Recensione
La Rivoluzione francese e il susseguente periodo napoleonico sono il periodo storico forse più intrigante dell'era Moderna, se si pensa poi ai suoi risvolti nelle epoche successive. Si dice che il Mondo odierno sia figlio della Rivoluzione, e questo, se si pone l'occhio alla nascita dei moderni partiti politici, all'idea di democrazia e uguaglianza, al concetto di Nazione/Stato ma anche a quello di Europa intesa come unione di tanti stati, non può essere che giudicato vero. Faccio questa lunga premessa anche per far capire la complessità che tale periodo storico comporta, gli intrighi politici, le fazioni contrapposte e le alleanze nazionali e internazionali sono quanto di più ostico uno studente possa ricordare. Una difficoltà che molti testi giudicati seri e appropriati non riescono a diminuire nonostante le tante pagine e il fior fiore di studiosi che ci collaborano; invece nel manga Eroica di questa difficoltà non sembra esserci traccia, tanta è la scioltezza con cui questi argomenti sono trattati pur non tralasciando nessun particolare importante. Io, da laureato in Storia moderna con tesi sul periodo napoleonico, non posso che rimanere esterrefatto davanti a quest'opera, a cui mi ero accostato con scetticismo dato il fatto che il personaggio Napoleone e il suo tempo sono stati più volte oggetto di trasposizioni cinematografiche e editoriali il cui risultato quasi sempre risultava essere negativo per vari motivi che non starò qui ad elencare.
In Eroica invece Napoleone è lui davvero, un uomo di genio e dalla smisurata ambizione che in un periodo storico favorevole si trova ad essere il protagonista dei suoi tempi, con tutto l'odio e l'amore che questo può comportare negli altri uomini. Non si cade però nell'errore di incentrare la trama solo sulla figura di Bonaparte, bensì vengono mostrati i caratteri, gli intrighi e gli amori di personaggi fondamentali che caratterizzarono la tumultuosa vita politica di quel periodo: da Barras al principe di Talleyrand fino a Fauchè, senza dimenticare la figura di Josephine.
Quest'ultima viene dipinta con tutte le sfaccettature che ne contraddistinsero la vita, arrampicatrice subdola e infedele prima, donna innamorata poi, quando ormai Napoleone non provava più per lei gli stessi sentimenti.
Dal punto di vista della trama e della veridicità storica non posso quindi che fare i miei complimenti a Riyoko Ikeda, l'autrice che per molto tempo aveva accantonato questo progetto per documentarsi e compiere un lavoro degno della fama di Versailles No bara.
Anche dal punto di vista del disegno, e qui mi sia concesso un giudizio anche se da profano, la Ikeda rende giustizia alla storia, illustrando minuziosamente vestiti, uniformi e acconciature dell'epoca e scegliendo di non alterare più di tanto le figure dei personaggi, che risultano verosimili ai dipinti dell'epoca.
Senza dilungarmi ulteriormente non posso che dare 9 a quest'opera che, oltre ad essere molto bella esteticamente (complimenti anche all'edizione italiana, il cui formato risulta essere veramente di ottimo livello), ti avvince e ti fa arrivare soddisfatto fino all'ultima pagina con il rammarico di dover aspettare ancora un po' di giorni il volume successivo.
In Eroica invece Napoleone è lui davvero, un uomo di genio e dalla smisurata ambizione che in un periodo storico favorevole si trova ad essere il protagonista dei suoi tempi, con tutto l'odio e l'amore che questo può comportare negli altri uomini. Non si cade però nell'errore di incentrare la trama solo sulla figura di Bonaparte, bensì vengono mostrati i caratteri, gli intrighi e gli amori di personaggi fondamentali che caratterizzarono la tumultuosa vita politica di quel periodo: da Barras al principe di Talleyrand fino a Fauchè, senza dimenticare la figura di Josephine.
Quest'ultima viene dipinta con tutte le sfaccettature che ne contraddistinsero la vita, arrampicatrice subdola e infedele prima, donna innamorata poi, quando ormai Napoleone non provava più per lei gli stessi sentimenti.
Dal punto di vista della trama e della veridicità storica non posso quindi che fare i miei complimenti a Riyoko Ikeda, l'autrice che per molto tempo aveva accantonato questo progetto per documentarsi e compiere un lavoro degno della fama di Versailles No bara.
Anche dal punto di vista del disegno, e qui mi sia concesso un giudizio anche se da profano, la Ikeda rende giustizia alla storia, illustrando minuziosamente vestiti, uniformi e acconciature dell'epoca e scegliendo di non alterare più di tanto le figure dei personaggi, che risultano verosimili ai dipinti dell'epoca.
Senza dilungarmi ulteriormente non posso che dare 9 a quest'opera che, oltre ad essere molto bella esteticamente (complimenti anche all'edizione italiana, il cui formato risulta essere veramente di ottimo livello), ti avvince e ti fa arrivare soddisfatto fino all'ultima pagina con il rammarico di dover aspettare ancora un po' di giorni il volume successivo.