Recensione
Love Hina
9.0/10
Recensione di Xxx aka Skorpion
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Quando si parla di Love Hina viene da pensare a ecchi e harem, tuttavia Love Hina prima di essere ecchi e harem è una storia d'amore veramente romantica e ben costruita.
Serializzato tra il 1998 e il 2001 su Weekly Shounen Magazine ed edito da Kodansha, Love Hina fa della demenzialità il suo punto forte: i momenti comici sono davvero tantissimi e si trovano praticamente in ogni tavola e, anche se alcune gag sono riproposte per tutta la durata del manga, non stancano mai. Anche le scene comiche, come la storia d'amore, sono ben costruite e il punto forte è la loro assurdità.
La trama a prima vista sembra essere quella di un comune ecchi di serie B, ma non lasciatevi ingannare, Love Hina è un manga che merita tantissimo, e le scene ecchi più che per fanservice sono proposte per la comicità.
Urashima Keitaro, il protagonista, è un ragazzo che è già stato bocciato due volte all'esame per entrare alla Todai, l'università più facoltosa di Tokyo. Dopo la seconda bocciatura viene cacciato di casa dai genitori, così si trasferisce nel ryokan (albergo tradizionale giapponese) Villa Hinata di proprietà della nonna, ma quando arriva scopre che il ryokan è stato trasformato in un dormitorio femminile. Le ragazze che abitano a Villa Hinata, fraintendendo la situazione, pensano che Keitaro sia uno studente della Todai, così gli offrono ospitalità nel dormitorio, pensando che un laureando alla Todai sia un bravo ragazzo, ma, a seguito di alcuni episodi sfortunati, le ragazze etichettano Keitaro come un porco maiale e inoltre scoprono che in realtà non è stato ammesso alla Todai, così lo cacciano. Fondamentale sarà l'intervento della nonna del protagonista che decide di lasciare la proprietà del dormitorio al nipote, così Keitaro torna a Villa Hinata in qualità di manager e la storia ha inizio.
Il motivo per cui Keitaro insiste così tanto nel voler entrare alla Todai è una promessa fatta da piccolo a una bambina (di cui ha solo un ricordo sfocato). I due bambini si sono promessi che da grandi sarebbero entrati alla Todai insieme e avrebbero trovato la felicità, infatti si dice che se due persone che si vogliono bene vanno insieme alla Todai saranno felici per sempre. Questa promessa è un fatto molto profondo che verrà ricordato per tutta la storia.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati e hanno tutti un ruolo nella storia, non c'è nessun personaggio che può essere considerato "inutile". Man mano che la storia si evolve scopriamo sempre più particolari sulle abitudini e sul passato delle inquiline di Villa Hinata. L'autore riesce a descrivere benissimo tutti i personaggi, tanto che non si fa alcuna fatica a pensare che possano esistere veramente e si finisce col conoscerli perfettamente, come se li avessimo incontrati davvero.
Le abitanti di Villa Hinata sono varie: c'è la scansafatiche che non ha voglia di lavorare, è costantemente senza soldi e passa il tempo a bere sake, ci sono ben due tsundere, una delle quali è una "kendogirl", la ragazza pucciosa e la pazza scatenata. Poi con l'avanzare della storia verranno proposti nuovi personaggi, sempre tutti ben caratterizzati.
I disegni ad una prima occhiata possono sembrare abbastanza semplici, ma guardandoli con attenzione si vede quanto siano perfetti nei dettagli. Il chara design è ottimo, gli sfondi sono sempre disegnati con particolare attenzione. L'autore riesce sempre a imprimere perfettamente le emozioni dei personaggi sul loro viso, in particolare le scene romantiche sono a mio parere le più curate e d'effetto.
La storia, come già detto, può sembrare banale, ma in realtà l'autore ha sempre delle grandi idee per movimentarla, rendendola del tutto imprevedibile. Molte situazioni sono assurde e irreali, tuttavia è anche questo il bello di quelle scene. Si passa così dal romanticismo al demenziale, dallo slice of life ai combattimenti (con la spada, a mani nude o addirittura con la forza spirituale!), inoltre sono presenti diverse citazioni da altri manga come Berserk e Lupin. Insomma con Love Hina non ci si annoia mai.
L'edizione Panini presenta il manga con sovraccoperta ma senza pagine a colori, la qualità della carta è buona, non è per niente trasparente, il difetto però sta nell'inchiostro che rimane sulle dita e macchia. Alla fine di ogni volume ci sono delle pagine extra che presentano gli sketch dell'autore o delle interviste. La traduzione nel complesso è buona, alcuni termini potevano essere lasciati, tuttavia mi ha lasciato soddisfatto anche per la presenza di buone note esplicative. Le onomatopee originali non sono state rimosse, però di fianco è stata inserita la traduzione in piccolo in italiano. Come quasi tutte le edizioni Panini presenta alcuni errori di editazione (ad esempio delle frasi nel balloon sbagliato).
Il costo di questa edizione è 5,90 €, che per questa qualità poteva tranquillamente essere più basso, tuttavia per Love Hina si può tranquillamente pagare.
Riassumendo: Love Hina è un manga bellissimo dall'inizio alla fine che non scade mai nel banale e che non annoia mai. Di difetti non ne ho proprio trovati, ma se proprio vogliamo fare i pignoli possiamo dire che nel volume 11 la storia scende un po' (ma poco) per l'assenza di quasi tutto il volume del protagonista maschile.
In conclusione consiglio questo manga a tutti, dagli appassionati di shounen di combattimento alle ragazze che impazziscono per le storie d'amore, dagli amanti dell'ecchi e della demenzialità agli appassionati di slice of life.
Serializzato tra il 1998 e il 2001 su Weekly Shounen Magazine ed edito da Kodansha, Love Hina fa della demenzialità il suo punto forte: i momenti comici sono davvero tantissimi e si trovano praticamente in ogni tavola e, anche se alcune gag sono riproposte per tutta la durata del manga, non stancano mai. Anche le scene comiche, come la storia d'amore, sono ben costruite e il punto forte è la loro assurdità.
La trama a prima vista sembra essere quella di un comune ecchi di serie B, ma non lasciatevi ingannare, Love Hina è un manga che merita tantissimo, e le scene ecchi più che per fanservice sono proposte per la comicità.
Urashima Keitaro, il protagonista, è un ragazzo che è già stato bocciato due volte all'esame per entrare alla Todai, l'università più facoltosa di Tokyo. Dopo la seconda bocciatura viene cacciato di casa dai genitori, così si trasferisce nel ryokan (albergo tradizionale giapponese) Villa Hinata di proprietà della nonna, ma quando arriva scopre che il ryokan è stato trasformato in un dormitorio femminile. Le ragazze che abitano a Villa Hinata, fraintendendo la situazione, pensano che Keitaro sia uno studente della Todai, così gli offrono ospitalità nel dormitorio, pensando che un laureando alla Todai sia un bravo ragazzo, ma, a seguito di alcuni episodi sfortunati, le ragazze etichettano Keitaro come un porco maiale e inoltre scoprono che in realtà non è stato ammesso alla Todai, così lo cacciano. Fondamentale sarà l'intervento della nonna del protagonista che decide di lasciare la proprietà del dormitorio al nipote, così Keitaro torna a Villa Hinata in qualità di manager e la storia ha inizio.
Il motivo per cui Keitaro insiste così tanto nel voler entrare alla Todai è una promessa fatta da piccolo a una bambina (di cui ha solo un ricordo sfocato). I due bambini si sono promessi che da grandi sarebbero entrati alla Todai insieme e avrebbero trovato la felicità, infatti si dice che se due persone che si vogliono bene vanno insieme alla Todai saranno felici per sempre. Questa promessa è un fatto molto profondo che verrà ricordato per tutta la storia.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati e hanno tutti un ruolo nella storia, non c'è nessun personaggio che può essere considerato "inutile". Man mano che la storia si evolve scopriamo sempre più particolari sulle abitudini e sul passato delle inquiline di Villa Hinata. L'autore riesce a descrivere benissimo tutti i personaggi, tanto che non si fa alcuna fatica a pensare che possano esistere veramente e si finisce col conoscerli perfettamente, come se li avessimo incontrati davvero.
Le abitanti di Villa Hinata sono varie: c'è la scansafatiche che non ha voglia di lavorare, è costantemente senza soldi e passa il tempo a bere sake, ci sono ben due tsundere, una delle quali è una "kendogirl", la ragazza pucciosa e la pazza scatenata. Poi con l'avanzare della storia verranno proposti nuovi personaggi, sempre tutti ben caratterizzati.
I disegni ad una prima occhiata possono sembrare abbastanza semplici, ma guardandoli con attenzione si vede quanto siano perfetti nei dettagli. Il chara design è ottimo, gli sfondi sono sempre disegnati con particolare attenzione. L'autore riesce sempre a imprimere perfettamente le emozioni dei personaggi sul loro viso, in particolare le scene romantiche sono a mio parere le più curate e d'effetto.
La storia, come già detto, può sembrare banale, ma in realtà l'autore ha sempre delle grandi idee per movimentarla, rendendola del tutto imprevedibile. Molte situazioni sono assurde e irreali, tuttavia è anche questo il bello di quelle scene. Si passa così dal romanticismo al demenziale, dallo slice of life ai combattimenti (con la spada, a mani nude o addirittura con la forza spirituale!), inoltre sono presenti diverse citazioni da altri manga come Berserk e Lupin. Insomma con Love Hina non ci si annoia mai.
L'edizione Panini presenta il manga con sovraccoperta ma senza pagine a colori, la qualità della carta è buona, non è per niente trasparente, il difetto però sta nell'inchiostro che rimane sulle dita e macchia. Alla fine di ogni volume ci sono delle pagine extra che presentano gli sketch dell'autore o delle interviste. La traduzione nel complesso è buona, alcuni termini potevano essere lasciati, tuttavia mi ha lasciato soddisfatto anche per la presenza di buone note esplicative. Le onomatopee originali non sono state rimosse, però di fianco è stata inserita la traduzione in piccolo in italiano. Come quasi tutte le edizioni Panini presenta alcuni errori di editazione (ad esempio delle frasi nel balloon sbagliato).
Il costo di questa edizione è 5,90 €, che per questa qualità poteva tranquillamente essere più basso, tuttavia per Love Hina si può tranquillamente pagare.
Riassumendo: Love Hina è un manga bellissimo dall'inizio alla fine che non scade mai nel banale e che non annoia mai. Di difetti non ne ho proprio trovati, ma se proprio vogliamo fare i pignoli possiamo dire che nel volume 11 la storia scende un po' (ma poco) per l'assenza di quasi tutto il volume del protagonista maschile.
In conclusione consiglio questo manga a tutti, dagli appassionati di shounen di combattimento alle ragazze che impazziscono per le storie d'amore, dagli amanti dell'ecchi e della demenzialità agli appassionati di slice of life.