Recensione
Katsu!
9.0/10
<b>ATTENZIONE SPOILER!</b>
Da grande appassionata di Adachi non potevo naturalmente perdermi Katsu. E devo dire che quest’opera mi è davvero piaciuta molto, al secondo posto dopo Touch.
Innanzitutto, caratteristica fondamentale è di non essere ambientata nel mondo del baseball, come accade praticamente sempre nei manga di Adachi, ma lo sport protagonista è il pugilato, che già aveva fatto un’incursione in Touch. Anche lì avevo trovato davvero belli i capitoli legati alla boxe, sport sicuramente più immediato e rapido da dover illustrare e raccontare e disegnato con vera maestria, dinamismo e potenza da Adachi.
Quindi diciamo che tutto questo manga scorre più rapido e con meno lungaggini, di solito dovute al racconto degli incontri di baseball che si protraggono anche per vari volumi (H2 insegna).
Un’altra originalità dell’opera è che i due protagonisti, Satoyama Katsuki e Mizutani Katsuki, si dichiarano abbastanza presto i reciproci sentimenti d’amore. La qual cosa non era mai accaduta, credo, in un manga di Adachi. Quindi finalmente i protagonisti sono onesti con se stessi, non hanno paura o incertezza ad uscire allo scoperto e tutto ciò permette a noi lettori una tranquillità di spirito che di solito ci sogniamo leggendo Adachi.
La protagonista femminile poi è particolarmente carina a livello estetico a mio parere, ed ha un carattere sì forte e deciso ma nello stesso tempo non ha quella ostinazione, testardaggine o eccessiva ritrosia nel mostrare quello che sente, anche modificando le sue convinzioni precedenti. Insomma una bella figura di “donna” in evoluzione.
Naturalmente, anche in quest‘opera per vedere la sagoma di un bacio dovremo aspettare l’ultima pagina, del resto Adachi è sempre Adachi.
La trama è molto accattivante e divertente, con trovate originali e con un bel ritmo narrativo. I genitori di lei sono fortissimi e anche i tentativi di nascondere il vero cognome di lui, il modo con cui il preside riesce a far aprire di nuovo il club di boxe. Beh che dire, un sacco di risate.
Manga, quindi, consigliatissimo anche a chi in genere non ama Adachi e che ti resta nel cuore.
Da grande appassionata di Adachi non potevo naturalmente perdermi Katsu. E devo dire che quest’opera mi è davvero piaciuta molto, al secondo posto dopo Touch.
Innanzitutto, caratteristica fondamentale è di non essere ambientata nel mondo del baseball, come accade praticamente sempre nei manga di Adachi, ma lo sport protagonista è il pugilato, che già aveva fatto un’incursione in Touch. Anche lì avevo trovato davvero belli i capitoli legati alla boxe, sport sicuramente più immediato e rapido da dover illustrare e raccontare e disegnato con vera maestria, dinamismo e potenza da Adachi.
Quindi diciamo che tutto questo manga scorre più rapido e con meno lungaggini, di solito dovute al racconto degli incontri di baseball che si protraggono anche per vari volumi (H2 insegna).
Un’altra originalità dell’opera è che i due protagonisti, Satoyama Katsuki e Mizutani Katsuki, si dichiarano abbastanza presto i reciproci sentimenti d’amore. La qual cosa non era mai accaduta, credo, in un manga di Adachi. Quindi finalmente i protagonisti sono onesti con se stessi, non hanno paura o incertezza ad uscire allo scoperto e tutto ciò permette a noi lettori una tranquillità di spirito che di solito ci sogniamo leggendo Adachi.
La protagonista femminile poi è particolarmente carina a livello estetico a mio parere, ed ha un carattere sì forte e deciso ma nello stesso tempo non ha quella ostinazione, testardaggine o eccessiva ritrosia nel mostrare quello che sente, anche modificando le sue convinzioni precedenti. Insomma una bella figura di “donna” in evoluzione.
Naturalmente, anche in quest‘opera per vedere la sagoma di un bacio dovremo aspettare l’ultima pagina, del resto Adachi è sempre Adachi.
La trama è molto accattivante e divertente, con trovate originali e con un bel ritmo narrativo. I genitori di lei sono fortissimi e anche i tentativi di nascondere il vero cognome di lui, il modo con cui il preside riesce a far aprire di nuovo il club di boxe. Beh che dire, un sacco di risate.
Manga, quindi, consigliatissimo anche a chi in genere non ama Adachi e che ti resta nel cuore.