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6.0/10
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L'inizio del manga sembra dei più banali: due coppie di gemelli, Nae e Moe Osawa e Ken e Takeshi frequentano lo stesso liceo, hanno un legame affettivo molto stretto e si frequentano anche al di fuori degli impegni scolastici. Moe e Ken sono fidanzati felicemente da un po' di tempo. Nae, quando viene a conoscenza che la sorella Moe sapeva del suo segreto amore per Ken, si arrabbia e litiga con lei. Nemmeno il tempo di fare la pace che il giorno dopo Moe muore in un incidente stradale, e da qui la storia inizia a degenerare perché... niente è come sembra.

Sono stata indecisa sul voto da dargli perché in realtà questo manga non mi è piaciuto, sembra lontano dallo stile della sensei, come se si fosse forzata a disegnarlo senza però amarlo e capirlo in profondità. Amo la sensei, ma questa storia l'ho trovata, a differenza delle sue altre opere, molto "artificiale". In alcuni frangenti è molto emozionante ed i sentimenti sono vibranti trasmettendo al lettore miriadi di riflessioni, di incognita, di lacrime e batticuori. Mentre in alcuni altri è totalmente inverosimile. Una cosa a suo favore, almeno per me, è che non sono riuscita a capire subito il finale, cosa che ormai mi succede spessissimo quando leggo uno shoujo. Dopo molti colpi di scena ti chiedi se davvero il lieto fine possa aggiustare tutto ed il sorriso ritornare. La morale di questo manga, a mio avviso, si può riassumere in poche parole: il dolore, anche per la perdita di qualcuno, può affievolirsi, non scomparirà mai ma forse diverrà dolce e non pungerà né martorierà affannosamente il tuo cuore. Il corpo umano riesce ad affrontare qualsiasi cosa, siamo delle macchine perfette e possiamo farcela a superare qualsiasi cosa.