Recensione
Guin Saga
7.0/10
Recensione di Dragon_slayer
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Guin Saga è un manga basato su una serie di romanzi di Kaoru Kurimoto (che si è recentemente spenta per via di un cancro), la storia è un fantasy di ambientazione medioevale europea che tanta fortuna hanno in Giappone (Claymore, ma anche Berserk per citare alcuni manga con caratteristiche simili).
Input: banale, più banale non si può nemmeno se lo volessi ma questo manga è basato su una serie di romanzi scritto 30 anni fa ed allora non c'era la Tolkien-mania e non tutti i fantasy avevano come base quella (ora super-spoiler per chi non lo ha letto). Principessa e principe il cui padre è stato ammazzato davanti ai loro occhi cercano vendetta, arriva il principe azzurro che li salva da sgherri (chiamati anche personaggi filler di Naruto) ma... sorpresa, il principe azzurro non cavalca un cavallo bianco, non uccide i nemici con il pensiero ma ha un testa di leopardo e non si ricorda le sue origini e il motivo della forma della sua testa (questo è Guin). Quindi mi sento di perdonare l'input banale perché il manga non può che seguire le direttive del romanzo.
Sviluppo: anche questo per chi mastica i fantasy è banale-banalotto e da la sensazione di già visto, se non fosse che il protagonista non è Gatsu di Berserk, non è Rufy di OP, non è una qualunque protagonista di shonen che batte l'esercito con la mossa super-potente, è un uomo (con la testa di leopardo) forte ma pur sempre un uomo, se deve fuggire, fugge, se deve combattere, combatte.
Note stonate: una eccessiva ricerca nel mettere elementi di romance nella relazione fratello-sorella. Capisco che si vogliano bene, ma non c'è bisogno di tante manfrine, poiché risultato è poco apprezzabile e non ben giustificabile. Peccato anche per l'incostanza nel disegnare Guin: una volta appare curatissimo, la volta dopo solo abbozzato.
Note liete: queste sono tante, troppe; metto solo le principali, leggendolo ti sembra di leggere un libro fantasy con le illustrazioni di lato, i dialoghi scorrono, li leggi e li assorbi in una occhiata; il disegno è stupendo, dettagliato (tranne per Guin, come già detto), accurato ti fa capire le sensazioni dei personaggi e i sentimenti di quella particolare scena.
Edizione Panini: da dimenticare! La maggior larghezza delle pagine favorisce lo stile di disegno e il manga, purtroppo questa è l'unica nota lieta; 4.30 euro per l'edizione sottiletta mi pare eccessivo, la colla è la solita della Panini che dura circa 6 settimane e le pagine ti lasciano le mani così sporche che devi usare l'acido per pulirle. Fortunatamente non ci sono errori di lettering o pagine tagliate male.
Trovo questo manga un esperimento molto interessante e degno di gran considerazione ma, secondo me, non sfrutta le occasioni che la trama crea: è splendido, ma la scelta di non puntare su atmosfere dark è infelice poiché impedisce al lettore di “immergersi” completamente nella storia. Voto 7 ed è un peccato perché poteva essere molto di più.
Input: banale, più banale non si può nemmeno se lo volessi ma questo manga è basato su una serie di romanzi scritto 30 anni fa ed allora non c'era la Tolkien-mania e non tutti i fantasy avevano come base quella (ora super-spoiler per chi non lo ha letto). Principessa e principe il cui padre è stato ammazzato davanti ai loro occhi cercano vendetta, arriva il principe azzurro che li salva da sgherri (chiamati anche personaggi filler di Naruto) ma... sorpresa, il principe azzurro non cavalca un cavallo bianco, non uccide i nemici con il pensiero ma ha un testa di leopardo e non si ricorda le sue origini e il motivo della forma della sua testa (questo è Guin). Quindi mi sento di perdonare l'input banale perché il manga non può che seguire le direttive del romanzo.
Sviluppo: anche questo per chi mastica i fantasy è banale-banalotto e da la sensazione di già visto, se non fosse che il protagonista non è Gatsu di Berserk, non è Rufy di OP, non è una qualunque protagonista di shonen che batte l'esercito con la mossa super-potente, è un uomo (con la testa di leopardo) forte ma pur sempre un uomo, se deve fuggire, fugge, se deve combattere, combatte.
Note stonate: una eccessiva ricerca nel mettere elementi di romance nella relazione fratello-sorella. Capisco che si vogliano bene, ma non c'è bisogno di tante manfrine, poiché risultato è poco apprezzabile e non ben giustificabile. Peccato anche per l'incostanza nel disegnare Guin: una volta appare curatissimo, la volta dopo solo abbozzato.
Note liete: queste sono tante, troppe; metto solo le principali, leggendolo ti sembra di leggere un libro fantasy con le illustrazioni di lato, i dialoghi scorrono, li leggi e li assorbi in una occhiata; il disegno è stupendo, dettagliato (tranne per Guin, come già detto), accurato ti fa capire le sensazioni dei personaggi e i sentimenti di quella particolare scena.
Edizione Panini: da dimenticare! La maggior larghezza delle pagine favorisce lo stile di disegno e il manga, purtroppo questa è l'unica nota lieta; 4.30 euro per l'edizione sottiletta mi pare eccessivo, la colla è la solita della Panini che dura circa 6 settimane e le pagine ti lasciano le mani così sporche che devi usare l'acido per pulirle. Fortunatamente non ci sono errori di lettering o pagine tagliate male.
Trovo questo manga un esperimento molto interessante e degno di gran considerazione ma, secondo me, non sfrutta le occasioni che la trama crea: è splendido, ma la scelta di non puntare su atmosfere dark è infelice poiché impedisce al lettore di “immergersi” completamente nella storia. Voto 7 ed è un peccato perché poteva essere molto di più.