Recensione
Love Berrish
4.0/10
Do 4 in una crisi di bontà estrema ma è un 3 e mezzo con dei picchi da 3 e dei micromomenti di sufficienza, se si pensa a cosa gira in questo periodo si potrebbe anche dargli 5, ma la storia è troppo inconsistente.
Veniamo alla folle trama, che considero folle perché non vedo il senso di inserire problemi esistenziali molto gravi e trattarli poi come cavolate, tipo un serio problema di travestitismo di un ragazzo che viene affrontato con una tolleranza che non esiste negli adolescenti e con scene ridicole di amicizia da messaggio dei baci perugina. Se non si vuole far vedere come si vive un problema adolescenziale grave non inseritelo, che senso ha?
Comunque la storia. Seguiamo Yuya nel suo ingresso alla scuola superiore e al dormitorio di questo; fin da subito si ritrova calata in una situazione ambigua dove tutti al dormitorio sono legati tra loro e lei è l'outsider che si deve inserire. Tutta la scuola odia quelli del dormitorio e non si capisce bene come mai.
In questa ridicola sceneggiata, dove in pochi sanno spiegare l'odio da dove nasce, la balda e rognosa protagonista si innamora del bello e geniale Azusa, un ragazzo che sembra tirato fuori dalla pubblicità della mulino bianco, sorride a tutti, è gentile sempre, ha dei modi squisiti, alle 6 di mattina è sveglio pimpante e sorride instancabilmente. In tutto questo zucchero si evince subito che Azusa ha qualcosa da nascondere e questa melassa aiuta a mettere sotto un'altra luce il secondo belloccio del dormitorio, Nagisa. Carattere ribelle, modi scorbutici che le bambine adorano, perché tutte adorano essere maltrattate, del resto tutte sanno che sotto i modi aggressivi sicuramente ci sarà qualcosa tipo cuore d'oro, platino, diamante e via dicendo.
Insomma, la trama non ha delle buone fondamenta, il percorso di crescita della protagonista ha del ridicolo, il fatto che vengano inserite situazioni che meriterebbero attenzione analizzate però banalmente e aventi risoluzioni anche più banali peggiora solo la situazione, in primis il caso del travestitismo perfettamente accettato dagli amiconi Azusa e Nagisa, che io dico, sognate bambine, non esistono adolescenti con questa tolleranza, e se esistono hanno anche loro in momento di accettazione analisi in cui il fatto lo affrontano e decodificano.
Gli stessi presunti drammi di Yuya verso la famiglia sono al limite dell'improbabile e certo non riescono a dare tono alla storia, anzi, contribuiscono a far cadere il tutto in basso. Lo stesso giochetto del "prima Azusa lo adoro, poi no adoro quell'altro" che potrebbe comunque essere uno spunto sulla volubilità adolescenziale, tipica e normale, è trattato in modo talmente viscido per far risultare (tentar di far risultare) Yuya una ragazza seria che difficilmente si affeziona porta il tutto ad essere quasi fastidioso.
Venendo al lato tecnico, il tratto non è brutto ma è inconsistente, questi ragazzi bellissimi dai tratti femminili, ma soprattutto dai tratti sovrapponibili, li si riconosce dai capelli non dal viso, è davvero pessimo. Vedere il tizio travestito che ha dei tratti da ragazza, gambe e struttura ossea da ragazza e poi ti dicono "no sapete è un uomo" fa cadere le braccia, ovvio che poi la tolleranza domina, ma è ridicolo, come è ridicolo che possa prender parte a gare di bellezza femminile.
Davvero sconsigliato, l'unico pregio è che sono solo 5 volumetti e basta, almeno la sofferenza non si protrae a lungo.
Veniamo alla folle trama, che considero folle perché non vedo il senso di inserire problemi esistenziali molto gravi e trattarli poi come cavolate, tipo un serio problema di travestitismo di un ragazzo che viene affrontato con una tolleranza che non esiste negli adolescenti e con scene ridicole di amicizia da messaggio dei baci perugina. Se non si vuole far vedere come si vive un problema adolescenziale grave non inseritelo, che senso ha?
Comunque la storia. Seguiamo Yuya nel suo ingresso alla scuola superiore e al dormitorio di questo; fin da subito si ritrova calata in una situazione ambigua dove tutti al dormitorio sono legati tra loro e lei è l'outsider che si deve inserire. Tutta la scuola odia quelli del dormitorio e non si capisce bene come mai.
In questa ridicola sceneggiata, dove in pochi sanno spiegare l'odio da dove nasce, la balda e rognosa protagonista si innamora del bello e geniale Azusa, un ragazzo che sembra tirato fuori dalla pubblicità della mulino bianco, sorride a tutti, è gentile sempre, ha dei modi squisiti, alle 6 di mattina è sveglio pimpante e sorride instancabilmente. In tutto questo zucchero si evince subito che Azusa ha qualcosa da nascondere e questa melassa aiuta a mettere sotto un'altra luce il secondo belloccio del dormitorio, Nagisa. Carattere ribelle, modi scorbutici che le bambine adorano, perché tutte adorano essere maltrattate, del resto tutte sanno che sotto i modi aggressivi sicuramente ci sarà qualcosa tipo cuore d'oro, platino, diamante e via dicendo.
Insomma, la trama non ha delle buone fondamenta, il percorso di crescita della protagonista ha del ridicolo, il fatto che vengano inserite situazioni che meriterebbero attenzione analizzate però banalmente e aventi risoluzioni anche più banali peggiora solo la situazione, in primis il caso del travestitismo perfettamente accettato dagli amiconi Azusa e Nagisa, che io dico, sognate bambine, non esistono adolescenti con questa tolleranza, e se esistono hanno anche loro in momento di accettazione analisi in cui il fatto lo affrontano e decodificano.
Gli stessi presunti drammi di Yuya verso la famiglia sono al limite dell'improbabile e certo non riescono a dare tono alla storia, anzi, contribuiscono a far cadere il tutto in basso. Lo stesso giochetto del "prima Azusa lo adoro, poi no adoro quell'altro" che potrebbe comunque essere uno spunto sulla volubilità adolescenziale, tipica e normale, è trattato in modo talmente viscido per far risultare (tentar di far risultare) Yuya una ragazza seria che difficilmente si affeziona porta il tutto ad essere quasi fastidioso.
Venendo al lato tecnico, il tratto non è brutto ma è inconsistente, questi ragazzi bellissimi dai tratti femminili, ma soprattutto dai tratti sovrapponibili, li si riconosce dai capelli non dal viso, è davvero pessimo. Vedere il tizio travestito che ha dei tratti da ragazza, gambe e struttura ossea da ragazza e poi ti dicono "no sapete è un uomo" fa cadere le braccia, ovvio che poi la tolleranza domina, ma è ridicolo, come è ridicolo che possa prender parte a gare di bellezza femminile.
Davvero sconsigliato, l'unico pregio è che sono solo 5 volumetti e basta, almeno la sofferenza non si protrae a lungo.