Recensione
GE - Good Ending
10.0/10
Chi conosce le mie recensioni sa già che il mio 10 non è per forza indice di perfezione, a meno che non indichi i motivi per cui a mio parere lo sia... e qui mi ritrovo in una via di mezzo tra quei due 10, ma solo perché non so se una trama che comunque sa di già visto più e più volte possa continuare a piacere a chi legge fumetti da anni. Eppure, io che leggo manga da ormai 18 anni, raramente mi son ritrovato davanti a una storia che mi sapesse emozionare così tanto.
GE - Good Ending è il Video Girl Ai del ventunesimo secolo. Basterebbe solo questa frase per recensire quest'opera, ma andiamo con ordine...
La trama, come già detto, è una semplice storia d'amore al maschile, quindi nulla di innovativo, in teoria. Il protagonista però, per quanto sia imbranato, impara abbastanza in fretta a relazionarsi col gentil sesso, rendendo il tutto meno scontato. E anche i personaggi femminili hanno una caratterizzazione psicologica credibile e coerente, forse solo in alcune occasioni può sembrare che non sia così, ma in fondo le persone strane esistono da noi, figuriamoci in una cultura come quella giapponese che, per quanto possiamo sforzarci, non possiamo capire a fondo dall'esterno.
Ottimi i vari colpi di scena, mai scontati o quasi, e quando le cose sembrano un po' forzate, i risultati sono comunque inaspettati, quindi intrattiene il lettore a dovere. La storia è scorrevole e narrata in modo leggero, non affaticando il lettore.
I disegni sono buoni, magari il tratto è un po' insolito, ma ci si fa l'abitudine immediatamente. L'ho definito "il Video Girl Ai del ventunesimo secolo" anche per la presenza di fanservice, qui dopo tutti questi anni è decisamente più invasivo, ma mai realmente volgare.
Insomma, un'opera che gli amanti del genere non possono perdersi, agli altri consiglio comunque la lettura, senza se e senza ma.
A mio parere, il miglior manga seriale degli ultimi anni.
GE - Good Ending è il Video Girl Ai del ventunesimo secolo. Basterebbe solo questa frase per recensire quest'opera, ma andiamo con ordine...
La trama, come già detto, è una semplice storia d'amore al maschile, quindi nulla di innovativo, in teoria. Il protagonista però, per quanto sia imbranato, impara abbastanza in fretta a relazionarsi col gentil sesso, rendendo il tutto meno scontato. E anche i personaggi femminili hanno una caratterizzazione psicologica credibile e coerente, forse solo in alcune occasioni può sembrare che non sia così, ma in fondo le persone strane esistono da noi, figuriamoci in una cultura come quella giapponese che, per quanto possiamo sforzarci, non possiamo capire a fondo dall'esterno.
Ottimi i vari colpi di scena, mai scontati o quasi, e quando le cose sembrano un po' forzate, i risultati sono comunque inaspettati, quindi intrattiene il lettore a dovere. La storia è scorrevole e narrata in modo leggero, non affaticando il lettore.
I disegni sono buoni, magari il tratto è un po' insolito, ma ci si fa l'abitudine immediatamente. L'ho definito "il Video Girl Ai del ventunesimo secolo" anche per la presenza di fanservice, qui dopo tutti questi anni è decisamente più invasivo, ma mai realmente volgare.
Insomma, un'opera che gli amanti del genere non possono perdersi, agli altri consiglio comunque la lettura, senza se e senza ma.
A mio parere, il miglior manga seriale degli ultimi anni.