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9.0/10
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La storia, ambientata all'inizio dell'epoca Meiji (1800, per intenderci), narra la storia di una giovane ragazza giapponese, nata in un'antica bottega. Sul palmo della sua mano c'era un neo a forma di stella, tutti dicevano che era un segno degli dei e che quella bambina avrebbe avuto un grande destino. All'età di 18 anni, Mitsuko conosce un giovane austriaco di famiglia nobile, Heinrich, in viaggio in Giappone, di cui ben presto si innamora. I due decidono di sposarsi; purtroppo né la famiglia di lei, né quella di lui danno la loro approvazione: per questo loro non sono sposati davanti alla legge.
Da qui si dipana la storia dei due giovani innamorati, prima in Giappone, poi in Austria, dove Heinrich è costretto a tornare a causa della morte del padre. Sarà una dura lotta per Mitsuko, che deve farsi accettare in un paese straniero in un'epoca in cui la globalizzazione ancora non c'era.

La vicenda, tratta da una storia vera, è ben narrata e coinvolgente; la biografia di Mitsuko Coudenhove-Kalergi è stata trasformata in una dolcissima storia d'amore e i sentimenti hanno la maggior importanza in questa storia.
Il disegno è semplice e pulito, senza nulla di eccessivo, ma allo stesso tempo ben curato. Unica pecca è forse la parte iniziale, poiché non è ben definita la parte in cui i due giovani si innamorano l'uno dell'altra.
In conclusione, lo consiglio a chi cerca una storia sentimentale e seria, e a chi piacciono le storie ambientate nel passato, che dopotutto il loro fascino ce l'hanno.