Recensione
Recensione di Darayavaush
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Era da tanto che non trovavo un manga originale come Kuragehime e mi fa davvero piacere che la Star Comics abbia intrapreso la pubblicazione di una serie diversa, certamente non pop, ma che penso valga molto e spero mi continui a tenere allegro ed interessato anche coi volumetti successivi.
Ogni personaggio è ben caratterizzato nonostante ciascuno incarni uno stereotipo otaku o non-otaku: dall'otaku delle ferrovie al politico in carriera ma impacciato con le donne (Shushu,il fratello del protagonista), dall'otaku delle meduse (Tsukimi, la nostra protagonista) all'eccentrico e apparentemente frivolo crossdresser (Kuranosuke, il nostro protagonista), dalle segretarie "tuttofare" ai politici "comici mancati". Ad un livello superficiale la trama potrebbe banalmente essere considerata come una commedia degli equivoci (vedi rapporto Shushu-Tsukimi) o il classico triangolo sentimentale (con ulteriori complicazioni che lascio al pubblico il piacere di scoprire); tuttavia Kuragehime è, a mio avviso, molto più profondo, specie nell'alternare scenette demenziali otaku a momenti drammatici di rara intensità. La vita con i suoi ostacoli irrompe quando meno ce lo aspettiamo, ma l'autrice riesce a smorzare la serietà con l'ironia e a bilanciare l'ironia con la serietà. Un esempio per tutti è la condizione delle ragazze che abitano in questa palazzina, un vero e proprio santuario delle "fujoshi" (termine che ha un raggio più ampio rispetto al contesto originario di questo termine): chiuse in un proprio mondo perché rifiutano quello reale, queste figure comiche ed esasperate in realtà celano in sé il disagio della cosiddetta "generazione di cristallo", figlia del boom economico ma vivente nella crisi, figlia delle certezze ma errante in un mondo che ne è privo, tema che, spero, possa essere attinto dalla sensibilità di ciascuno e contestualizzato nella nostra vita in senso critico e costruttivo.
Sebbene non abbia potuto analizzare il prodotto nella sua completezza perché in via di pubblicazione, azzardo con piacere nel riconoscere la bellezza di questo josei e a consigliarlo vivamente agli utenti di Animeclick, perché sono sicuro che non deluderà.
Ogni personaggio è ben caratterizzato nonostante ciascuno incarni uno stereotipo otaku o non-otaku: dall'otaku delle ferrovie al politico in carriera ma impacciato con le donne (Shushu,il fratello del protagonista), dall'otaku delle meduse (Tsukimi, la nostra protagonista) all'eccentrico e apparentemente frivolo crossdresser (Kuranosuke, il nostro protagonista), dalle segretarie "tuttofare" ai politici "comici mancati". Ad un livello superficiale la trama potrebbe banalmente essere considerata come una commedia degli equivoci (vedi rapporto Shushu-Tsukimi) o il classico triangolo sentimentale (con ulteriori complicazioni che lascio al pubblico il piacere di scoprire); tuttavia Kuragehime è, a mio avviso, molto più profondo, specie nell'alternare scenette demenziali otaku a momenti drammatici di rara intensità. La vita con i suoi ostacoli irrompe quando meno ce lo aspettiamo, ma l'autrice riesce a smorzare la serietà con l'ironia e a bilanciare l'ironia con la serietà. Un esempio per tutti è la condizione delle ragazze che abitano in questa palazzina, un vero e proprio santuario delle "fujoshi" (termine che ha un raggio più ampio rispetto al contesto originario di questo termine): chiuse in un proprio mondo perché rifiutano quello reale, queste figure comiche ed esasperate in realtà celano in sé il disagio della cosiddetta "generazione di cristallo", figlia del boom economico ma vivente nella crisi, figlia delle certezze ma errante in un mondo che ne è privo, tema che, spero, possa essere attinto dalla sensibilità di ciascuno e contestualizzato nella nostra vita in senso critico e costruttivo.
Sebbene non abbia potuto analizzare il prodotto nella sua completezza perché in via di pubblicazione, azzardo con piacere nel riconoscere la bellezza di questo josei e a consigliarlo vivamente agli utenti di Animeclick, perché sono sicuro che non deluderà.