Recensione
Ga-Rei
7.0/10
Concepito dalla mente dell’autore <i>Hajime Segawa</i>, <b>Ga-Rei – Il Divoratore di Spiriti</b>, è un manga del 2005, di genere shounen in cui l’azione e la componente sovrannaturale sono preponderanti.
Arrivata in Italia pubblicata da Planet Manga, fra l’Aprile del 2009 e il Gennaio del 2011, quest’opera è il primo lavoro dell’autrice ad essere stato serializzato in Giappone e dopo il successo ricevuto ne è stato prodotto anche un anime dal titolo “Ga-Rei: Zero”, che funge da prequel a tutte le vicende (anime inedito in Italia, e non essenziale per la lettura del manga).
Protagonista della storia è <i>Kensuke Nimura</i>, un giovane studente del liceo, il cui destino cambia drasticamente dopo l’incontro-scontro con una ragazza fuori dal comune, <i>Kagura Tsuchimiya</i>.
In verità, lo stesso Kensuke non è del tutto normale, difatti il ragazzo fin dall’infanzia è in grado di vedere gli spiriti dei defunti. Questa particolare capacità gli rende la vita molto difficile e gli impedisce di godersela come un normale liceale. L’ingresso in scena di Kagura, che condivide anch’ella questo strano potere, non fa altro che “vivacizzare” ulteriormente le giornate di Kensuke. Dalla fortuita conoscenza di questi due ragazzi ha inizio l’epopea di Ga-Rei.
La trama del manga ruota intorno alle avventure di Kensuke e Kagura, dopo che quest’ultima rivela, al sorpreso e confuso ragazzo, di essere un’agente dell’”Ufficio contromisure disastri ecologici e sovrannaturali” del Giappone e decide di arruolarlo. Kensuke entrerà nell’agenzia governativa e si dedicherà anima e corpo, insieme alla bella Kagura, a debellare gli spiriti maligni che infestano le strade di Tokyo e non solo.
Nel corso dei volumi, la storia evolverà in maniera profonda e la trama acquisirà uno spessore più maturo e definito, così come ogni suo personaggio chiave. Se i primi capitoli sanno di già visto, il resto del manga è di tutt’altra pasta.
Il tratto dell’autore bene si sposa coi ritmi della narrazione, freddo e rude nelle scene cruente, approssimato e confuso nei momenti di caos, e solenne e distinto negli attimi fondamentali che segnano gli eventi. Alcune tavole sono molto espressive, tanto da trasportare il lettore nel vivo della storia.
Duelli, sentimento, scelte difficili, forza di volontà, ma soprattutto destino, questo è Ga-Rei. Un’esperienza da vivere fino all’ultimo respiro. Voto: 7
Consiglio ai futuri lettori di Ga-Rei, di recuperare lo <i>Special</i>, albo anch’esso pubblicato dalla Planet Manga e che va inserito tra il 7° e l’8° volume della serie. Questo è concretamente importante ai fini di una completa fruizione dell’opera.
Arrivata in Italia pubblicata da Planet Manga, fra l’Aprile del 2009 e il Gennaio del 2011, quest’opera è il primo lavoro dell’autrice ad essere stato serializzato in Giappone e dopo il successo ricevuto ne è stato prodotto anche un anime dal titolo “Ga-Rei: Zero”, che funge da prequel a tutte le vicende (anime inedito in Italia, e non essenziale per la lettura del manga).
Protagonista della storia è <i>Kensuke Nimura</i>, un giovane studente del liceo, il cui destino cambia drasticamente dopo l’incontro-scontro con una ragazza fuori dal comune, <i>Kagura Tsuchimiya</i>.
In verità, lo stesso Kensuke non è del tutto normale, difatti il ragazzo fin dall’infanzia è in grado di vedere gli spiriti dei defunti. Questa particolare capacità gli rende la vita molto difficile e gli impedisce di godersela come un normale liceale. L’ingresso in scena di Kagura, che condivide anch’ella questo strano potere, non fa altro che “vivacizzare” ulteriormente le giornate di Kensuke. Dalla fortuita conoscenza di questi due ragazzi ha inizio l’epopea di Ga-Rei.
La trama del manga ruota intorno alle avventure di Kensuke e Kagura, dopo che quest’ultima rivela, al sorpreso e confuso ragazzo, di essere un’agente dell’”Ufficio contromisure disastri ecologici e sovrannaturali” del Giappone e decide di arruolarlo. Kensuke entrerà nell’agenzia governativa e si dedicherà anima e corpo, insieme alla bella Kagura, a debellare gli spiriti maligni che infestano le strade di Tokyo e non solo.
Nel corso dei volumi, la storia evolverà in maniera profonda e la trama acquisirà uno spessore più maturo e definito, così come ogni suo personaggio chiave. Se i primi capitoli sanno di già visto, il resto del manga è di tutt’altra pasta.
Il tratto dell’autore bene si sposa coi ritmi della narrazione, freddo e rude nelle scene cruente, approssimato e confuso nei momenti di caos, e solenne e distinto negli attimi fondamentali che segnano gli eventi. Alcune tavole sono molto espressive, tanto da trasportare il lettore nel vivo della storia.
Duelli, sentimento, scelte difficili, forza di volontà, ma soprattutto destino, questo è Ga-Rei. Un’esperienza da vivere fino all’ultimo respiro. Voto: 7
Consiglio ai futuri lettori di Ga-Rei, di recuperare lo <i>Special</i>, albo anch’esso pubblicato dalla Planet Manga e che va inserito tra il 7° e l’8° volume della serie. Questo è concretamente importante ai fini di una completa fruizione dell’opera.