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8.0/10
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Misao Harada fin da quando era bambina viene considerata strana, maldestra, e ad alcuni fa anche un po' paura perché la si vede spesso impalata a fissare il vuoto. La verità è che ha sempre avuto la facoltà di vedere creature che i normali esseri umani considerano solo leggende, e questi si sono mostrati sempre alquanto dispettosi nei suoi confronti, ma adesso che sta per compiere sedici anni sembrano essere aumentati a dismisura e diventati più cattivi, crudeli: come mai? Misao, prigioniera del ricordo sfocato del suo primo innamorato, desidererebbe solo una storia d'amore da favola come tutte le liceali, e crede d'averla finalmente trovata quando l'affascinante senpai del club di tennis le chiede di diventare la sua ragazza: un sogno infranto quando lui tenta di tagliarle la gola ed in suo soccorso giunge un misterioso e bellissimo ragazzo... Alato!
Si viene così a scoprire che il dono di Misao è raro e particolare: le ragazze come lei, conosciute nel mondo di spiriti e demoni come "ragazze senka" (pesca, dall'odore e sapore che ricordano), hanno la capacità di allungare la vita a chi beve il loro sangue, conferire l'immortalità a chi ne divora le carni, donare prosperità al clan che le accoglierà come spose del capo. Ecco perché al compimento del sedicesimo anno la caccia alla ragazza senka viene dichiarata aperta: chi sarà a conquistare il cuore ed aggiudicarsi il corpo della prescelta? Kyo, il capo-clan dei Tengu che afferma di essere quello stesso bambino di cui si era innamorata e a cui aveva promesso di aspettare che tornasse a prenderla, o la scaltra guida del clan delle Volpi?
Una commedia romantica tinta di rosso, il rosso del sangue che scorrerà copioso fra nemici e rivali di tutte le razze.

Al sentir parlare di demone-corvo e di una ragazza speciale conosciutisi da bambini e poi costretti a separarsi per incontrarsi nuovamente nella primavera della vita, potrebbe venire in mente un'altra serie con la stessa tipologia di personaggi: Love Monster, di Riko Miyagi. A parte la natura dei protagonisti e la presenza di diversi clan demoniaci, le similitudini si fermano qui: Black Bird si sviluppa in maniera più intelligente e accattivante, lasciando spazio non solo alla storia d'amore dei protagonisti, che una volta decollata, fortunatamente senza troppe manfrine e inutili o ripetitivi equivoci insopportabili, deve far fronte a pericoli e problemi, ma anche a tutti gli altri personaggi.
Black Bird è l'ultimo lavoro di Kanoko Sakurakouji nonché la sua prima serie lunga, si avvale di un cast prevalentemente maschile i cui rappresentanti sono tutti di bellissimo aspetto e che danzano, come protagonisti, antagonisti e comprimari, attorno a una protagonista che non ha qualità speciali, se non quella di essere la ragazza senka. La caratterizzazione di Misao è semplice, si tratta di un'adolescente piuttosto ingenua e facilmente manipolabile, il cui gran cuore è apprezzato da alcuni ed usato a proprio vantaggio da altri; ha la lacrima facile, sono forse più le scene in cui la vediamo piangere, per un motivo o un altro, ma associando questa caratteristica alle varie sfortune, spesso rese in chiave comica, che le capitano, ed alle iniziative coraggiose in cui si lancia - nonostante finisca per mettersi nei guai - l'autrice è riuscita a non renderla irritante ma, piuttosto, abbastanza simpatica. Più interessanti le psicologie dei numerosi personaggi maschili, perfino i più piccoli, e le storie che li legano fra loro, piuttosto che a Misao: si capisce fin da subito che hanno da raccontare molto più di quanto viene esposto nelle loro prime apparizioni, e ciò che viene poco a poco svelato rende la trama sempre più intrigante, per cui si aspetta con piacere e trepidazione di poterne leggere il seguito.
Dopo le prime vicende nel mondo degli umani l'azione si sposterà anche nella dimensione abitata dai demoni, portando quindi alla luce numerosi intrighi, oltre che riferimenti a diverse leggende popolari.

Alcune classificazioni includono Black Bird nella categoria "smut", ma non è corretto considerarlo propriamente tale: la protagonista si trova soggetta alle avances dell'aspirante consorte che, come sottolineano spesso ironicamente lui stesso ed i suoi seguaci, è nel pieno del vigore giovanile, ma il tutto si può ricondurre prevalentemente a verbali provocazioni scherzose, con la comparsa di qualche palpatina altrettanto giocosa ed i peculiari metodi utilizzati da Kyo per guarire le ferite di Misao, atteggiamenti inseriti di solito dall'autrice come chiave per alleggerire l'atmosfera dopo un passaggio doloroso o drammatico, in ogni caso non si incontrano mai immagini esplicite, gestualità offensive, irrispettose, eccessive, di cattivo gusto o inappropriate. Anzi, si finisce per parteggiare per il povero Kyo, che viene preso a sonori ceffoni ancor prima di aver pensato di allungare una mano o tentare un bacio!

La bellezza del tratto in questa serie non si limita alle fisionomie dei personaggi, ma anche alla scelta di come abbigliarli ed alla cura particolare dedicata alle decorazioni e paesaggi, in particolare tutto ciò che riguardi i fiori, di cui l'autrice, insieme ai kimono, ai gatti ed al teatro, è appassionata. Suggestive le illustrazioni a colori, grazie anche alle tonalità scelte dall'autrice, che rendono al meglio i soggetti e le atmosfere, un po' fiabesche, in cui vengono collocati, alcune sembrano proprio l'incarnazione delle leggende che all'interno della serie vengono citate.
Carinissimi i personaggi bambini ed i super deformed degli adulti.
Black Bird ha vinto il premio come miglior serie shoujo nella 54esima edizione dello Shogakukan Manga Award lo scorso anno (2009).

Voto 8 1/2.
Non assegno un 9 perché dei volumi successivi ho visto solo le tavole e non di tutti, per cui, mentre i disegni continuano ad allietare l'occhio, non so se a lungo termine (12 volumi iniziano ad essere tantini) la trama si mantiene all'altezza di queste buone premesse. Incoraggiante è l'enorme successo che ancora riscuote in patria, e lo troviamo ai primi posti delle classifiche di vendita anche negli Stai Uniti,che però sopravanzano la nostra pubblicazione di un solo volume.