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Dopo un solo volume credo sia affrettato dare un giudizio, ma conoscendo fin troppo bene il prequel (terminato in maniera inaccettabile) e avendo sotto mano un volume che ben introduce tutta la trama della serie mi sono voluto sbilanciare. Ma andiamo con ordine; la storia riprende da dove l'avevamo lasciata nel prequel, quindi se non avete letto Toloveru smettete di leggere così non vi faccio spoiler. Ora tutta la trama orbiterà quasi totalmente sulla seconda principessa Momo, la quale cercherà in ogni modo e maniera di creare l'harem di felicità e lussuria per Rito che porterebbe alla fantomatica Happy Ending che tutti ci aspettiamo. Nel suo harem quindi devono figurare tutte le eroine che il nostro eroe ha incontrato nella serie precedente, dunque anche l'enigmatica Golden Darkness che prova sentimenti contrastanti per il povero Rito (da qui il sottotitolo Darkness). A rendere però il lavoro della diligente principessa una delle 12 fatiche di Ercole è un arrivo inaspettato, cioè vecchie conoscenze della nostra bionda assassina che voglio riportarla al lato oscuro, e scanso di equivoci non è Darth Vader ma una giovane assassina con le stesse abilità di morphing della nostra cara Yami che si dichiara sua sorellina.

Per quanto concerne la trama questo è quanto, riguardo i contenuti invece in TLR-darkness quello che l'autore velava con gran fatica nella prima serie in questa sede esplode in tutto il suo splendore: i corpi sinuosi si sprecano, le scene esplicite lasciano la bocca asciutta ma quello che sicuro non ci mancherà è il nostro inetto protagonista che non dà mai "una mano" a queste giovani con gli ormoni a mille. Lo stile poi è quello con cui l'autore si è fatto riconoscere in TLR e che ammetto mi piace fin troppo (come se non si fosse compreso...). Insomma, se avete letto e comprerete TLR per le scene Ecchi et similia ve lo consiglio caldamente, per chi invece ha trovato noie nella trama della prima serie potrebbe provare a dare un'occhiata a questo sequel, poiché in questa la trama È l'harem, non una semplice e inutile scusante per disegnare belle fanciulle in atteggiamenti lascivi (anche se le bishoujo ignude le disegna comunque!).