo è sia un bene, perché impreziosisce le vicende, ma anche un male, dato che la cultura coreana è estranea alla maggior parte delle persone, rendendo l'opera complicata e poco comprensibile. È, quindi, un'opera impegnativa che potrebbe non piacere ai nuovi lettori, ma che potrebbe appagare i veterani.
L'edizione Panini prevede una sovracopertina ma non le pagine a colori, ed è un peccato perché il tratto dell'autore chiaro e pulito si rivela particolarmente piacevole in alcune copertine, al punto che viene voglia di vedere altra immagini a colori.
Mok è di nobili origini e fin da piccolo, in quanto ultimo sciamano, è stato capace di vedere gli spiriti ed in particolare ha stretto un'amicizia con Han, una fantasma senza piedi che all'apparenza sembra un nobile occidentale. Mok inoltre è seguito da quattro divinità che hanno il compito di proteggerlo: i nobili Drago, Tigre, Capra e Bufalo. La storia tratta da vicino l'occidentalizzazione della Corea, la sua annessione al Giappone e il conseguente abbandono delle vecchie divinità.
Quindi Mok, molto attaccato alle tradizioni che vincolano i nobili, dovrà affrontare un nuovo mondo e altrettanto dovranno fare i suoi spiriti guida che vedranno i loro poteri divenire sempre più deboli tanto quanto gli uomini si fanno più indipendenti verso le antiche divinità. In questo scenario si risveglierà la vera natura di Mok, che porterà scompiglio nell'ormai debole mondo degli spiriti.
L'opera tratta da vicino la storia e la cultura coreana e questo è sia un bene, perché impreziosisce le vicende, ma anche un male, dato che la cultura coreana è estranea alla maggior parte delle persone, rendendo l'opera complicata e poco comprensibile. È, quindi, un'opera impegnativa che potrebbe non piacere ai nuovi lettori, ma che potrebbe appagare i veterani.
L'edizione Panini prevede una sovracopertina ma non le pagine a colori, ed è un peccato perché il tratto dell'autore chiaro e pulito si rivela particolarmente piacevole in alcune copertine, al punto che viene voglia di vedere altra immagini a colori.